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Air Mobilità, dalla Regione in arrivo 17 autobus ibridi e anti contagio

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Dalla Regione Campania in arrivo altri 17 autobus per Air Mobilità. Si tratta di vetture, acquistate in parte con la formula dell’usufrutto oneroso. E in parte con contributo regionale, che saranno messe su strada nei prossimi giorni. Dieci Crossway Iveco da 10 metri (che vanno ad aggiungersi ad un altro mezzo consegnato alla fine di ottobre) saranno destinati ai percorsi extraurbani, mentre gli altri 7 (5 Mercedes e 2 Iveco) verranno usati nel circuito urbano.

I nuovi autobus, con alimentazione a gasolio, rispettano lo standard Euro 6 delle direttive UE anti inquinamento. Inoltre in linea con le norme sanitarie imposte dall’emergenza sanitaria dovuta dal Covid-19, sono già dotati di barriere anti-contagio a protezione degli autisti. Cinque di questi realizzati presso lo stabilimento dell’Industria Italiana Autobus di Flumeri. Ma la novità è che a breve nel circuito urbano si vedranno circolare anche i primi autobus ibridi di Air Mobilità. Si tratta di due Urbanway Hybrid, che soddisfano le esigenze della mobilità sostenibile. Con l’arrivo di questi 18 nuovi bus, il parco vetture dell’azienda si amplia ulteriormente grazie al piano regionale di rinnovo dei mezzi pubblici su gomma. Nel corso dell’ultimo anno sono 44 i nuovi autobus consegnati ad Air Mobilità, di cui 29 utilizzati nel circuito extraurbano e 15 in quello urbano.

«Nonostante le difficoltà per la contrazione di utenti, Air Mobilità continua ad investire nel piano di ammodernamento del parco autobus. Grazie anche al sostegno della Regione Campania. Questo significa migliorare la qualità dei servizi e la sicurezza del trasporto pubblico. Tra i 18 nuovi bus in arrivo, cinque realizzati alla IIA di Flumeri. Un’azienda che rappresenta un’eccellenza di questo territorio. A breve, poi, saranno immessi nel circuito urbano i primi due bus ibridi. Si tratta di mezzi a basso impatto ambientale che consentono alla nostra azienda di dare anche un piccolo contributo sul piano della sostenibilità», ha dichiarato l’Amministratore unico di AIR Mobilità.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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