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Comune- Per l’ 8 Marzo iniziative per contrastare in ogni ambiente di vita e di lavoro la violenza contro le donne e le discriminazioni di genere

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, nell’ambito delle politiche sociali e per le pari opportunità, ha promosso un programma  di iniziative che punta a sensibilizzare la comunità a contrastare in ogni ambiente di vita e di lavoro la violenza contro le donne e le discriminazioni di genere.

Queste le iniziative in campo:

Concorso “Ariano sulle vie della parità”, rivolto alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado della Città al fine di dedicare tre aree di circolazione (strade, piazze vicoli, viali vie, et cetera) a tre figure femminili in adesione allacampagna “8 marzo, tre donne, tre strade” promossa dall’Associazione Nazionale Toponomastica Femminile;
Istituzione del “Consiglio delle donne” per la promozione della più ampia partecipazione delle donne della città alla sua organizzazione sociale, politica e culturale;
Rinnovo della Commissione Speciale Toponomastica del Comune, adottando il criterio del riequilibrio di genere sia nella composizione della Commissione che nei criteri di intitolazione delle strade cittadine.
Realizzazione da parte dell’artista Alex Shot di un muraleraffigurante Liliana Segre, senatrice a vita della Repubblica Italiana, donna simbolo della storia contemporanea, testimone della Shoah, portatrice di messaggi di forza per tutti, non solo per le donne. L’opera verrà realizzata il giorno 7 marzo sulla facciata della Scuola Don Milani (lato Prolungamento via Marconi) su proposta dell’associazione FIDAPA – Sezione di Ariano Irpino;
Realizzazione e installazione di una panchina rossa al Palazzetto dello sport con il messaggio “La violenza contro le donne non è uno sport”, su proposta dell’associazione PANATHLON CLUB di Ariano Irpino in prosecuzione delle attività di cui alla Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport approvata sempre su proposta della suddetta associazione dal Consiglio Comunale lo scorso 25 novembre.

Sostenere e rispettare la condizione femminile, ascoltare le donne vuol dire, in realtà, rendere migliore la nostra società per tutte e per tutti.

In questo giorno il nostro incoraggiamento va a tutte le donne, che in Italia e nel resto del mondo, si impegnano in difesa della propria dignità e dei propri diritti e in particolare quest’anno rivolgiamo un pensiero riconoscente alle donne che sono in prima linea negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus.

L’Amministrazione Comunale augura un buon Otto Marzo e buona festa dei diritti delle donne.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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