Attualità
Emergenza Covid-19 “Chi conta i contagi?”
Impennata dei contagi da Sars-cov2. Quasi tutti gli organi di stampa titolano così gli aggiornamenti sul Covid-19, la patologia che annulla i dati sulle patologie mortali conosciute, sul numero dei decessi per incidenti stradali, degli incidenti mortali sul lavoro.
Ancora, però, qualcosa di strano accompagna, fondamenta quasi, le notizie di agenzia. I numeri: 386 nuovi contagiati in Italia!
Nonostante tale numero sia inferiore senza dubbio alle migliaia giornaliere del bimestre assurdo che abbiamo vissuto, parole come ‘’drammatica situazione, impennata dei contagi, rischio di chiusure, quarantene’’ sono abusate dalla stampa, dai media in generale.
Perché? In tanti se lo chiedono. Me lo chiedo, come tanti.
A distanza di mesi durante i quali di tutto e del contrario si è detto, si è scritto, aleggia in noi, nel nostro vivere quotidiano, la paura di questo virus. Le informazioni contrastanti e contraddittorie su questo “cosino” sono state propagate sino a trasformare ogni utente dei social in virologo, infettivologo, epidemiologo, biologo. Ognuno ha costruito opinioni, convincimenti, certezze. Abbiamo scritto (e letto) del coraggio disobbediente di alcuni medici che hanno effettuato autopsie su alcune persone decedute a seguito del contagio,per accertarne la causa della morte: tromboembolia. Questa è una certezza ma subentra, per logica, una domanda: quali strumenti curativi sono stati messi in campo per impedire il ripetersi delle morti a causa delle embolie?
Qualcuno ha impiegato la plasmaferesi, il plasma di persone guarite dal virus o che, contagiati dal virus, non hanno conseguito sintomi. Tecnica che si conosce e si attua da oltre 30 anni, utilizzata infatti durante la Sars nel 2002 e la Mers nel 2012. Sars e Mers appartengono alla ‘famiglia’ dei Coronavirus conosciuta dagli anni ’60. Ma non è autorizzata la sperimentazione allargata.
Abbiamo letto di complotto messo in atto e finalizzato a ‘sfoltire’ il numero di esseri umani sul pianeta Terra.
Abbiamo letto di complotto antidemocrazia relativamente ai DPCM (Decreto Presidente Consiglio Ministri); alla proroga dello stato di emergenza.
I numeri, dicevamo. I numeri bombardati appena si accende la TV, il cellulare piuttosto che aprire un giornale cartaceo.
Dichiarazioni campate su supposizioni, e non su dati, inoculano un senso di oppressa libertà.
In questi giorni ho letto il racconto crudo di una scrittrice e poetessa cinese, Fang Fang, tradotto in italiano, scritto durante la pandemia a Wuhan. Descrive la cronologia della chiusura restrittiva (lockdown) sino alla riapertura. Un diario dal 25 gennaio 2020 al 24 marzo 2020. Strade deserte, mancanza di mascherine (e si tratta della Cina..), di guanti; gente contagiata che aspetta in casa un medico che non arriva; medici ai quali viene imposto di non visitare malati a domicilio, di non rilasciare dichiarazioni, ospedali ingolfati di persone con sintomi gravi; posti letto esauriti in breve tempo, ospedali ‘costruiti ex novo’ in poco tempo; gente ‘’sigillata in casa’’, i social come strumento di comunicazione e lavoro; posti di blocco effettuato dalle forze dell’ordine, controllo dei social.
Dirigenti incompetenti, responsabili di sanità e politici incapaci di una visione coerente alla realtà; screening non effettuati, cremazione immediata dei deceduti.
Non mi riferisco a Codogno, Brescia, Bergamo. Non mi riferisco a situazioni italiche ma cinesi.
Direste ‘’ma in Italia è accaduto proprio questo!’’
E direste il vero. Infatti si è ripetuto in Italia e in tutto il mondo, esattamente tutto questo. Pur con differenze fondate.
Oggi, 30 luglio di un 2020 che sarà ricordato per i fatti terribili vissuti, i contagi risultano essere 386, come innanzi scritto.
Nessuno ci informa della situazione nella quale è stata effettuata la verifica e le modalità (tampone o test sierologico), delle condizioni delle persone sottoposte a verifica (asintomatici in casa o volontari, segnalati da medici territoriali o presentazione ai P.S.).
Gli asintomatici visti come untori, persino all’interno di un nucleo familiare..
Lo smembramento dell’embrione della società; viene instillata la paura che porta all’individualismo estremo.
Ma questo virus è davvero il killer dell’apocalisse? Il Prof. Galli (illustre esperto) ebbe a dire a fine gennaio che non poteva giungere in Italia il virus. Il Prof. Ascierto ha coraggiosamente affermato che il primo studio randomizzato concluso a livello internazionale su tocilizumab, interamente realizzato in Italia, non ha dato i risultati attesi.
I pazienti in terapia intensiva sono 47 in Italia, 9 in più rispetto a ieri. Continuano gli sbarchi di migranti e si pone il problema del controllo preventivo anti-Covid..
Si rileva facilmente l’assenza di notizie relative a ricoveri e decessi per altre patologie, anche in terapia intensiva.
In questa ‘fotografia’ odierna spicca il voto espresso nell’aula del Senato a favore del processo al leader della Lega Salvini. Con 149 voti contro 141, è passata la decisione di non approvare il deliberato della Giunta che negava il processo al senatore Salvini per il caso della nave Open Arms. Quindi Salvini subirà il processo.
Incombono le partite ‘decisive’ di Champions che vedono impegnate squadre del campionato italiano di calcio. Al sicuro delle nostre case..tiferemo per i colori della nostre squadre.
Il silenzio della nostra ASL sulla situazione odierna contribuisce al persistere dell’ansia.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
