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Franza:”Alle passerelle pre elettorali, preferiamo i programmi”

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Enrico Franza lancia una provocazione. “Basterebbe partire dalle promesse non
mantenute dall’amministrazione uscente per ridare dignità ad Ariano”.

Nuova tappa in periferia per Enrico Franza, che ha incontrato i cittadini della località Stazione
ad Ariano Irpino. Ad aprire gli interventi è stata la candidata al consiglio comunale Veronica
Tarantino, che ha evidenziato che la coalizione che sostiene Franza si fonda su cinque parole
d’ordine: entusiasmo, leggerezza, cuore e anima, ma soprattutto unità. E garantendo che “il
nuovo corso della politica del centrosinistra unito metterà da parte i personalismi per il rilancio
della comunità”. A fargli eco il candidato Michele De Gruttola, che a nome della coalizione ha
espresso l’esigenza primaria di riportare la politica tra la gente, per comprenderne i problemi
e recepirne le richieste concrete. Temi più legati alle difficoltà delle periferie sono stati trattati
da De Gruttola ma anche dall’altro candidato al consiglio comunale Luca Pannese, che ha
auspicato il cambiamento per fare uscire le contrade e le periferie dall’isolamento, affrontando
finalmente i problemi legati alla viabilità, alla metanizzazione, all’emergenza idrica e alla
raccolta differenziata dei rifiuti.
La parola è poi passata ad Enrico Franza, che ha illustrato ai presenti i punti salienti del
programma elettorale del centrosinistra, toccando gli argomenti a lui più cari: agricoltura, filiera
agroalimentare, fondi strutturali, ma anche il rilancio della cultura con la valorizzazione del
museo archeologico, la riqualificazione del Castello Normanno, la promozione
dell’associazionismo.
Forte la provocazione lanciata dal candidato a sindaco per il centrosinistra. “Per amministrare
bene Ariano basterebbe ripartire dal vecchio programma dell’attuale maggioranza, per
realizzare le tante promesse che erano state elargite e che sono state puntualmente
disattese”.
Ci attende una sfida di ricostruzione del tessuto economico, urbano e sociale di una città che
ha perso la trama unitaria di sviluppo. – ha dichiarato Franza –Abbiamo assistito a una
evidente mancanza di programmazione. La maggioranza uscente si è ammantata di meriti
che non ha. Tutto ciò che è stato fatto proviene da lontano e dall’opera di altri”.
La politica del fare rispetto alla politica di mera propaganda è l’alternativa proposta da Franza
ai cittadini arianesi. “Oggi osservare le passerelle di coloro che si professano avanguardisti
significa assistere ad un vuoto ideologico e alla carenza di contenuti programmatici, sfruttando
spesso argomenti che dovrebbero essere trattati con maggiore cautela, come ad esempio la
sanità”, ha poi affermato il candidato del centrosinistra. Una coalizione che intende “ripartire
dalla ricostruzione delle periferie perché abbiano una loro anima, un loro futuro, per essere
parte attiva di una grande comunità. Ma anche cercando di dare una boccata di ossigeno alle
tante individualità che da sole non ce la fanno a sopravvivere. Noi vogliamo provare ad
inaugurare una nuova stagione, che dia speranza alle gente – ha concluso Franza -, e dia un
motivo in più per vivere ad Ariano Irpino, riscoprendo la fierezza di essere arianesi”.
Oggi Enrico Franza incontrerà i commercianti alle ore 15,00 in località Cardito, presso la
IrpiniaCom, per poi trasferirsi alle ore 18,00 al ristorante Maeba per il Tech Meeting, prima
dell’incontro con la cittadinanza presso la scuola Mancini alle ore 20,30

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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