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Covid19-Bergamo non si ferma ed è stata strage, che ha colpito fino ad Ariano!

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Quando in nome del dio denaro, non si consente a una città di fermarsi in tempo per affrontare un’epidemia insidiosa, sconosciuta e fatale, la strage è la conseguenza inevitabile! È stata una strage degli innocenti, quella accaduta nell’operosa Bergamo, dove vive Anna Rita originaria di Ariano, figlia di Grazia Lo Conte e Augusto La Porta, con i tre figli e il marito Massimo Ciancio, che dal 21 marzo non c’è più, a causa del Coronavirus. Grazia, ci ha testimoniato del carattere amabile del genero, per lei, più di un figlio: “solare, gentile, ironico, generoso e giusto, nel suo lavoro di commercialista. Lui, di origine napoletana, trapiantato al Nord, era molto amato anche in quella Bergamo iperproduttiva, non facile ad aprirsi ai rapporti umani: con la sua genuinità riusciva a entrare nel cuore di tutti”. Abbiamo ancora impresse negli occhi e nella mente le lunghe colonne di camion militari con le salme da cremare per mancanza di spazi nei cimiteri: almeno questo per Massimo è stato evitato. Sarà tumulato nella tomba di famiglia di Cisano Bergamasco, domani, 24 marzo alle 14. Grazia ha scritto un’accorata lettera, nella quale evidenzia l’imperdonabile leggerezza degli amministratori e delle autorità sanitarie e regionali, che hanno sottovalutato il dramma che l’epidemia avrebbe scatenato e auspica, quando tutto sarà finito, la costituzione di un Comitato, per mandarli a processo per attentato alla salute pubblica e procurata strage.

Questa la toccante lettera che Grazia Lo Conte ha indirizzato a Cristiano Gatti di altropensiero.net, e che vi proponiamo integralmente:

Gentile signor Gatti, ho letto la sua accorata lettera da Bergamo e la condivido in pieno.
Io sono Grazia Lo Conte e vivo ad Ariano Irpino (AV). La mia città è stata subito blindata dal governatore De Luca, dopo la scoperta di un focolaio, e sembra che la situazione, grazie a questo tempestivo provvedimento, sia abbastanza contenuta.
Il governatore ha pensato prima alle persone e poi all’economia.
Le scrivo, però, per l’immane tragedia di Bergamo dalla quale siamo stati colpiti.
Mia figlia con il marito e tre figli vive a Bergamo in un bel condominio in via Antonio Locatelli, 24 (penso non molto distante da lei).
Suo marito Massimo, di 49 anni, ha avuto febbre per alcuni giorni, ma senza i sintomi caratteristici del virus.
Io ero molto preoccupata, ma mia figlia mi riferiva che sicuramente si trattava di influenza, che tutta Bergamo scorreva normale, ognuno al suo lavoro e che la città anche su invito del Sindaco NON SI FERMAVA!
Purtroppo sono arrivati anche i sintomi del virus e Massimo è stato ricoverato all’Ospedale di Ponte San Pietro perché al Papa Giovanni di Bergamo non c’erano più posti.
Ebbene, dopo le prime cure con alti e bassi, Massimo si è dovuto arrendere alla potenza del virus e ci ha lasciati alle ore 6 di sabato 21 marzo.
Massimo era un gigante di 2 metri ed era in ottima salute. Aveva caratteristiche positive che lo rendevano caro e più di un figlio.
Immagini la tragedia che si è abbattuta sulla nostra famiglia.
Io non potrò mai accettare e perdonare i comportamenti scellerati degli amministratori e delle autorità sanitarie e regionali.
Quando finirà questo incubo, se mai finirà, penso che questi personaggi andrebbero mandati a processo per attentato alla salute pubblica e procurata strage.
Io non credo di esagerare, perché sono stati loro che nel nome della frenesia che anima la città, hanno indotto i cittadini a sottovalutare il pericolo, li hanno invitati a svolgere con precauzione tutte le loro attività in nome della BERGAMO CHE NON SI FERMA!
Io e la mia famiglia pensavamo che a Bergamo stessero meglio che da noi, invece la stoltezza e l’incapacità di pochi hanno causato questa strage e rovinato per sempre la serenità della mia famiglia e di tantissime altre.
Mia figlia è capace, è forte, tirerà avanti da sola con il suo lavoro, ma ha perso un marito che l’adorava e che viveva per la sua bella famiglia, e che nel fiore degli anni si è visto sbarrare la strada da un nemico poco combattuto da chi doveva. Grazie per la condivisione di questo dramma.
Se i cittadini colpiti dai lutti dovessero costituirsi in comitato, mi faccia sapere e io sarò al loro fianco.
Grazie e la saluto con stima. Grazia Lo Conte

 

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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