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Antonio Lo Conte, Farine Magiche: non mettete in quarantena i positivi al sierologico, fate subito i tamponi!

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È l’accorato appello indirizzato al Presidente De Luca, dall’Amministratore delegato del Gruppo Lo Conte, leader italiano nella produzione di farine speciali, Antonio, già promotore di un Fondo di Solidarietà per le attività arianesi che non godono di ammortizzatori sociali o altre provvidenze. Aveva chiesto alla popolazione arianese, di non sottoporsi al test sierologico, ma solo meno della metà lo ha ascoltato. Con lui l’analisi della situazione, dopo i test sierologici del 16 e 17 maggio, a seguito dei quali i medici di base, si stanno organizzando, a partire da lunedì 25 maggio, per mettere i positivi in quarantena.

673 positivi al test sierologico, circa il 5% dei testati: come interpreta questo dato?

È un dato che non vuol dire nulla: in un primo momento avevo detto che questi test potessero essere interessanti statisticamente, per farsi un’idea, ma non si sarebbero dovuti effettuare ad Ariano Irpino, bensì a Codogno, dove il virus, prima di emergere nella sua irruenza, ha girato per mesi. I contagiati “relativi”, quelli che non sono stati scoperti, avrebbero potuto essere significativamente tanti. Ad Ariano, dopo la scoperta dei focolai di contagio, a seguito della festa e della vicenda del medico, siamo stati “chiusi”, come nel resto d’Italia. A quel punto, il virus non ha camminato più: perciò il dato che si registra oggi, è sottostimato di almeno 10 volte. Senza la quarantena, ad Ariano si sarebbero trovate almeno 4-5.000 persone contagiate. Rilevarne circa 700 oggi, è una sconfitta: non solo non è servito, ma punta il dito contro la nostra cittadina, già ampiamente penalizzata dall’essere stata Zona rossa. Il test sierologico non è autorizzato dal Ministero della Salute, che lo ha ritenuto inaffidabile, per cui mi chiedo come la Regione abbia potuto creare un’altra macchia, praticando un test falso alla popolazione: va denunciata! Spero che la classe forense di Ariano, anch’essa in difficoltà, e il Comune, prendano in seria considerazione un’iniziativa per costituirsi parte civile contro la Regione Campania, per i danni derivanti al nostro territorio dalle sue rovinose scelte. Non solo: il Governatore continua ad accanirsi contro Ariano, riportando sui media fatti e accuse false, su circostanze che non conosce. A fine febbraio in Italia, non vi era ancora nessuna emergenza Covid, né limitazioni di movimento o feste. È offensivo omettere tutto ciò e definire irresponsabili gli Arianesi, tre mesi dopo, in piena emergenza Covid!

E le responsabilità della ASL?

Ho avvisato via mail la ASL 15 giorni prima, diffidandola dall’effettuare i test, altrimenti le avremmo fatto causa. Li ha invece effettuati ugualmente e per mettersi al sicuro, ha fatto firmare a ogni cittadino una liberatoria, che la solleva da ogni responsabilità: pertanto, se volessimo promuovere un’azione risarcitoria contro la bufala che ci è caduta addosso, come cittadini non possiamo accampare pretesa alcuna. I quasi 700 positivi, hanno vissuto nell’ultimo mese con i loro familiari e, a seconda della grandezza di ogni nucleo, moltiplicando per una media di 4 componenti, ammontano a una popolazione di 2.800 individui. Si tratta di persone che stanno bene, lavorano, studiano, ma che saranno messe in quarantena, in quanto sospette positive, senza aver fatto il tampone. Vengono quindi bloccate tutte senza che stiano male, e quasi certamente senza che il tampone risulterà positivo. Ho indagato sui motivi per i quali le persone si siano sottoposte al test sierologico: parecchie lo hanno confuso con il tampone, ignare che il sierologico rileva le IgM (immunoglobuline che rivelano gli anticorpi prodotti dopo esser entrati in contatto con il virus) anche dopo due mesi dal contatto, come se si avesse ancora il virus. Propongo che la gente non venga reclusa in quarantena e che vengano fatti i tamponi rapidamente, anche se temo che non sarà così: non si sa nemmeno se ce ne siano disponibili a sufficienza. Ricordiamo che neanche i tamponi, che vanno ripetuti, danno certezza sulla presenza del virus: ci sono persone andate nel panico dopo averli eseguiti il 1° maggio presso il Palazzetto dello Sport. Alcuni, ottenuto il risultato dei tamponi (processati dalla Biogem), sono andati sotto stress, a causa di un’incredibile alternanza tra positivo e negativo: da vero impazzimento!

Anche lei ha contratto il Covid-19?

Prima della fine di febbraio, per un paio di mezze giornate ho avuto la febbre a 37 e mezzo. Non avevo intuito subito che potesse trattarsi del coronavirus, poiché all’epoca non era ancora scoppiata la pandemia. A Pasqua mi è venuta l’idea di fare privatamente il test sierologico. Uscito positivo alle IgM, c’è stata subito la comunicazione alla ASL e la richiesta che mi mettessi in quarantena, in attesa di fare il tampone. Stavo bene, non potevo accettare di mettermi in quarantena, dovevo lavorare, e per giunta mi è parso uno smacco. Ho contattato la Morgante (direttrice della ASL) e in due giorni ho fatto il tampone, risultato negativo. Questo, grazie alla mia capacità di attivarmi immediatamente: ma una persona che non attivi un canale privilegiato, è giusto che tra il tampone e il risultato, debba attendere almeno 15 giorni?

In tutto ciò, come le sembra vengano percepiti all’esterno gli Arianesi?

Ad Ariano i negozianti piangono, considerando che vivono soprattutto delle entrate del circondario. Il problema è che la gente di fuori non viene più qui, perché ha paura del contagio e ancor più ne avrà dalla settimana prossima. Abbiamo due grossi problemi: le tante persone che verranno bloccate senza sapere per quanto tempo e il danno economico per la città.

La produzione industriale di Farine Magiche che difficoltà sta incontrando?

Non abbiamo più potuto fornire a dovere i nostri clienti durante il lockdown e così ne abbiamo persi parecchi. In vent’anni di sacrifici, avevamo conquistato importanti spazi nella grande distribuzione, che ci vediamo sottratti da quelli arrivati di recente: dovremo riconquistarli.

Ci sono positivi in azienda?

Siamo un centinaio di persone, i miei dipendenti come quasi tutti gli Arianesi, hanno fatto il test e, stando alle statistiche, immagino che qualcuno potrebbe dover andare in quarantena, costringendoci pertanto a ridimensionare il personale.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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