Attualità
Amministrative Ariano – Il profilo del candidato sindaco ideale
In vista delle prossime elezioni amministrative, abbiamo voluto tracciare un profilo del candidato sindaco ideale per la nostra città.Prima di tutto l’esperienza ci insegna che dagli accordi tra partiti non si riesce ad individuare un solo candidato e quindi come già venuto fuori dalle varie aree in corsa per l’elezione di candidato a sindaco i nomi dovrebbero essere piu’ di tre (attendiamo ancora il nome del candidato in quota lega). Le fughe in avanti servono per togliere terreno agli avversari, ed alcune, improbabili, sembrano destinate ad essere una elezione come candidato a capo condomino.Noi restiamo dell’idea che le scelte ponderate e che aggregano, alla fine risulteranno essere le migliori. Da un mini sondaggio fatto tra persone comuni, il risultato che viene fuori per il profilo del candidato sindaco ideale sembra indicare un personaggio che provenga dalla società civile e dal mondo del lavoro. Soltanto chi lavora, o chi ha lavorato veramente è a conoscenza dei problemi e delle difficoltà esistenti in una città, pertanto il candidato sindaco dovrebbe provenire dall’impresa privata, dal lavoro autonomo o dipendente o dalle libere professioni. Il candidato sindaco ideale dovrebbe elaborare insieme alla sua squadra, un programma chiaro, semplice, efficace, con delle scadenze, che metta in primo piano la crescita economica e sociale, e la sicurezza di un territorio, al fine di sottoporlo al controllo dei cittadini. Ogni punto del programma deve indicare gli strumenti e una scadenza ben precisa per la sua realizzazione, e se a metà mandato non si riuscisse a concretizzare almeno la metà di quello promesso si dovrebbero rassegnare le dimissioni. Forse una sorta di “spada di Damocle” potrebbe essere la motivazione giusta per portare a compimento il programma presentato alla città. Bisogna pur dire che per lavorare bene un sindaco deve essere sostenuto da validi assessori e anche da validi consiglieri comunali. Oggi chi si candida ad amministrare una cittadina come Ariano, deve avere la consapevolezza che sarà ancora più difficile farlo, alla luce della varie problematiche che affliggono la nostra nazione e che si ripercuotono anche a livello locale. Oggi non è più tempo di fare solo promesse e giocare sulla disperazione degli individui soltanto per accaparrarsi margini di consensi. Un buon sindaco deve incarnare i valori del territorio, deve sapere ascoltare e coinvolgere cittadini, attori sociali ed economici, al fine di poter dare delle risposte concrete ed efficaci e non dettate soltanto da scopi elettorali, con effetti che si esauriscono in breve tempo. Nella figura del sindaco i cittadini devono potersi riconoscere, devono pensare che sia la persona in grado di riassumere le dinamiche culturali, sociali e locali, deve saper gestire i rapporti con i diversi settori della società, quindi il primo cittadino deve essere capace, accorto, con una personalità forte e nel contempo umile e autorevole. Al futuro sindaco, si affida il difficile compito di far funzionare la macchina comunale, di stanare le lentezze, le tendenze a conservare le vecchie abitudini e di spezzare le viziose dinamiche degli apparati comunali. Questa è l’occasione giusta per portare tutti noi elettori ad una profonda riflessione ed avere la coscienza libera da ogni condizionamento ma sopratutto saper scegliere i nostri amministratori, avendo la consapevolezza che la responsabilità della crescita o meno di un territorio non è del tutto, e sempre, di chi amministra ma anche di chi quando si reca a votare sceglie con superficialità e interessi particolari.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
