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Dimissioni Sindaco – PSI Ariano:”Le dimissioni di Franza un atto di responsabilità “

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Dalla segreteria del PSI di Ariano, riceviamo e Pubblichiamo:

“Enrico Franza il giorno 28 gennaio ha confermato le proprie dimissioni e non è più il sindaco della città di Ariano. Per i socialisti arianesi si è trattato di un atto di responsabilità e di profondo rispetto nei confronti della nostra città, non certo un atto affrettato, né una decisione impulsiva. L’annuncio delle dimissioni era precedentemente avvenuto in Consiglio, la stessa sede nella quale il sindaco Franza aveva presentato un documento programmatico articolato e puntuale, tanto che gli stessi consiglieri di centro destra lo avevano giudicato degno di attenzione. Non si trattava di un ultimatum, ma di un documento emendabile, così come il sindaco aveva puntualizzato, in quanto costituiva la base su cui costruire “il patto per la città.

Ci attendevamo una risposta organica, puntuale, articolata intorno ad un documento politico che poteva contenere, perché no, anche argomenti di dura critica a quanto esposto dal sindaco in consiglio. Nulla di tutto questo è avvenuto. Da una parte si minacciavano bellicose conferenze stampa e dall’altra piovevano richieste di “incontri”. Mai è stata avanzata una proposta politica che fosse possibile discutere collegialmente, né, tantomeno, alla luce del sole, in totale trasparenza. Un centro destra frammentato, incapace perfino di presentare una mozione di sfiducia unitaria confidava solo nell’attaccamento alla poltrona e nell’immancabile inciucio finale.

La lezione di stile fornita da Enrico Franza è stata per questo ancora più apprezzabile ed esemplare. Constatatal’inaffidabilità e la frammentazione di questi “interlocutori” poteva anche rinviare, aspettare qualche mese, vivacchiare in attesa di “conversioni”. Ha preferito rimettere il mandato e tornare alle urne perché la città richiede scelte politiche puntuali e non il vivacchiare in balia delle mille richieste personali.

Il bilancio del lavoro svolto in questi mesi, le tante iniziative avviate saranno illustrate dallo stesso Enrico e dai componenti della sua giunta con dovizia di particolari nel corso delle settimane che verranno. Esse saranno valutate e giudicate dalla cittadinanza e non da chi sputa sentenze dimenticando che il centro destra amministra Ariano da quindici anni e non da sei mesi. In questi anni Ariano ha perso peso sul territorio, ha perso servizi (basti pensare alla vicenda del Tribunale e a quella del Frangipane, ricordiamo ancora con rabbia l’operatodell’amico Florio). In questi anni la nostra città ha perso in economia (si pensi al commercio), ha perso abitanti e non ha visto risolto nessuno dei suoi problemi a partire daquello dei collegamenti. Giova ricordare, per l’occasione, che nello stesso periodo, l’identico schieramento politico esprimeva prima ben due assessori provinciali e poi, addirittura, il presidente della provincia. D’altronde è un vecchio vizio denunciare le pagliuzze nell’occhio del prossimo e non vedere la trave nel proprio.

Il Partito Socialista arianese si dichiara, con convinzione, fin da subito a fianco di Enrico Franza e pronto a sostenerlo nella prossima battaglia elettorale, non solo con la propria lista di partito, ma anche e soprattutto con le proprie idee e con il proprio entusiasmo. I socialisti sono convinti che in questi pochi mesi sia iniziato un deciso processo di cambiamento, prima di tutto in merito all’approccio alla politica, cosa che i nostri cittadini hanno assodato e apprezzato e, per cui, ne siamo certi, non faranno mancare il loro sostegno ad Enrico per la sua ricandidatura a sindaco della nostra Ariano.

Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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