Attualità
Attivisti del M5S contro Maraia:”Lista decisa a tavolino”

L’on. Maraia seleziona in maniera autonoma solo chi gli fa comodo? Attivisti del M5S di Ariano chiedono perche’ il deputato Generoso Maraia non li abbia coinvolti nella scelta del candidato sindaco e dei nomi degli iscritti che dovranno comporre la lista. Ricordiamo che anche lo scorso anno ci furono tensioni durante la composizione della lista del M5S quando Maraia fu accusato di aver indicato come nome del candidato sindaco, un suo parente acquisito e di aver inserito nella lista dei candidati il nome di un suo stretto collaboratore. Di seguito la lettera integrale che gli attivisti del M5S di Ariano hanno inviato al capo politico facente funzioni Vito Crimi ed ai probiviri:
Gentilissimo Vito Crimi,
Gentilissimi Probiviri
Oggetto: segnalazione lista M5S Ariano Irpino (AV)
Con la presente il gruppo di attivisti ed ex candidati del M5S (alcuni di essi iscritti da più di 10 anni), diffidano e segnalano una situazione che ha creato non poco sconcerto e perplessità all’interno del nostro comune di Ariano Irpino (AV) interessato dalle prossime elezioni amministrative. Il giorno 10/07/2020 verifichiamo dal Blog delle Stelle che è stata presentata una lista in nome di Giovambattista Capozzi originario di Casalbore ( AV) paese limitrofo, uomo individuato dall’on. Maraia e qualche nome a lui vicino, senza aver invitato e consultato oltre la metà del gruppo. La cosa più sorprendente è che il tutto sia stato fatto all’insaputa della maggior parte degli attivisti, di cui anche ben dieci candidati nel 2019 nella lista M5S alcuni dei quali purtroppo di fatto non più nel movimento. Abbiamo partecipato con impegno e sacrifici a tutte le assemblee pubbliche, alla stesura del programma della scorsa tornata elettorale, promettendo agli elettori cose che ancora oggi pendono e hanno bisogno da un lavoro iniziato un anno fa, di essere portate a terminare per mezzo delle nostre competenze professionali e conoscenze del territorio.
Chiediamo
che sia fatta chiarezza sulla vicenda per tutto quello che si è verificato, sotto la guida e responsabilità dell’on. Maraia, lo stesso, con video conferenze e messaggi ha selezionato volutamente persone a lui probabilmente più comode. La base tutta del movimento doveva essere assolutamente convocata per decidere democraticamente e in piena onestà il nome del futuro candidato sindaco di Ariano come facemmo nel 2019. Pochi giorni fa con un comunicato stampa lo stesso ex candidato sindaco Mario Iuorio, prendeva le distanze dal Movimento fuoriuscendone pur essendo stato al vertice di una lista che ha conseguito un ottimo risultato elettorale con 2910 voti pari al 19,66% dei voti validi dei quali 755 erano espressione diretta del candidato Sindaco.
Ebbene, codesto è un atteggiamento scorretto e lesivo, nei confronti di altri attivisti, lacerando l’elettorato Arianese per le prossime amministrative. Codeste persone non hanno nulla a che fare con Ariano, né tantomeno con il M5S se non per interessi politici personali, hanno distrutto la speranza di circa 3000 persone che avevano creduto in un progetto per Ariano nel 2019, ci riserveremo anche di chiedere i danni arrecati alla nostra immagine di professionisti.
Ciò a dimostrazione che presumibilmente c’è stata malafede, facendo del Movimento una proprietà assoluta per pochi eletti, danneggiando oltretutto i principi cardini del M5S anche per le regionali.
Alla luce di questi fatti il M5S ha necessità di riorganizzarsi, per preservare l’affidabilità dello stesso anche per il futuro prossimo.
Ariano Irpino, ha bisogno di una vera alternativa e dunque chiediamo con forza, di riformulare la lista con candidati iscritti da più anni, in modo da sgombrare il campo dai falsi iscritti e pseudo attivisti. In alternativa non sarà accettabile neanche una lista civica in coda alla lista del M5S perché semplicemente potevamo rientrare nei 16 candidati e scegliere il sindaco in maniera democratica.
Non avalleremo scelte al di fuori della trasparenza e della concertazione.
Ci ispiriamo ai principi della chiarezza e dell’onesta; infatti, all’assemblea al Ramada siamo stati chiarissimi esprimendo il nostro NO all’alleanza col PD.
Siamo cittadini liberi e indipendenti dotati di pensiero critico.
Pertanto prendiamo le distanze da atteggiamenti e comportamenti di tale fattura.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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