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Amministrative Ariano – Continuano le manovre nei vari schieramenti, intanto Gambacorta presenta la sua candidatura-bis a sindaco.

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Mimmo Gambacorta, il sindaco uscente dell’ultima amministrazione arianese, un primato lo ha già ottenuto infatti sarà il primo tra i possibili candidati a sindaco del tricolle ad ufficializzare la sua “discesa in campo”, ed è previsto per domani 7 aprile presso l’Auditorium Comunale, un incontro con la cittadinanza per ufficializzare la sua candidatura bis e “raccontare il futuro” che lui e la sua squadra immaginano per Ariano. Gambacorta ha fatto una scelta netta, ovvero ha deciso di guidare un gruppo di liste civiche ed ha rifiutato l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia, perchè come ha dichiarato in alcune interviste, le sue liste sono di ispirazione popolare e moderata e si rifanno ai principi cardine dettati dal Partito Popolare Europeo che vede come massimo esponente il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e nulla hanno a che fare con l’ideologia sovranista dei due partiti di centro destra.  Gambacorta, dichiara anche di non rappresentare la vecchia politica e di amare in maniera incondizionata Ariano ed il suo territorio e in questi cinque anni, grazie al suo lavoro e a quello della sua squadra, ha riportato la città a ricoprire il ruolo che merita nella geografia politica campana. Fin qui i proclami del sindaco uscente e ricandidato, dall’altra parte invece si naviga a vista, infatti sia Lega e Fratelli d’Italia sia il centro sinistra sono ancora lontani dal raggiungere un possibile accordo su un candidato sindaco che possa portare le due compagini unite allo scontro con Gambacorta. Ricordiamo che la Lega e FdI avevano dichiarato in apertura di campagna elettorale di poter correre insieme a Forza Italia (partito del sindaco uscente) solo se ci fosse stata una netta rottura con la passata amministrazione altrimenti avrebbero provveduto a nominare un proprio candidato sindaco da portare in campagna elettorale. Al momento i due schieramenti sembrano intenzionati a proseguire su questa strada e nelle ultime ore circolano due nomi come possibili candidati  sindaco ovvero Generoso Cusano, già assessore del comune di Ariano e Paolo Graziano, stimato avvocato del tricolle. Nel centro sinistra invece sembra naufragata la candidatura del giovane Enrico Franza il quale aveva dato la sua disponibilità a PSI e LeU appoggiati anche dal consigliere uscente La Vita e da Antonio Ninfadoro. Discorso a parte per il M5S che nonostante le polemiche interne ha prodotto la sua lista con candidato a sindaco Mario Iuorio ed in attesa di certificazione da parte dei vertici del Movimento.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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