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Carmine Grasso,chirurgo “Il Frangipane ha bisogno di organizzazione per il trattamento delle urgenze chirurgiche in pazienti Covid-19”

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Il medico chirurgo dell’ospedale del Tricolle interviene in relazione all’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio la struttura,  evidenziando la necessità di rendere l’ospedale fruibile anche a chi non è affetto da Covid-19 e allo stesso tempo dotarsi di un’organizzazione per il trattamento delle urgenze chirurgiche in pazienti Covid-19.

Sin dall’inizio di questa epidemia, che ha visto un catastrofico focolaio in Ariano Irpino, ho sempre temuto che il nostro ospedale potesse essere travolto dalla grande necessità di posti letto dedicati a pazienti affetti da infezione Sars Cov2 a sfavore delle altre specialità per le quali ha conquistato la fiducia del territorio negli anni. L’avanzare della epidemia richiede sempre maggiore attenzione e prestazioni sul territorio e sempre maggiori spazi di ricovero nelle strutture ospedaliere. Queste esigenze assistenziali non essendo previste e comunque di non facile programmazione non solo prendono spazi di ricovero ma rischiano di sconvolgere un assetto ospedaliero rodato negli anni e che improvvisamente rischia lo smantellamento. Gli eventi dimostrano che la paura trattiene i cittadini dal richiedere ricoveri ordinari, ma di fronte alle urgenze (ictus, infarto, fratture, addome acuto etc.) che possono capitare sia a pazienti Covid-19 sia a pazienti non Covid le strutture pubbliche devono sempre rispondere e non possono farsi trovare impreparate. Penso che un ospedale DEA di I livello, come il Sant’Ottone Frangipane, debba continuare a mantenere tutte le branche specialistiche, anche con spazi di degenza ridotti. Per questo motivo l’ospedale deve avere una organizzazione che permetta di affrontare le urgenze non solo in pazienti non infetti ma anche in pazienti sospetti o accertati Covid-19. Per questi ultimi pazienti bisogna individuare ed attrezzare dei percorsi fisici e diagnostico-terapeutici che non si possono improvvisare perché hanno bisogno, nelle varie fasi, di spazi, comportamenti, procedure e protocolli ben precisi “.

A questo scopo, il Chirurgo dott. Carmine Grasso ha elaborato un protocollo per il trattamento delle urgenze chirurgiche in pazienti Covid-19 da sottoporre all’approvazione ed adozione da parte della Asl Avellino. Esso garantisce la sicurezza per pazienti ed operatori nelle fasi pre, durante e post-operatoria. Il protocollo, primo in Regione Campania, in caso di urgenze chirurgiche, ortopediche e ostetrico-ginecologiche individua il nosocomio arianese come struttura di riferimento per l’intero territorio, e ciò per la presenza di reparto, terapia sub-intensiva ed intensiva covid-19.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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