Attualità
Emergenza Covid-19 e screening di massa-Il PSI chiede maggiore chiarezza all’ASL e al Comune
La sezione PSI di Ariano tiene alta l’attenzione sulle problematiche del corona virus relative alla città di Ariano e si è già attività presso la segreteria nazionale del PSI per intervenire sul Governo per l’assenza di Ariano Irpino, quale comune della zona rossa che risulta escluso dal fondo di 200 milioni di euro stabilito dal Decreto Rilancio, prima della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Ancora, abbiamo aspettato fino a stamattina, venerdì 15 maggio, una comunicazione ufficiale da parte dell’ASL di Avellino o del Comune di Ariano in merito allo screening sierologico che dovrebbe interessare la popolazione arianese nei giorni di domani, domenica e lunedì prossimi. Circolano sui social network tanti messaggi contraddittori e leggiamo sulla stampa soltanto che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, avrebbe ricevuto dalla Regione Campania l’incarico di coordinare l’intera operazione, di concerto con l’Asl di Avellino, il Comune di Ariano, l’ospedale S. Ottone e gli ospedali Monaldi e Cotugno; si parla di utilizzare le sedi dei seggi elettorali e di chiamare i cittadini in ordine alfabetico a sottoporsi volontariamente ai test ma, di ufficiale ancora nulla. Stigmatizziamo questa mancanza di comunicazione relativa all’organizzazione di una attività di indagine così imponente e importante per la popolazione. Come si pensa di riuscire ad avvisare tutta la cittadinanza in meno di 24 ore?
La scelta dei seggi elettorali sembra essere una soluzione razionale per riuscire a raggiungere più facilmente la popolazione residente nelle tante contrade di Ariano, ma, ci facciamo una domanda: se, a causa dei vari protocolli anti-covid, molti scolari non hanno potuto recuperare i propri libri di testo perché non è stato consentito ai genitori di recarsi a scuola per prenderli, adesso, nelle stesse aule, in base a quale protocollo sarà possibile far transitare centinaia di persone per i test?
In merito ai test sierologici, come partito avevamo già espresso le nostre perplessità relativamente all’efficacia. Del resto, non lo diciamo noi, ma autorevoli medici ci hanno tenuto ad informare che detti test sarebbero poco affidabili, con margini di errore abbastanza alti, per cui mettere in campo un tale sforzo organizzativo per testare l’intera popolazione di Ariano con strumenti che potrebbero dare falsi positivi o, che è peggio, non scovare i tanto temuti asintomatici, potrebbe rivelarsi a consuntivo, superfluo.
L’esperienza delle scorse settimane dei tamponi effettuati presso il Palazzetto dello sport, nonostante i notevoli ritardi accusati nell’ottenimento dei risultati ma che ha permesso di far emergere tanti asintomatici, doveva consigliare che questa era la strada da perseguire, ampliando la base di indagine, casomai utilizzando la tecnica del “drive-in” sperimentata con successo in tante ASL e utilizzando i tamponi, che al momento risultano essere l’unico strumento di indagine efficace.
Questa nota è l’ennesima sollecitazione dei socialisti per spingere l’Asl di Avellino a farsi carico di comunicare ad una cittadinanza confusa le modalità pratiche di svolgimento dello screening.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
