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Carcere di Ariano-L’Organizzazione Sindacale SINAPPE non parteciperà al sit-in del 6 ottobre

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Per coerenza di azione e rispetto verso i quotidiani sacrifici dei colleghi arianesi la nostra O.S. non parteciperà al sit-in del 6 ottobre.

L’Organizzazione Sindacale SINAPPE, tra le maggiormente rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria, avendo assunto, da sempre, una posizione critica, mai sterile ma propositiva, nei confronti della dirigenza dell’Istituto Arianese, non avendo mai ottenuto riscontri, ritiene inopportuno essere presente allo stato di agitazione del 6 ottobre p.v. mosso da altre sigle sindacali, consapevoli ma comodamente silenti e conniventi con la direzione.

Solo oggi, con un sit-in “ad orologeria” (mese di tesseramento), svegliandosi dal lungo torpore e scuotendosi le coscienze, inscenano una manifestazione “farsa” al grido di “carenza di personale” continueranno  a celare sia la causa che ha indotto a tale irreversibile condizione lavorative che  le reali problematiche attanaglianti l’Istituto del Tricolle

Le gravi condizioni operative in cui versa l’Istituto “P. Campanello”, oltre alla cronica carenza di personale, sono da ricercarsi nella opinabile, prossima a definirsi fallimentare, capacità organizzativa e gestionale da parte della direzione arianese.

Negli svariati incontri succedutisi con l’attuale Provveditori Regionale dott. Cantone, da poco insediatosi, nonché con l’ex dott. Fullone cui hanno fatto seguito solo sterili risposte che altro non hanno ottenuto se non l’acuire lo stress psico-fisico cui è sottoposto, ormai da troppo tempo, il personale di Polizia Penitenziaria “solo” e gravato da turni massacranti, senza conoscerne la fine ma solo l’inizio, svolti in condizioni di disagio, frutto di una discutibile politica di assegnazione di detenuti psichiatrici o riottosi al rispetto del regime custodiale, che spesso resta vittima di aggressioni da parte di detenuti intemperanti.

Alla luce degli impegni assunti dal dott. Cantone nell’ultimo incontro avvenuto non più tardi di qualche giorno fa,   ci sentiamo in dovere, visto che ha ereditato questa “patata bollente” e non certo ne è la causa, di concedere un’ulteriore linea di fiducia “a tempo” , ribadendo che,  in assenza di un concreto atto di indirizzo volto a rasserenare sia il clima che le condizioni lavorative costringerà la nostra O.S., se non fatto oggi, ad intraprendere tutte le legittime manifestazioni di dissenso ritenute più idonee affinchè non si arrivi alla risoluzione delle gravi criticità più volte segnalate.

Noi…sempre dalla parte degli ultimi…sempre dalla parte dei poliziotti penitenziari…sempre dalla parte giusta!!!!

La segreteria locale e provinciale

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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