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Dialogo di quarantena: il pipistrello se ne stava a testa in giù, guardando il mondo dalla sua visuale

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Torneremo alla normalità precedente?

Il virus SarsCoV2 responsabile della pandemia di Covid-19 è ancora uno sconosciuto?
Una malattia al momento zeppa di contraddizioni, troppe le affermazioni contraddittorie che molti ‘’esperti e per niente esperti’’, hanno dato.

Cosa abbiamo recepito, assimilato, metabolizzato?

Che il pipistrello se ne stava per i fatti suoi, a testa in giù per guardare da una visuale diversa il mondo che lo circonda.I cinesi, persone che amano, meglio, amavano, mangiare zuppe a base di pipistrelli, si sono contagiati.

No, è una bugia.

Ricercatori cinesi hanno manipolato in laboratorio un virus della famiglia Corona ma è sfuggito al controllo o, peggio, l’hanno messo in giro volutamente. Per inguaiare il mondo e poter vendere mascherine, ventilatori, tute. Ignorando che qualunque grossa azienda ha le potenzialità di riconvertire la produzione. Fabbricando così quanto necessario negli ospedali. È poco più grave di un’influenza.

No, bugia.

È molto più aggressivo e non soltanto nei polmoni, in quanto il recettore Ace2 si trova sulle cellule di molti organi, come cuore, intestino, fegato. Quindi poteva infettare e ha infettato, altre parti dell’organismo, ma non è stato capito. La giustifica, molto realistica, è: lo tsunami ha travolto tutti e tutto. Il Covid-19 è una malattia sistemica.
Tante, in parte tardive, le informazioni da parte dei Cinesi.

No. Si. Forse.

Ma il silenzio peccaminoso, colpevole, le minacce verbali e scritte di licenziamenti immediati al personale sanitario in caso di esternazioni in merito alla dotazione di Dispositivi di Protezione Individuali. Al Nord, al Centro, al Sud (in Irpinia…), in Gran Bretagna, al Mount Sinai Hospital di New York. Nei primi giorni di febbraio si è saputo che all’Istituto nazionale della Salute di Parigi (Inserm) hanno monitorato il coronavirus da mesi e per mesi hanno studiato la possibile diffusione nel mondo. La direttrice di ricerca Vittoria Colizza, Italiana, aveva elencato i quattro Paesi europei ad alto rischio sin dall’inizio: Italia, Francia, Germania e Regno Unito, quattro grandi economie che con la Cina hanno stretti rapporti commerciali.

La Germania, ha fatto dall’inizio il tampone solo ai sintomatici, quindi i numeri sono stati da subito più contenuti. In Italia si fanno più tamponi: questo ci è stato detto.

La Germania ha tracciato subito i casi sospetti, l’Italia si è mossa tardi, quando ci sono stati i primi morti. Questo è stato ripetuto fuori dell’Italia. Oltre 30.000 morti in Italia, più di 7.000 in Germania con più contagiati. Questo abbiamo capito. Angela Merkel dichiarava: “il 60-70% dei tedeschi sarà contagiato’’. Il 16 marzo l’epidemia si è diffusa in Europa. Nessuno ha potuto trovare scuse e nessuno poteva nascondersi, ma i Paesi europei hanno proceduto e procedono,ognuno per proprio conto, creando una pericolosa frattura nella vecchia Europa: un Nord contro un Sud del quale facciamo parte. A gennaio nel documento del Governo Italiano, che recepiva e proclamava l’epidemia, si legge che la disposizione: “prevede la proroga degli stati di emergenza e delle contabilità speciali in scadenza entro il 31 luglio 2020 e che non sono più prorogabili ai sensi della vigente normativa per ulteriori sei mesi”. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ripeteva il 14 gennaio, a contagio diffuso, l’affermazione dei Cinesi:“non ci sono trasmissioni da uomo a uomo”. Il 21 febbraio, ancora l’OMS affermava che gli asintomatici non erano fonte di contagio. Abbiamo sentito per la prima volta il termine droplet (la piccola goccia del respiro di ognuno che veicola il virus). Dall’8 marzo al 3 aprile la Lombardia e 14 province sparse tra Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche, sono diventate zone appestate.

C’è un Istituto di biofisica del Cnr di Milano, IBF, in attiva collaborazione con il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia di Trieste: con quale finalità?Testare direttamente sul Covid-19 le molecole caratterizzate dai propri ricercatori nei laboratori del Cnr di Milano. Il gruppo di ricerca, guidato da Eloise Mastrangelo e Mario Milani, ha scoperto la nuova attività antivirale dell’ivermectina, antiparassitario già utilizzato nella cura di alcune gravi malattie tropicali. Il risultato e il relativo brevetto,opportunamente depositato, è rimasto nel cassetto. Il motivo? Mancanza di finanziamenti.

La pandemia ci ha sbattuto in faccia la scelleratezza dello smembramento del Sistema Sanitario pubblico con annessa carenza di personale e di tecnologia.

La domanda che circolava: cosa accadrebbe se il coronavirus dilagasse e colpisse una fetta importante della popolazione italiana? Le strutture del Servizio sanitario potrebbero reggere l’urto? L’emergenza coronavirus è stata affrontata con una oggettiva carenza di personale medico e infermieristico, al Sud è la Campania la regione dove le carenze di organico sono più evidenti: 1 infermiere ogni 17 pazienti.

La popolazione italiana è una delle più vecchie al mondo. Il ritornello è stato utilizzato per settimane per giustificare i tanti, troppi decessi.

Ma c’è il Nord. Il Nord meraviglioso, che non si ferma. Il Nord con un sistema sanitario più privatistico e all’avanguardia. Cos’è avvenuto in quelle città, in quel Nord, che non potrebbe accadere nel Sud, in Campania? Nel Nord è stata sottovalutata l’importanza dei tamponi prima e durante la quarantena, per monitorare i contagiati. Solo così si sarebbero evitate nuove infezioni. Cioè quanto è stato fatto a Vò Euganeo, invece si è preferita l’ospedalizzazione totale per rendersi conto, molto presto, che gli spazi e le attrezzature in terapia intensiva/preintensiva erano insufficienti. Genialata lombarda: dirottare nelle strutture private ‘’disponibili’’ persone contagiate o sane che ivi si sono contagiate.

Ariano Irpino zona rossa, da marzo,però niente tamponi a tappeto, soltanto ai sintomatici raccomandati o in condizioni molto difficili.

Però ospedalizzazione che ha esaurito in breve i posti, pochi, di terapia intensiva e pre-intensiva. Nonostante si fosse a conoscenza da un mese della tragedia lombarda. Bisogno di emulazione? Incapacità? L’ispezione dello staff anticrisi cosa ha riportato? Dirottamento di pazienti in tutto simile a quello lumbard, dal costo di qualche milione di euro pagati dalla Regione alle strutture private.

Sì d’accordo, ma parliamo dello screening imminente nella Città di Ariano…

Va bene, finalmente dovremmo dire. Fuggiti i buoi si va alla ricerca delle corna…

Da diversi decenni si effettuano test sierologici come pure la plasmaferesi. Semplice e miracolosa pozione anticoronavirus?

No, bugia. Trattasi di operazione medica non da poco; condizioni necessarie: donatori di plasma che abbiano sufficienti anticorpi, compatibilità con paziente ricevente, struttura sanitaria attrezzata a “lavorare’’. Il plasma ha costo zero quanto all’acquisizione: viene donato e sostituisce gli antivirali… Per avere certezze su vasta scala, è necessario estendere l’applicazione.

Quindi…crea conflitto con le possibili vendite da parte delle aziende farmaceutiche?

Come evitare di dubitarne? Fin da marzo i Medici del S. Matteo di Pavia e del Carlo Poma di Mantova, hanno richiesto al Ministero della Salute un coordinamento della raccolta del sangue dei guariti. Il Dr. De Donno, del Carlo Poma, non ha risposto alla nostra richiesta di intervista.

E per quanto riguarda il test sierologico?

Il test individua nel siero sanguigno la presenza di anticorpi che sono la risposta del sistema immunitario al coronavirus SARS-CoV-2. Se il test sarà positivo, indica che la persona è stata contagiata. Quindi il virus ha stimolato la produzione di anticorpi; se il test sarà negativo significa che la persona non è entrata in contatto con il virus.

Esistono diversi tipi di test? Esistono test rapidi che danno il risultato in pochi minuti, poco affidabili però; sono precisi quasi al 100% quelli effettuati con prelievo di sangue, da elaborare in laboratorio. Almeno, questa è la teoria degli specialisti della rivista Nature.

Ma si può ipotizzare un modo sicuro di verificare la condizione della popolazione?

C’è, è il test sierologico con prelievo di sangue abbinato al tampone che, ricordiamo, accerta la presenza del virus all’altezza delle prime vie respiratorie.

E in caso di positività estesa c’è rischio che Ariano venga blindata di nuovo?…

Forse… con la situazione mai del tutto conosciuta del Frangipane!

Speriamo bene!

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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