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Amministrative Ariano-Franza:”Restituire l’identità alla città, dal centro alle zone rurali”

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In Contrada Camporeale Enrico Franza parla di riscoperta delle tradizioni ed
innovazione tecnologica: “Ripensare la città, partendo dalla vocazione del territorio”.

E’ stato un incontro nel quale sono stati affrontati molti temi del programma elettorale di Enrico
Franza, quello tenutosi ieri in contrada Camporeale dalla coalizione di centrosinistra.

Su tutti, quello relativo alle nuove possibilità di sviluppo della città di Ariano, che avrà di frontela necessità di riorganizzazione in vista della nascita della stazione Hirpinia. Che sposterà,inevitabilmente, l’asse di sviluppo dall’altro versante della città, rispetto a quello in cui si è
svolto l’incontro di ieri, e dove è attualmente collocata l’area PIP, della quale si è occupato
Giovanni La Vita, candidato al consiglio comunale, che ha evidenziato come “ci si aspettava
una attenzione in più sui lotti ancora disponibili nell’area di insediamento produttivo. Molte
richieste di acquisto sono bloccate: non c’è ad oggi un disegno di sviluppo organico dell’area
PIP, come di ogni altra zona di Ariano”. La Vita, ha ampiamente illustrato la questione di
Biogem, dal quale è “paradossalmente fuoriuscito il Comune di Ariano, che, dopo avere
investito propri fondi, non ha più partecipazione nell’Istituto”.
“Bisogna ripensare la città, riqualificando le zone a vocazione agricola” ha dichiarato Franza,
che propone di creare una filiera agroalimentare che proprio da Camporeale, una delle più
vaste zone agricole del Tricolle, possa far pensare, tra le tante cose, ad una “fornitura di
materie prime a chilometro zero con la certificazione di qualità per le mense scolastiche”.
Dalla periferia e dalle zone rurali, il discorso si è concentrato poi sul complesso Giorgione:
“qualcuno ha chiesto se l’impatto estetico fosse gradito agli arianesi?” si è domandato Franza,
parlando del Giorgione come di un “patrimonio ideale e sentimentale per chi ha vissuto Ariano
in passato”. La ricostruzione del Giorgione, come pensata dall’amministrazione uscente, è
solo una ricostruzione architettonica, che non ha tenuto conto delle istanze della popolazione,
né della possibile ricostituzione di un luogo di aggregazione sociale. Che sarebbe utile per il
rilancio di un centro storico ormai, come evidenziato anche da Giovanni La Vita, sempre più
tendente allo spopolamento. Contro cui si potrebbe combattere anche destinando gli immobili
inutilizzati e abbandonati, a spazi di coworking, una efficace modalità per l’incentivazione della
progettualità di giovani imprenditori. A tale proposito Franza ha annunciato, per il 21 maggio,
l’incontro con Antonio Prigiobbo, responsabile delle startup per il Sud e con l’amministratore
delegato di Sintesi Sud per affrontare un discorso in grado di scardinare lo stereotipo che
vuole Ariano solo come una città arroccata su tre colli, e per far comprendere che la città
stessa è aperta a nuove frontiere e nuovi lavori.
Il punto più prettamente politico, dell’intervento di Franza, riguarda la necessità di cambiare
pagina per “una nuova sfida che deve essere condotta con cognizione di causa e partendo
dall’affrontare le problematiche più immediate e comuni. Risolvendo le piccole cose si
risolvono i grandi problemi” ha concluso il candidato a sindaco del centrosinistra, che ha
invitato ancora una volta i cittadini alla coesione per la svolta decisiva per le sorti di Ariano.
Questa sera Enrico Franza sarà di nuovo in contrada Camporeale, per incontrare i giovani
della zona al Bar Pullastriello, mentre domani farà tappa in contrada San Nicola a Trignano.

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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