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È il tempo di necessarie soluzioni tempestive per sconfiggere il virus: Giuseppe Ciasullo, segretario del PD di Ariano

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Sono ore di lutto per la comunità arianese: la città è in emergenza sanitaria, lo è la Campania, lo è il Paese. Il richiamo alla prudenza e all’abbandono di toni da campagna elettorale, ci imporrebbe un rigoroso silenzio, ma è necessaria una nostra precisazione. Fare presto e fare bene, rimuovendo qualsiasi inefficienza, è l’obiettivo di tutti, ed è ciò che il Partito Democratico arianese sta perseguendo, sollecitando quotidianamente le istituzioni e la politica. Invitiamo tutte le forze politiche al senso di responsabilità, nel rispetto della criticità del momento; infatti appare inopportuno e tendenzioso il tentativo da parte di alcuni esponenti della destra arianese di garantirsi una visibilità mediatica attraverso l’elencazione di malfunzionamenti in corso di soluzione. Appare, inoltre, altrettanto sconveniente affermare il depotenziato dell’Ospedale Frangipane e paventare la chiusura di alcuni reparti per via del temporaneo cambio di destinazione d’uso di questi ultimi. Così come risultano essere inutili comunicati stampa tardivi, che giungono successivamente agli interventi diretti sulla questione arianese da parte del presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca e della Prefettura di Avellino. In tutto il Paese si stanno rivoluzionando gli assetti e le organizzazioni delle strutture sanitarie locali per dare spazio al trattamento dei casi Covid19: riteniamo, quindi, strumentale il tentativo di certe forze politiche di avversare le scelte gestionali legate all’emergenza, prospettando destrutturazioni o sottrazioni di servizi sanitari alla collettività arianese. Non è nostra volontà assumere posizioni assolutorie o indulgenti in difesa di chiunque abbia responsabilità in merito ai disservizi e alle disfunzioni che hanno attanagliato la struttura ospedaliera, ma riteniamo che questo sia il tempo delle soluzioni tempestive. Per quanto riguarda le condotte colpose e/o omissive sugli accadimenti dei giorni scorsi è opportuno ricordare che sono in corso indagini della Procura della Repubblica. Il perdurare di alcune criticità non deve condurci a demolire quanto di buono si sta mettendo in campo in queste poche ore; non deve indurci a delegittimare le scelte di chi si trova a dover rimodulare l’assetto aziendale, a contenere e, possibilmente, arrestare l’epidemia in atto. Non è mistificando la realtà, descrivendo scenari catastrofici, che si restituisce normalità alla comunità arianese. Il compito della politica è prospettare soluzioni percorribili. Soltanto abbandonando le polemiche di parte e lavorando tutti insieme al servizio della città sconfiggeremo il virus. Proviamoci, ci riusciremo.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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