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Aleandro Longhi, Senatore della Repubblica:”Incarichi professionali e candidature sospette”

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Dal Senatore Aleandro Longhi, riceviamo e pubblichiamo:

Ho letto le determinazioni dirigenziali n. 927 del 31/12 /2018 del Comune di Ariano Irpino e la n.1215 del 02/07/2018 della Provincia di Avellino, è incredibile: il Comune aveva a disposizione ben 66.049,45 € per accatastare immobili costruiti molti anni fa e ne ha spesi solo 39.100 per accatastarne 10. Possibile non ve ne siano altri da accatastare? Perché si è rinunciato a utilizzare 26.149,45 € per accatastare altri immobili? Una spiegazione potrebbe essere: si è preferito utilizzare una cifra inferiore a 40.000 € per non essere vincolati a indire una gara pubblica, con cui ci sarebbe stato senz’altro un ribasso d’asta e quindi un risparmio? Perché non è stata fatta una gara? Leggendo i nomi dei 10 professionisti affidatari con assegnazioni dirette e quindi con un incarico discrezionale, balza agli occhi che ben tre di questi, salvo omonimie, sono stati candidati in liste che hanno appoggiato il ricandidato Sindaco uscente Domenico Gambacorta. C’è un geometra, che per accatastare la scuola dell’Orneta è compensato con 4.000 €; un architetto, compensato con 5.000 € per accatastare l’auditorium dell’edificio comunale di Via Marconi, mentre un ingegnere per 3.500 €, accatasterà la scuola di San Liberatore. Tutti e tre i professionisti sono stati candidati in liste di appoggio al candidato Sindaco Gambacorta: sarà solo uncaso? Con una determinazione dirigenziale della Provincia, invece, è stato dato, sempre con un’assegnazione diretta, a un ingegnere, un incarico professionale di direzione lavori, contabilità, etc., per una somma di 12.502,66 € oltre oneri e IVA, se dovuti per legge. Se non è un caso di omonimia, tale ingegnere, è anche Assessore al Comune di Ariano Irpino, nonché anch’egli candidato in una lista a sostegno del Sindaco uscente Domenico Gambacorta. Spero si tratti soltanto di alcuni casi di omonimia, altrimenti qualcuno potrebbe pensare a pratiche clientelari attuate utilizzando finanziamenti pubblici. Ambedue gli Enti assegnatari degli incarichi erano presieduti dal dr. Domenico Gambacorta: se non vi è stata omonimia, le procedure seguite sono davvero inquietanti e degne di una particolare attenzione. Qualcuno potrebbe persino pensare a candidature di scambio? In effetti i 4 candidati hanno dato un contributo non indifferente nel sostenere Gambacorta: i 4 candidati che avevano beneficiato di un incarico hanno portato a Gambacorta un totale di 935 preferenze. È lecito chiedersi: quelle candidature ci sarebbero state senza quegli incarichi, pagati con denaro pubblico?

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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