Attualità
Coronavirus – Italia frammentata
Di Antonio Bianco
Il Coronavirus è tra noi. Non è bastato bloccare i voli dalla Cina né è stato sufficiente il cordone sanitario predisposto, né le parole rassicuranti di Speranza e Conte. Ormai è emergenza Sanitaria ed interessa tutto il territorio Nazionale.
L’esplosione improvvisa ed esponenziale del contagio mette in luce la fragilità del sistema di prevenzione e di gestione delle emergenze.
La gestione della Sanità affidata ai Presidenti delle Regioni, oggi piccole Patrie, frutto della Riforma del Titolo V della Costituzione, ha, probabilmente, esaltato l’effetto del virus, rendendolo ancor più pericoloso.
Le parole di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e membro del consiglio esecutivo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), intervistato nella trasmissione dell’Annunziata su Rai 3 di domenica 23/2/2020, mettono l’accento su un Sistema Sanitario gestito dalle 20 Regioni, in modo autonomo, senza che vi sia una regia nazionale unitaria, solo oggi ipotizzata ma non ancora varata, che possa imporre, in tempo reale a tutte le Regioni italiane, azioni ragionevoli e proporzionate, non emotive (vedi l’ordinanza, poi revocata dal Prefetto, del Sindaco di Ischia che vietava lo sbarco dei Lombardi e dei Veneti sull’Isola) indispensabili a contenere la diffusione del contagio. In Germania, ad esempio, i Land, in caso di una crisi globale, cedono la loro potestà e si attengono alle prescrizioni del Governo centrale. Fatto che può renderemaggiormente efficace l’azione di contrasto all’avanzata del Coronavirus. Meraviglia che le Università e le Scuole o altri punti di aggregazione siano stati chiusi solo nel Nord Italia. Il Coronavirus non si fermerà al di là del Tevere ma invaderà, e probabilmente ha già invaso, l’intero nostro Paese. È indispensabile, quindi, adottare misure preventive di contenimento quale la chiusura dei luoghi di aggregazione su tutto il territorio nazionale, almeno sino alla stabilizzazione e/o riduzione del contagio. La Sanità del Mezzogiorno d’Italia, inclusa la Campania, è alla canna del gas a causa dei continui tagli che hanno provocato la riduzione dei posti letto e la chiusura di molti Nosocomi. Se fosse accertata la presenza, speriamo che mai si verifichi, di focolai nel Sud, ciò renderebbe estremamente complessa la cura e l’assistenza di persone in luoghi isolati e sterili. Al personale medico e paramedico, nella provincia di Napoli, inoltre, non sono state fornite le mascherine ed i camici adatti a fronteggiare il contagio da Coronavirus.
Senza paura ed isterie affrontiamo questa emergenza nazionale al fine di ricostruire il comun sentire e l’appartenenza alla comunità italiana. Il Federalismo Fiscale ha consentito di dare risposte adeguate a bisogni diversi ma non ha valorizzato e messo a sistema il concetto di Unità e coesione nazionale che deve emergere nei momenti di crisi. Diversamente, saremo uno Stato che annaspa nei confronti di eventi gravi ed imprevedibili, che non ha una visione unitaria, che non tutela e non valorizza gli interessi nazionali, che non cura ed assiste i cittadini.
Non sia il Coronavirus ad imporci azioni coordinate ma la volontà politica indirizzata al bene comune.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
