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Al via il progetto”Frantumi”, manutenzione artistica ad Ariano Irpino

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Al via il progetto frutto della collaborazione tra il Comune e i Ceramisti Arianesi. Giovedì 21 ottobre alle ore 12.00 in Piazza Duomo, la presentazione del progetto con lo scoprimento della prima opera artistica.
“Frantumi”ripropone la maiolica arianese nei suoi colori e iconografie tradizionali nella nuova versione di “street-art o arte di strada”, una particolare forma di espressione dell’arte moderna che regala esperienze artistiche e visionarie al grande pubblico attraverso dei veri e propri “quadri moderni” nelle zone più disparate della città.

La prima zona individuata è stata la suggestiva e accogliente Piazza Duomo che è stata appunto interessata, in questi giorni, dai primi interventi di “manutenzione artistica “, a cura dei nostri maestri ceramisti. Lo scoprimento dell’opera è previsto per giovedì 21 ottobre alle ore 12.00 in Piazza Duomo.

Ma entriamo nel vivo del progetto: la lavorazione della ceramica ha rappresentato per secoli, per la città di Ariano Irpino, la principale risorsa e ha costituito una delle manifestazioni più interessanti dell’artigianato artistico locale, tanto che nel 2004 vi è stato il riconoscimento D.O.C., cioè il marchio che tutela la produzione artistica e garantisce l’origine e l’autenticità del manufatto creato secondo modelli, forme e decori della tradizione. Ciò ha permesso al Comune di Ariano di entrare a far parte, il 30 Novembre del 2000, della prestigiosa Associazione Italiana Città della Ceramica (A.I.C.C), a cui aderiscono 34 comuni “di antica tradizione ceramica”, con l’intento di tutelare e valorizzare la ceramica artistica e artigianale italiana.

Tuttavia, tutt’oggi, la nostra antica arte ancora non riceve il riconoscimento dovuto e la sua presenza così radicata sul territorio non è così tangibile come dovrebbe. Ariano è “Città della

Ceramica” e, con orgoglio, ogni angolo, vicolo e monumento che incrociamo dovrebbe riportare la firma e la storia delle nostre tradizioni perché non solo diventino un segno identitario, ma perché possano anche essere da stimolo e attrattori naturali oltre confine. Ecco come nasce il progetto “Frantumi”: dal desiderio di valorizzare e allo stesso tempo esportare uno dei nostri tesori più preziosi con uno sguardo che deve necessariamente affacciarsi a nuove forme di espressione e di comunicazione senza, per questo, rinunciare a ciò che ci contraddistingue.

Difatti, proprio su proposta del Sindaco Enrico Franza, che si è lasciato ispirare dalle opere dell’artista francese Ememem, il quale adopera la tecnica del “Flacking”, dalla pratica giapponese del kintsugil’arte di riparare con l’oro, è nata l’idea di ricorrere alla cosiddetta “manutenzione artistica” delle buche stradali, ossia realizzare interventi artistici, consistenti nella riparazione di difetti dell’arredo urbano o di strade con l’inserimento di mattonelle e maioliche, con la conseguente creazione di un mosaico colorato.

I ceramisti  hanno condiviso fin da subito la proposta del Sindaco e hanno messo a disposizione la loro competenza per realizzare manufatti  in “frammenti” di maioliche decorate, smaltate o pennellate, ricavate da mattonelle di recupero collocate, per l’appunto, con la tecnica del “Flacking”, grazie alla quale potremo, finalmente, “tappezzare di ceramica” la nostra bella città, senza temere che le rigide temperature invernali possano rovinare gli interventi in essere.

L’iter percorso è stato il seguente: il 19 agosto 2021, viene sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Comune di Ariano Irpino, l’Associazione Ceramisti Arianesi, Luigi Russo e Massimo Russo, e come passo conseguente, è stato presentato “Frantumi“, un progetto della Città di Ariano Irpino e tutti i sottoscriventi il protocollo d’intesa, in collaborazione con l’associazione nazionale della Ceramica.

“La nostra idea”- spiega il Sindaco – “è quella, non solo, di attuare un’opera di recupero dei nostri preziosi materiali, ma collocarli in luoghi e zone della città, le più disparate, perché la nostra ceramica riacquisti la centralità che merita, così come accade in tantissime città che custodiscono, come noi, l’arte della ceramica. Ringrazio di vero cuore”- conclude il Sindaco -” i nostri maestri ceramisti arianesi, l’Ufficio Tecnico e l’associazione nazionale della Ceramica. “Frantumi” prende vita, ed è grazie alla collaborazione di tutti loro. Grazie.”

“Oggi frantumi della tradizionale maiolica ritornano a intrecciarsi con la storia della città, si combinano in un nuovo flusso di storie riversate tra i mattoni e le pietre per ricordarci da dove veniamo e chi siamo.”

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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