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Amministrative Ariano – Lista del Movimento 5 Stelle o “Lista del portavoce?”

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Da Lorenzo Lo Conte, iscritto all’ Associazione Movimento 5 Stelle, riceviamo e pubblichiamo:

Corre voce di una lista del Movimento 5 Stelle ad Ariano Irpino.

Il giornale Nuova Irpinia, ripreso da Ariano news 24, riporta alcune dichiarazioni attribuite al deputato Gigino Maraia secondo il quale ci sarebbe un candidato sindaco “scelto a suon di preferenze dal popolo della rete”.

In qualità di iscritto del Movimento 5 stelle ed attivista attraverso la pagina FB Ariano a 5 Stelle, ritengo opportuno fornire un contributo di conoscenza su quanto accade nel mio Comune: Ariano Irpino.

Non mi risulta che Gigino Maraia disponga di una rete tutta per lui dove abbia lanciato una votazione aperta agli iscritti di Ariano Irpino per dirimere quello che è stato l’elemento più divisivo, più eclatante, privo di etica, moralità e trasparenza occorso ai malcapitati del Movimento 5 Stelle di Ariano Irpino negli ultimi 10 anni.

Poi il giornale completa il pensiero dicendo “Cioè (scelto) dai cittadini che sono stati invitati a fornire indicazioni circa il candidato sindaco”.

Questo invece effettivamente risulta: solo che le “preferenze”, evidentemente, sono state espresse da quelle persone, iscritte e non iscritte, non si sa, che lui ha invitato, come dice sul giornale, nella sua sede personale, dove le persone si sono recate ed alle quali lui personalmente, il fratello Francesco e il suo collaboratore Luca Orsogna hanno posto il difficile quesito, seduti gli uni di fronte a agli altri, : “voi preferite il candidato sindaco Antonio oppure il candidato Sindaco Mario Iuorio, nostro cugino?

Poiché, almeno in una circostanza, ero presente e ho “registrato” – mentalmente – parola per parola…. posso affermare senza tema di essere smentito che nemmeno ponendo la domanda in questo modo ed in tale situazione di oggettiva costrizione morale e fisica nei confronti delle persone presenti, gli “invitati” propendevano per il parente del portavoce.

Rispondevano invece quasi tutti di voler entrambi i candidati nella lista ritenendo entrambi utili e validi per un risultato positivo.

Tanto è vero che allorchè fu il mio turno di intervenire potetti, con intento costruttivo, “sintetizzare” il pensiero espresso dalla quasi totalità dei presenti evidenziando come la questione ce l’avessero già risolta i due candidati dando la propria disponibilità, Mario Iuorio ad essere candidato nella lista e l’altro ad essere candidato Sindaco.

Il problema, quindi, non si poneva ed anzi si risolveva nella maniera più utile e positiva per la lista del Movimento potendoli annoverare entrambi nella squadra.

Peccato che l’intervento successivo ebbe protagonista il collaboratore del portavoce Luca Orsogna che “rimetteva in discussione” la bontà del candidato Sindaco che così si sarebbe determinato, arrivando al punto di alzare i toni e scagliarsi fisicamente contro il sottoscritto che aveva l’ardire di esibire “le carte” costituite dallo Statuto dell’Associazione.

Perché allora non si è proceduto includendo entrambi i nominativi? Perché gli iscritti si sono “spaccati” e più della metà ha preso le distanze dall’operato del portavoce MARAIA (fermamente intenzionato, attraverso i suoi due collaboratori) a dare la candidatura al suo parente?

Chi è stato a “spaccare”? Lorenzo Lo CONTE oppure Francesco Maraia, Luca Orsogna ed il portavoce del quale i primi due sono gli strettissimi collaboratori?

Il sottoscritto, come hanno avuto l’ardire di dichiarare falsamente le 13 persone (sono bugiarde) che hanno inviato una nota alla stampa il 20 marzo 2019, oppure il portavoce che ha voluto imporre tramite Francesco Maraia e Luca Orsogna delle riunioni al di fuori di ogni criterio di regolarità e legittimità come imposti dal Movimento 5 Stelle?

Un MEETUP trasformato in un gruppo di persone “invitate” a riunirsi esclusivamente nella sede/ufficio del portavoce e “parlare” sempre e solo in presenza del portavoce o del fratello Fancesco e di Luca Orsogna !?!?

Certamente non è stato il sottoscritto ad essere divisivo e che, al contrario, ha dovuto farsi carico di difendere il Movimento stesso da atteggiamenti arrembanti da parte di chi è tenuto a comportamenti ispirati alla trasparenza, alla collaborazione con gli iscritti, alla moralità, all’etica, ricoprendo il ruolo di portavoce.

Quanto affermato sopra non è frutto di una deduzione od un pensiero ma è suffragato da fatti concreti avvenuti in presenza di decine di persone, documentati da chat scritte, da registrazioni puntuali e dettagliate.

Ed infine: fin qui si è parlato del candidato Sindaco Mario Iuorio parente del portavoce GIGINO MARAIA.

Ma i nominativi che compongono la lista ???? Chi li conosce? Chi li ha chiamati? Chi sono? Ci sono amici e parenti ed amici degli amici ? Chi ha parlato con loro di cose da fare e quale indirizzo politico osservare ??? Chi ha “vagliato” il profilo ed i curriculum dei candidati della lista?

Un caro amico (ignaro della situazione) mi ha scritto un paio di settimane fa, di aver “inserito” due candidati nella lista e di essersi riferito, per questo, a GIGINO MARAIA.

Pertanto, a mio modesto avviso ma non solo mio, la lista che sarebbe stata confezionata con queste modalità, da parte di soggetti non legittimati a farlo,non sarebbe certamente la lista del movimento 5 Stelle bensì sarebbe la lista di Giggino Maraia, il portavoce e dei suoi due collaboratori.

Ciò nel caso che la lista venga distrattamente certificata dagli organi preposti del Movimento ai quali è indirizzata specifica segnalazione e richiesta di provvedimenti disciplinari nei confronti di quanti dovessero aver infranto Statuto e Codice Etico del Movimento.

Ed anche nel malaugurato caso di certificazione della lista resterebbe il nodo più delicato per chi ha voluto mettersi al pari, in negativo ed anche peggio, con gli altri partiti: il giudizio degli arianesi.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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