Attualità
AIFF – L’amore secondo Federico Moccia
La seconda giornata dell’Ariano International Film Festival ha dato un caloroso benvenuto a Federico Moccia, noto per i suoi numerosi romanzi, da Tre metri sopra il cielo a Scusa ma ti chiamo amore, passando per Tre volte te. In occasione dell’incontro con il pubblico, ha presentato due dei suoi lavori, L’uomo che non voleva amare e Semplicemente amami.
Parlando di Ariano Irpino, ha spiegato che la bellezza del suo lavoro consiste nel girare l’Italia a promuovere i libri, per cui si è sentito grato di essere stato coinvolto dalla manifestazione, giunta alla sua nona edizione. “I festival sono un ottimo scambio”, soprattutto per chi, come lui, ama conoscere le verità dietro le storie di vita, di famiglia. Temi a lui molto cari e spesso affrontati nei suoi romanzi. Senza risparmiarsi e svelando tanti simpatici aneddoti dietro le sue esperienze passate, l’autore ha parlato di Raffaella Carrà e del folle amore che provava per lei da bambino, di come si è avvicinato alla scrittura “perché le ragazze leggevano e allora dovevi farlo anche tu per piacere a loro”, dell’importanza di andare sino in fondo, non lasciandosi condizionare da ciò che pensano gli altri e superando la fatica, il dolore, la paura di non farcela. “Nulla che valga è facile “. La citazione gli serve per chiarire il concetto per cui “il momento della fatica rende sempre migliore il risultato”.
Federico Moccia è un personaggio interessante. E non solo per la mole di lavori che ha portato sul mercato (italiano e internazionale), ma anche per la sua genuinità, per la voglia che sprizza da tutti i pori di condividere, di emozionare. Perché infine sono le emozioni a ispirare la sua mano, la sua mente, il suo genio. Tre metri sopra il cielo è diventato un vero e proprio fenomeno, ma ci sono voluti circa 15 anni affinché accadesse. Nel frattempo ha pensato che forse quello sarebbe stato il suo primo e unico romanzo, ma quando è arrivato il messaggio in segreteria di Riccardo Tozzi tutto è cambiato. Non lui. Umile, simpatico, comprensivo anche con chi lo insulta sui Social, lo scrittore romano conquista la sua platea con una facilità davvero sorprendente. Probabilmente perché sa benissimo, e non lo dimentica mai, che “il successo lo si deve alle persone, appartiene alla gente”.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
