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Cultura-L’arianese Maria Sofia Ortu debutta con ‘Alì e il mondo sommerso’ edito da Polis Sa Edizioni

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La presentazione è prevista il 14 giugno, alle ore 19:30, a Maiori, a Palazzo Mezzacapo, Salone degli AffreschiLa presentazione è inserita nella prestigiosa kermesse culturale incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, giunta al quindicesimo anno e patrocinata, tra gli altri, dal Ministero per i beni e le attività culturali

Anteprima d’eccezione, quella organizzata dalla casa editrice Polis SA Edizioni, per il debutto letterario di Maria Sofia Ortu. Sarà presentato a Maiori, a Palazzo Mezzacapo, Salone degli Affreschi, il prossimo 14 giugno, alle ore 19.30, ‘Alì e il mondo sommerso’, il primo libro di Maria Sofia Ortu. La presentazione è inserita nella prestigiosa kermesse culturale incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, giunta al quindicesimo anno e patrocinata, tra gli altri, dal Ministero per i beni e le attività culturali.  La manifestazione, partita lo scorso 21 maggio, si snoderà in presenza fino al prossimo 11 luglio da Maiori a Praiano, da Amalfi a Cetara, da Atrani a Tramonti, da Minori a Salerno.  ‘Alì e il mondo sommerso’ è un racconto per bambini dagli 8 ai 10 anni.  Il protagonista della storia, Alì, è un piccolo migrante, partito insieme alla mamma da un paese lontano, alla ricerca di un avvenire migliore. Il riferimento a quanto accade sulle nostre coste, nel Mediterraneo, viene  sfumato, senza lasciare spazio al dramma o alla tristezza. Il mare in tempesta, un naufragio, la paura di un bambino e un ‘mondo sommerso’, pieno di sfide e di avventure, alle prese con personaggi incredibili per Alì.  Come in ogni fiaba che si rispetti, alla fine a vincere sarà il bene e il piccolo protagonista dimostrerà tutto il suo coraggio.

Maria Sofia Ortu è nata a Napoli 66 anni fa e vive ad Ariano Irpino. Da un anno in pensione, ha svolto per 43 anni il lavoro di assistente amministrativo nella scuola.  Ha partecipato a diversi concorsi letterari; è stata premiata nell’ambito del 3° Concorso di poesia in lingua e vernacolo ‘Bernarducci – Lorenzetti’, Città di Terni 1997; una sua poesia, ‘Amanti’, è stata inserita nell’antologia ‘L’Amore e il tempo’ di Ibiskos Editrice; altre due poesie, invece, ‘L’attesa’ e ‘Ricordi’,  sono state inserite nell’antologia ‘Sottovoce’ della casa editrice ‘Pagine’.

Così Maria Sofia Ortu: «Ho da sempre una grande passione per la scrittura, retaggio, probabilmente, degli studi classici e della vita di provincia, più tranquilla e pacata, che allena lo spirito alla riflessione e all’osservazione, e che induce, poi, ad elaborare idee creative. Vivo in provincia di Avellino, ad Ariano Irpino.  La vita mi ha successivamente indotto a riporre quel taccuino pieno di trame e di storie in un cassetto. Ho lavorato per 43 anni nel mondo della scuola in qualità di assistente amministrativa, grazie al mio lavoro ho potuto comprendere i complessi meccanismi alla base del funzionamento di una istituzione scolastica ma anche il profondo mondo interiore dei ragazzi, popolato di sogni, paure, emozioni dalle mille sfumature. A 66 anni, ormai in pensione, ho pensato di riaprire quel cassetto per provare a dare vita a storie e personaggi. Ho scelto di rivolgermi proprio ai ragazzi  e ai bambini, che ho imparato a conoscere per via del mio lavoro a scuola, e ho voluto farlo attraverso il racconto perché ritengo  sia la forma stilistica più vicina al mondo degli adolescenti e quella potenzialmente idonea a catturare l’attenzione dei più giovani, proprio perché non troppo lunga o seriosa».

Così Mimmo Oliva, Direttore Editoriale Polis Sa Edizioni: «Polis Sa riparte con le sue iniziative dopo la pandemia e riparte alla grande con la partecipazione alla Festa del Libro in Mediterraneo, incostieraamalfitana.it, che è una delle più importanti kermesse culturali italiane. Polis Sa, che negli anni ha vinto diversi premi per le sue pubblicazioni, è presente ancora una volta in Costiera con libri di qualità».

Così Alfonso Bottone, Direttore Organizzativo di incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo: «Ripartiamo dopo il periodo più buio della pandemia con la grande voglia di riportare tutti, dai protagonisti dei salotti letterari al pubblico partecipativo e interessato, a vivere con lo spirito sano e gioioso della ‘Festa’ un appuntamento che da quindici anni, grazie al sostegno delle Amministrazioni comunali, delle Istituzioni, delle Associazioni, degli operatori culturali ed economici, delle aziende private, caratterizza la prima parte dell’estate in quell’angolo ‘divino’ del nostro Bel Paese che è appunto la Costa d’Amalfi».

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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