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Carmine Grasso ringrazia Vittorio Melito per il suo contributo all’emergenza

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Grazie Giudice Melito

Grazie Vittorio per il fattivo contributo che stai dando alla nostra Comunità in questa fase cosi’ difficile. Sono d’accordo con te ed apprezzo il tentativo dell’Azienda Sanitaria di rendere noti i risultati di alcuni screening e sulle intenzioni di organizzare l’ospedale Frangipane per una seconda fase a partire dal 3 maggio.

Sugli screening devo ribadire che gli unici test, riconosciuti dalla comunità scientifica, in grado di individuare i soggetti infetti sono i tamponi naso-faringei. Mi chiedo e vorrei chiedere, quanti ne sono stati fatti ad Ariano Irpino (zona rossa)? Perché sulle categorie a rischio si fanno test sierologici anziché i tamponi? Perché il pre-triage del pronto soccorso e i giovani medici delle USCA non effettuano tamponi anziché test sierologici che tutti sappiamo che non sono validati e non sono in grado di fare diagnosi di infezione da coronavirus? Perché gli operatori della sanità, benchè ogni giorno esposti a rischio di infezione SARS-Cov2 non vengono sottoposti a tampone naso-faringeo come previsto dalla circolare ministeriale?

Sui test somministrati solo ai dipendenti di determinate Aziende, per quanto di nessun valore scientifico, ho i miei dubbi sulla opportunità di effettuarli da parte della ASL.

Non siamo ancora alla fase 2 dell’ epidemia, e già ci comportiamo come se lo fossimo!

Sulla volontà espressa sui social di far ritornare a breve il Frangipane al funzionamento normale dei vari reparti, sono favorevole e l’ho sostenuto sin dall’inizio del catastrofico evento. L’ospedale di Ariano sia strutturalmente che dal punto di vista della capacità in posti letto ed altri spazi, è in grado di ottenere percorsi separati per pazienti infetti e non, di far funzionare oltre al reparto covid, tutti gli altri anche se in tono ridotto. Sulla necessità di ulteriori spazi per ospitare il DSM non credo che la struttura abbia problemi per ospitare il reparto , già depauperato dei 10 posti letto. Bene per eliminare la zona rossa ma senza mai abbassare la guardia innanzitutto dal punto di vista sanitario. Sulla “zona franca” ed altre iniziative economiche non ci sono dubbi bisogna spingere per completare l’iter iniziato dal Commissario Prefettizio.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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