Attualità
Azalea della Ricerca contro il tumore nel giorno della Festa della mamma: prevenire è la cura più efficace

L’8 maggio è stata la giornata mondiale del cancro all’ovaio, una neoplasia maligna che colpisce le ovaie. A provocarlo, sono delle mutazioni genetiche che modificano il normale DNA contenuto nelle cellule ovariche: è spesso fatale poiché generalmente al momento della diagnosi si presenta in uno stadio avanzato. I sintomi sono generalmente assenti negli stadi precoci e aspecifici negli stadi avanzati. La valutazione comprende in genere l’ecografia, la TC o la RM e la misurazione dei marker tumorali (ad es., CA 125). La diagnosi si basa sull’esame istologico, ma non vanno sottovalutati sintomi iniziali come: inappetenza, addome gonfio, aerofagia, bisogno di urinare frequentemente, variazioni di abitudini intestinali, perdite ematiche vaginali, sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto. Quando compaiono questi campanelli d’allarme, è opportuno richiedere al ginecologo un’ecografia pelvica, che potrà fornire una prima importante indicazione diagnostica. In Italia, il tumore dell’ovaio colpisce circa 51.000 donne ogni anno, è al nono posto tra le forme tumorali e costituisce il 3 per cento di tutte le diagnosi di tumore. In Europa rappresenta il 5 per cento di tutti i tumori femminili. È più frequente nella popolazione caucasica, nei Paesi dell’Europa nord-occidentale e negli USA, mentre è assai meno frequente nei Paesi asiatici, africani, sudamericani. Nel mondo si ammalano ogni anno di cancro ovarico, 300.000 donne e si prevede che entro il 2035 le diagnosi aumenteranno del 55% e i decessi del 70%. Tra i fattori di rischio per il cancro dell’ovaio c’è l’età: la maggior parte dei casi viene identificata dopo l’ingresso in menopausa, tra i 50 e i 69 anni. Una percentuale tra il 7 e il 10 per cento di tutti i casi di tumore dell’ovaio è il risultato di una alterazione genetica ereditaria. Va ricordato, comunque, che l’esistenza in famiglia di tumori dell’ovaio può essere un fattore di rischio rispetto alla popolazione generale, non vi è però alcuna certezza che il tumore si sviluppi in tutte le donne imparentate. Inoltre i casi ereditari vanno distinti da quelli in cui il ripetersi di neoplasie nella stessa famiglia è dovuto al ripetersi di esposizioni, comportamenti e stili di vita comuni a più familiari. Altri fattori di rischio sono: la lunghezza del periodo ovulatorio, ossia un menarca (prima mestruazione) precoce e/o una menopausa tardiva, e il non aver avuto figli. L’aver avuto più figli e l’allattamento al seno, diminuiscono il rischio d’insorgenza del tumore dell’ovaio e sono quindi fattori di protezione. Ma i geni delle malattie ereditarie non si esprimono se noi seguiamo regimi di vita sani. Niente fumo, attività fisica, niente carne, specialmente insaccati, e poche proteine perché l’eccesso di proteine secondo il professor Colin Campbell biochimico, è la causa del cancro. Nel suo libro “The China study” scrive che aveva iniziato uno studio per dimostrare l’importanza delle proteine, ma strada facendo, portando avanti i suoi studi e facendo esperimenti, si è reso conto invece che l’eccesso di proteine causa il cancro. Naturalmente, è stato duramente attaccato dalle multinazionali della carne e dagli scienziati legati a queste ultime. Il tumore fa paura, ma possiamo fare tanto per non ammalarci. In occasione della Festa della Mamma di oggi, torna l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca della Fondazione AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro). Per la prima volta dal 1984, le piantine di azalea, simbolo della ricerca sui tumori delle donne, non saranno nelle piazze delle nostre città ma si potranno acquistare, con una donazione di 15 euro, solo su Amazon.it, che per tutelare la salute di volontari e sostenitori della Fondazione dai rischi dell’emergenza Covid-19, ha raccolto il testimone dalle mani dei 20.000 volontari AIRC, per portare l’Azalea della Ricerca direttamente a casa. Si potrà contribuire in tal modo alla ricerca oncologica, cardine del futuro della nostra salute: i numeri ci dicono che, purtroppo, nel corso della vita circa una donna su tre, sarà colpita da un cancro.
Attualità
Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.
Saluti istituzionali:
Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino
S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia
Relatori:
Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari
Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità
Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento
Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum
Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.
Moderatrice
D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.
Attualità
Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.
Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.
I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.
Attualità
Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”
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