Attualità
CittadinanzAttiva Ariano:”organizzazione medicina territoriale”
Riceviamo e pubblichiamo:
In una recente intervista rilasciata nella trasmissione televisiva condotta da Lucia Annunziata l’assessore alla sanità della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha dichiarato che essenziale per migliorare la sanità in Lombardia è potenziare la medicina territoriale.
Quello che ci ha evidenziato questa crisi pandemica è il fallimento, anche nei sistemi sanitari regionali che si ritengono più avanzati, del modello “ospedale-centrico”, ossia dei modelli basati soprattutto sulla presenza di grandi strutture sanitarie, anche con una rilevante presenza di operatori privati.
L’Italia e, in particolare, alcune regioni, hanno mostrato tutti i limiti di un sistema basato solo sui ricoveri ospedalieri; in questa analisi, la lezione di alcuni paesi (ad esempio la tanto citata Corea) può costituire un riferimento fondamentale; la Corea, forte dell’esperienza della Mers del 2015, dove un numero altissimo di contagi (si stima il 98%) avvenne all’interno degli ospedali, ha puntato tutta la sua strategia su autoisolamento domiciliare, sistemi evoluti di sorveglianza a distanza e potenziamento della medicina territoriale.
La rete di medicina territoriale, con i suoi medici di medicina generale (MMG), i pediatri di libera scelta(PLS), gli infermieri di famiglia/di comunità, affiancati dalle strutture di cure intermedie ed ambulatoriali, rappresenta un ricco insieme di soggetti in grado di costruire la rete del futuro.
In Regione Campania il potenziamento e la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale, necessaria a superare tutti i limiti di un sistema basato solo sui ricoveri ospedalieri, risulta in ritardo o non avviata nonostante i corposi provvedimenti emanati (DCA 99/2016, DCA 134 e 138/2016, Decreto Dirigenziale 53/2018, DCA 83/2019, DCA 16/2020, DGRC 475 e 542/2020) ed i numerosi finanziamenti elargiti.
Anche il nuovo Accordo Integrativo Regionale (AIR), propedeutico alla realizzazione della nuova organizzazione dell’assistenza territoriale, approvato dai MMG e PDL dopo sette anni il 21/01/2020, reso esecutivo il 30/10/2020, successivamente integrato dalla delegazione trattante il 15/11/2020 e febbraio 2021( questa ultima necessaria per coinvolgerli nella vaccinazione presso i loro studi o nelle sedi organizzate dalla ASL), a distanza di un anno, ancora non ha prodotto i concreti risultati auspicati.
La ASL di AV in un suo recente provvedimento programmatico ha dichiarato che la sua “riorganizzazione dell’assistenza territoriale risulta ottimale attraverso l’implementazione delle AFT, già realizzate”.
In realtà l’implementazione delle 12 AFT, programmate, da quanto comunicato dalla ASL agli uffici regionali, nel 2019, è avvenuta con la pubblicazione della delibera n.38 del 12/02/2021 che ne sancisce la costituzione ma ancora non si è provveduto a pubblicarne i Piani Operativi.
Ad oggi 13 marzo 2021, in riscontro all’ottimale suddetta riorganizzazione della assistenza territoriale, si è ancora in attesa della campagna di informazione alla popolazione di riferimento ed alle Associazioni dei pazienti dovuta dai Distretti Sanitari.
Per quanto esposto si chiede di conoscere quando le AFT diventeranno operative; quando inizieranno le esecuzioni dei tamponi rapidi antigenici SARS-COVID previsti quali obiettivi delle A.F.T. dall’Art.1 AIR stralcio recepito con DGRC n. 540 del 2/12/2020; quando saranno comunicati gli orari di apertura degli studi dei medici aderenti alle AFT; se questi ultimi intendono supportare le attività per il prosieguo della campagna vaccinale SARS-COVID2.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
Il Responsabile Assemblea Territoriale La Responsabile Tribunale del Malato
Prof. Raffaele Scarpellino Dott.ssa Cristina D’Amico
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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