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Costa d’Amalfi Libri, premiata l’arianese Maria Sofia Ortu con Alì e il mondo sommerso edito da Polis Sa Edizioni

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L’importante riconoscimento a Cetara, nella cornice vista mare di Piazzale Grotta, nell’ambito della giornata conclusiva della Festa del libro in Mediterraneo.

Premio Speciale della giuria a Maria Sofia Ortu, a Cetara, nell’ambito della Festa del libro in Mediterraneo incostieraamalfitana.it, kermesse culturale organizzata da Alfonso Bottone, patrocinata tra gli altri dal Ministero per i beni culturali e giunta alla XV edizione. La storia del piccolo migrante Alì, partito con la mamma da un paese lontano alla ricerca di un futuro felice, riceve l’importante riconoscimento della giuria per il significativo valore sociale del testo e per la storia che colpisce al cuore il lettore fornendo spunti educativi per i più piccoli, dopo aver riscosso, in meno di un mese dalla sua uscita, uno straordinario apprezzamento da parte dei lettori e dopo aver venduto tantissime copie. Grande soddisfazione per la casa editrice Polis Sa Edizioni, che, con il suo direttore editoriale Mimmo Oliva, ha saputo riconoscere la qualità della storia e le potenzialità del progetto, conquistando così, con la fiaba di Maria Sofia Ortu, arricchita dalle bellissime illustrazioni di Chiara Savarese, l’ennesimo importante riconoscimento per la sua produzione editoriale. Spiega Mimmo Oliva, direttore editoriale di Polis Sa Edizioni: «La casa editrice è felice di questo premio speciale per il primo libro della nuova collana dedicata ai bambini. La fiaba scritta da Maria Sofia Ortu ha un profondo significato educativo e sociale. Per Polis Sa Edizioni si tratta del secondo premio ricevuto nell’ambito della Festa del Libro in Mediterraneo, già in passato la nostra realtà editoriale ha vinto con l’antologia ‘Da Sud’». Una storia dedicata ai bambini, quella di Maria Sofia Ortu, con l’obiettivo di sensibilizzare ai valori della solidarietà e dell’accoglienza, richiamando i fatti di cronaca che raccontano di sbarchi e speranze sulle nostre coste, senza però indugiare sul dramma e sulla tristezza, e trasformando il doloroso viaggio della speranza di chi nasce nella parte di mondo più sfortunata, in una mirabolante avventura per il piccolo Alì, alle prese con personaggi incredibili di un mondo sommerso. Come in ogni fiaba che si rispetti, il protagonista avrà il suo lieto fine.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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