Attualità
Emergenza Covid-19 Dal 4 maggio inizia la “Fase 2” : cosa si può fare e cosa no

Circa quattro milioni e mezzo di Italiani sono tornati al lavoro oggi: un primo passo verso la normalità.
Alcune delle misure restrittive imposte dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19 sono state allentate, consentendo la riapertura di fabbriche e cantieri e la ripresa di altre attività. Convivere con il nuovo coronavirus, è la sfida da affrontare nella Fase 2: serve molto senso di responsabilità. Da oggi mascherine obbligatorie negli spazi chiusi: numerosi studi hanno confermato come il maggior problema, sia l’alta percentuale di soggetti infetti da coronavirus asintomatici e pre-sintomatici, ragion per cui, visto l’aumento della possibilità di contatti sociali, bisognerà stare ancora più attenti e indossare mascherine antivirus nei luoghi aperti al pubblico (inclusi i mezzi di trasporto, supermercati) e negli spazi in cui non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro dagli altri. Un soggetto infetto che indossa una mascherina in tessuto, riduce di 36 volte la quantità di virus trasmessa: pur non arginando ogni particella virale, ne blocca maggiormente la diffusione. L’approccio più efficace per arginare i rischi: indossare la mascherina quando si esce di casa. Secondo la scienza non c’è alcuna evidenza che le mascherine debbano essere costruite con materiali particolari, basta che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza, che consentano di coprire dal mento al di sopra del naso. Il Dpcm invita la popolazione altresì a usare la mascherina di comunità, cioè monouso o lavabile, anche autoprodotta con materiali multistrato, idonei a fornire un’adeguata protezione.
Cosa si potrà fare
Da oggi è permesso svolgere attività sportiva all’aperto, rispettando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri, anche non in prossimità della propria dimora. Si potrà fare ginnastica nei parchi, ville e giardini pubblici, andare in bicicletta: sempre rispettando il divieto di assembramento. Le passeggiate, anche lontano da casa, sono ammesse per un massimo di due persone, o con i bambini, mantenendo la distanza interpersonale. Le aree gioco per bambini resteranno chiuse. In caso di violazioni, il Sindaco avrà la facoltà di chiudere temporaneamente le aree in cui non è possibile assicurare il rispetto delle norme. I minori o le persone non autosufficienti, potranno avvalersi di un accompagnatore. Portare a spasso il proprio cane sarà consentito anche lontano dall’abitazione. Chi vive in montagna, può andare a passeggiare nei boschi. Chi è residente in un posto di mare, può fare il bagno, ma senza sostare sulla battigia. Sono consentite le riprese degli allenamenti individuali di atleti professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), garantendo il distanziamento sociale, a porte chiuse ed evitando l’assembramento, tra atleti e preparatori. Ci si potrà spostare all’interno della regione e non più soltanto nel proprio comune di residenza. Le motivazioni ammesse per lo spostamento: comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute. Il Dcpm prevede lo spostamento da regioni diverse, solo nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Consentito il rientro al proprio domicilio, ma una volta rientrati, non si ci potrà più muovere al di fuori dei confini della regione di residenza. Ci si può spostare per incontrare congiunti, compresi conviventi e fidanzati, rispettando il divieto di assembramento. Sono considerati congiunti: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (ad es., i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (ad es., i cugini del coniuge). Gli amici non vengono considerati come uno “stabile legame affettivo”. Anche in questa fase, resta obbligatoria l’autocertificazione che giustifichi sempre il motivo dello spostamento, da consegnare preventivamente compilata alle forze dell’ordine, durante il controllo. Saranno di nuovo consentite le celebrazioni funebri, in presenza di un massimo di 15 partecipanti, parenti stretti del defunto. Alcune regioni hanno predisposto la riapertura dei cimiteri anche per le visite ai defunti, nel rispetto delle misure anti-contagio. Da oggi sarà concessa a bar e ristoranti, l’attività da asporto: la consegna a domicilio è già ammessa. I negozianti dovranno far rispettare il distanziamento sociale e garantire l’igiene, effettuando pulizie almeno due volte al giorno. Nei piccoli negozi, è concesso l’ingresso di una sola persona per volta. Per il personale è obbligatorio l’uso di mascherine e guanti. Nei supermercati, dovranno essere messi a disposizione dei clienti, nei pressi delle casse e dei sistemi di pagamento, gel disinfettante e guanti monouso. Chi ha una temperatura corporea sopra i 37° e mezzo e sindromi respiratorie, deve restare in casa. Università: da oggi si potranno svolgere esami e lauree, ma se non fosse possibile garantire le misure anti-contagio, si potrà ricorrere alle modalità a distanza. Altre attività, dai parrucchieri ai ristoranti, probabilmente ripartiranno tra il 18 maggio e il 1° giugno. Comportiamoci con prudenza e responsabilità: il pericolo che il contagio torni a crescere c’è, non dimentichiamolo!
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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