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Carlo Sibilia M5S su ricerche petrolifere :” Secco no rispetto a queste attività”.

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In merito all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Campania alla società inglese “Delta Energy Ltd” per avviare le ricerche preliminari di idrocarburi nei territori del Sannio e dell’Irpinia interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che ribadisce il secco no

rispetto a queste attività, che solo pochi giorni fa sono state oggetto di una risoluzione in Commissione Ambiente ed Attività Produttive della Camera. “Lo sanno tutti che le ricerche petrolifere sono l’anticamera dello scavo dei pozzi – commenta il parlamentare avellinese – e questo tipo di sfruttamento del nostro territorio è assolutamente inaccettabile. Al presidente Caldoro forse non arrivano i dati dell’esperienza lucana in merito alle trivellazioni petrolifere che hanno portato solo inquinamento, scempio ambientale e qualche mancia per le amministrazioni locali?”. Domanda retorica a cui segue un’altra: “Se da una parte si elargiscono finanziamenti per un’agricoltura di qualità e per la definitiva valorizzazione del patrimonio culturale dei nostri territori perché, poi, si rilasciano queste autorizzazioni ad effettuare le ricerche di idrocarburi che rappresentano l’opposto? C’è un’evidente contraddizione nei provvedimenti regionali in quanto la naturale vocazione turistica del Sannio e dell’Irpinia non ha nulla a che vedere con le trivellazioni petrolifere. Su questo tema la Regione Campania deve prendere una posizione chiara che non dia spazio all’equivoco. Questa nuova autorizzazione – continua Sibilia – tra l’altro non è passata attraverso la procedura di valutazione di impatto ambientale con l’evidente obiettivo di aggirare i vincoli di salvaguardia ambientale come può essere la distanza dalle aree protette”. “In realtà, il progetto denominato “Case Capozzi”, che riguarda 18 paesi del beneventano e quattro dell’avellinese, Casalbore, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Melito Irpino, aveva avuto già pareri non favorevoli da parte della Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie e dalla Provincia di Benevento. In definitiva l’attuale brusca accelerazione dell’iter da parte del Dipartimento per le risorse minerarie della Regione Campania ci lascia alquanto perplessi . Non vorremmo che si tratti di una forzatura da clima pre-elettorale. Il futuro dei sanniti e degli irpini non può essere lasciato nelle mani di lobbisti senza scrupoli e di amministratori a fine mandato in cerca di riposizionamenti” – conclude Sibilia

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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