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Conferenza stampa Antonio Mainiero.

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Hanno voluto venir meno ad un patto di responsabilità in un momento critico per il sistema paese, in un momento cruciale per le nostre zone; avrebbero potuto perlomeno rinviare, attendere momenti maggiormente propizi per compiere questo gesto, a mio avviso, avventato e sconsiderato. Non credo che possano vantarsi o gloriarsi. Negli atti, nella sostanza, non vi sarà traccia della loro presenza in Consiglio. Di politico non c’è stato nulla. Spero non si ricandidino, sarebbe una iattura” così Mainiero nei confronti dei consiglieri che lo hanno sfiduciato.

Antonio Mainiero ha voluto innanzitutto ringraziare la stampa per la collaborazione, poi la sua squadra politica di assessori e consiglieri, presente al completo alla conferenza stampa presso l’Hotel Incontro e tutti i dipendenti dell’Ente. L’oramai ex sindaco di Ariano Irpino, nel corso dell’incontro con la stampa ha fatto una sorta di bilancio del suo mandato ma non ha mancato di commentare le ultime vicende che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale lanciando non poche stoccate ai consiglieri dimissionari restando però nella correttezza dialettica che lo ha sempre contraddistinto.

Mainiero ha confidato che all’indomani della presentazione della Mozione di sfiducia da parte di dodici consiglieri il suo intento era quello da rimettere immediatamente le dimissioni ma dopo un incontro con la giunta e con i consiglieri amici si è convenuto che in un tale momento di criticità era preferibile attendere la discussione della Mozione di sfiducia. Rispetto alle criticità che sta attraversando Ariano e non solo “abbiamo profuso tutto il nostro impegno raggiungendo, senza voler enfatizzare, anche dei risultati apprezzabili e mi riferisco in particolare alla vicenda della Sanità”. Mainiero ha brevemente ripercorso l’incontro con Morlacco il quale ha dato rassicurazioni sulla permanenza del Dea di II livello al Frangipane. “In quell’occasione molti di quei consiglieri firmatari non erano presenti, escludendo il dottore Grasso e l’opposizione storica e quindi Bevere, Ninfadoro e La Vita, altri non ne ho visti. Come non erano presenti in altre battaglie come quella per il Tribunale. Questo è lo specchio della situazione. Consiglieri che, se andiamo a leggere le motivazioni della Mozione di sfiducia hanno attribuito a me la mancanza di rapporti sovracomunali, parlamentari, governativi, non hanno fatto registrato alcuna presenza. Abbiamo sostanzialmente assistito ad una sorta di vendetta, ripicca da parte di alcuni che, probabilmente non lasceranno traccia della loro presenza né nel Consiglio comunale, né in altri ambiti. Posso sicuramente rassicurarvi che alcuni di questi consiglieri non conoscono neanche il nome dei centralinisti o degli uscieri del Comune per aver sistematicamente fatto marcare la loro assenza ed inconsistenza in tutte le sedi del Consiglio comunale. La norma purtroppo consente anche a questi di apporre una firma per la sfiducia e questo si è verificato. Io non credo che possano vantarsi o gloriarsi di questo gesto, negli atti, nella sostanza non vi sarà traccia della loro presenza”.

Mainiero è poi passato ad elencare brevemente alcuni dei risultati ottenuti dalla sua gestione nonostante i tagli dei trasferimenti, il patto di stabilità e così via. Ha parlato di un bilancio sempre in pareggio ed anzi di un utilizzo dei risparmi per appianare debiti pregressi; della razionalizzazione massima delle spese senza andare a toccare le tasse e quindi evitando di pesare sui cittadini in un momento particolarmente critico; del ridimensionamento degli incarichi esterni valorizzando sempre più le risorse umane interne all’ente e a proposito di personale: la stabilizzazione degli Lsu e poi nessun’altra assunzione se non una appartenente ad una categoria protetta già avviata in virtù di un concorso della precedente amministrazione; tra l’altro in questo lasso di tempo perdute 18 unità per pensionamento. E poi i risultati in dirittura di arrivo rispetto ai lavori dello stadio Cannelle, all’ampliamento del Cimitero e la messa in sicurezza delle scuole.

“Dell’amministrazione Mainiero- ha detto il Sindaco uscente- è stato detto di tutto e di più, voi stessi della stampa avete rimarcato, com’è giusto che sia, più gli aspetti negativi, raccogliendo le doglianze della cittadinanza, però con le carte alla mano e quindi con i dati di fatto io vorrei ricordare come i trasferimenti statali nel corso della mia gestione si siano ridotti da 8 milioni 271mila euro a 5 milioni circa. Abbiamo avuto una riduzione del 40 per cento e nonostante questo siamo stati in grado di andare avanti e di amministrare la città in un momento politico particolare.”

Mainiero ha parlato anche della situazione mutui, oramai bloccata, ha poi lanciato una stoccata agli ex alleati ripercorrendo i fatti che hanno caratterizzato la sua amministrazione dal 2009:

“La storia darà ragione e torti ed attribuirà delle responsabilità. Sapete bene che questa amministrazione per colpa di chi si immagina stratega e per colpa di chi ha voluto continuare a fare il gioco delle tre carte senza saperlo fare, è stata costretta ad iniziare la sua attività con un forte handicap, con la mancanza di una lista e nonostante questo abbiamo vinto con un grande consenso. C’è stato il mancato rispetto nell’immediatezza della presentazione delle liste di accordi consumati molto tempo prima. Qualcuno ha voluto giocare sporco, alla fine ha finito per pagarne le conseguenze, lo sappiamo tutti. In quell’occasione alcuni degli amici firmatari della mozione stavano da un’altra parte e consideravano questa vicenda in maniera completamente diversa da come poi l’hanno considerata nel corso del tempo. A due anni dalle elezione c’è stata la rivendicazione da parte di qualcuno di spazi diversi rispetto a quelli che io avevo offerto ed affidato rispettando gli accordi. Il 4 giugno un’altra vicenda: la fuoriuscita di una parte consistente della maggioranza ed in particolare dal gruppo che aveva designato il sottoscritto quale candidato, poi sindaco di questa città. Lo hanno fatto, credo, in maniera superficiale e da quel momento lo scenario è cambiato completamente. C’è stata un’opposizione per certi versi cattiva, fatta di ricorsi di vario genere. Una serie di episodi consumatisi fino all’epilogo in cui a questi si sono aggiunti altri due consiglieri che hanno decretato la fine di questa amministrazione. Di politico, credo, non c’è stato nulla, mi riferisco alla politica vera, c’è stato un ostruzionismo completo dei livelli provinciali, anche per certi aspetti di quelli regionali e siamo riusciti ad avere, in qualche modo una interlocuzione con la Regione Campania grazie alla presenza costante del nostro consigliere Ettore Zecchino”.

“Ho dialogato con tutti con i consiglieri di maggioranza e con quelli di minoranza, riconoscendo le ragioni di tutti. I consiglieri di maggioranza hanno votato il Conto Consuntivo, un atto politico importante, la mancata approvazione prevede in sé lo scioglimento del Consiglio, a distanza di qualche settimana gli stessi hanno ritenuto di dovermi sfiduciare, avrebbero potuto farlo in quell’occasione. Mi auguro che la motivazione di questa adesione sia riconducibile ad un disegno, perché se fosse semplicemente un atto d’impulso, un atto schizofrenico sarebbe veramente deleterio, però mi consentirete di dire che gli scenari sono abbastanza cupi se questo è un disegno politico: vedo posizioni, eufemisticamente parlando, poco conciliabili. Vedo, senza voler scendere nella polemica più aspra, inconciliabili le posizioni dell’accusato e dell’accusatore nello stesso carrozzone. Questo è quello che registro e che rappresenta per me una grossa preoccupazione per il presente ma soprattutto per il futuro.

Hanno voluto venir meno ad un patto di responsabilità in un momento critico per il sistema paese, in un momento cruciale per le nostre zone; avrebbero potuto perlomeno rinviare, attendere momenti maggiormente propizi per compiere questo gesto, a mio avviso, avventato e sconsiderato. In questo mese io non ho provato a trattare con alcuno perché ritenevo che la misura fosse colma. Ci sono stati dei colloqui, degli approcci, ma ho registrato una sorta di indifferenza, di opportunismo becero da parte di alcuni, un voler anticipare i tempi per ricostruire alleanze oppure rifarsi una sorta di verginità per poter poi affrontare meglio lo scenario. Credo che questo non paghi e mi auguro che non possa pagare nella prossima tornata elettorale. Mi auguro che i cittadini possano guardare oltre la competenza dei consiglieri che eleggeranno, degli amministratori che andranno a votare, vogliano anche individuare lo spessore morale, culturale, delle persone che voteranno e mi auguro che vogliano preferire i giovani e le donne, vogliano andare a rinnovare la classe dirigente di questo paese”.

Mainiero ha anche sottolineato come, al contrario, abbia registrato la vicinanza di Assessori e Consiglieri, di qualcuno in particolare, e come, momenti di la solidarietà umana e personale rappresentino il massimo delle gratificazioni.

“Il mio stato d’animo è di serenità, di consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva fare, di aver sbagliato sicuramente, di aver fatto cose buone e cose meno buone, ma di averlo fatto rispettando tutti e con onestà intellettuale. Tanti altri non credo possano dire la stessa cosa. Saranno poi gli eventi successivi a dimostrarlo, ma sicuramente molti di quelli che lunedì sera sono andati in uno studio notarile di Avellino, approfittando anche, mi dicono, della presenza di un qualche dattilografo dell’ultim’ora, molti di questi non credo che potranno dire, in tutta coscienza la stessa cosa”. Antonio Mainiero si è augurato che queste persone non si candidino ancora, “sarebbe una iattura”. Dal canto suo non si ricandiderà più a sindaco ma non rinuncerà alla politica.

L’ex sindaco ha concluso le sue esternazioni menzionando una favola di Fedro che il suo professore di liceo raccontava sempre, quella del vecchio leone, del cinghiale, del toro e dell’asino che, in sostanza, è una metafora su coloro che nella vita valgono poco.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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