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AIFF 2019: I vincitori della Settima edizione dell’Ariano International Film Festival

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Straordinario successo riscosso per la VIII EDIZIONE dell’Ariano International Film Festival, all’insegna dell’arte e della cultura cinematografica, con un bilancio più che positivo per gli organizzatori del festival.

Anche quest’anno la manifestazione si è confermata particolarmente vivace e aperta a contaminazioni e a partnership, in particolare con realtà affini come Aqua Film Festival e Vertical Movie Festival, senza dimenticare quelle storiche con FAI, WWF e WEEC con cui sono stati organizzati laboratori a tema ambientale. Molte, come ogni edizione, le presenze internazionali, tra cui la giornata di lunedì 29 luglio dedicata all’Austria. Non sono mancati workshop, seminari, convegni tra cui quello con l’Università del Sannio, retrospettive, come quella su Bernardo Bertolucci e proiezioni fuori concorso tra cui Gatta Cenerentola, vincitrice di 2 David di Donatello alla presenza del regista Marino Guarnieri.

Quasi mille opere pervenute da tutto il mondo, sei sezioni in concorso, due concorsi interni, uno di fotografia e l’altro di cosplay, e ben 70 opere in finale.

Il cuore dell’Ariano Film Festival rimane il concorso diviso in due sezioni: AIFF World e AIFF Green (entrambi internazionali).

Il primo è composto da 5 sezioni a tematica libera (lunghi, corti, animazioni, documentari e corti scuola), mentre il secondo prevede una singola sezione a tematica ambientale (con focus sui documentari).

I VINCITORI DELLE VARIE SEZIONI PER L’EDIZIONE 2019:

Il ladro di fiori d’oro” di Davide Como per la sezione Corti Scuola;

Il piccolo Alieno” di Fabrizio Sorichetti per la sezione AIFF GREEN;

INANIMATE” di Lucia Bulgarini, per la sezione Animazione;

Be Kind”diSabrina Paravicini, per la sezione Documentari;

MAMA” di Eduardo Vieitez, per la sezione Cortometraggi;

ZerschlagMeinHerz” di Alexandra Makarova per la sezione Lungometraggi;

Essere Diversi” di Francesco Musto, Premio Giuria Popolare;

La notte prima” di Annamaria Liguori, Premio Studenti;

L’amore a domicilio” di Emiliano Corapi,Premio Stampa;

Premio alla Carriera conferito a Nino Celeste e Roberto Girometti;

Premio all’interpretazione conferito a Fortunato Cerlino.

La programmazione è stata variegata ed eterogenea: sette giorni di seminari, workshop, mostre fotografiche, proiezioni di film, cortometraggi, retrospettive ecc.. , durante i quali si è registrata una grande partecipazione di pubblico e un grande interesse da parte del mondo della stampa e del cinema.

Tanti gli ospiti e gli artisti di questa settima sfavillante edizione .La serata condotta in un perfetto equilibrio tra simpatia e bellezza ha visto alternarsi sul palco Franco Oppini, Ada Alberti, Emanuela Tittocchia, Chiara Esposito e Michela Incardona. Ospiti di un graditissimo talk show, dopo la consueta sfilata sul redcarpet sono stati gli attori Fortunato Cerlino, Fabio Fulco, Danilo Brugia, Andrea Roncato, Massimo Bonetti, Pino Ammendola, Emanuela Rei, Maurizio Ferrini.

Eccezionale presenza internazionale quella di Emily Shah exmiss New Jersey, bellissima attrice e produttrice hollywodianadalla carriera in ascesa che ha presentato in anteprima per l’ITALIA il suo film JUNLE CRY. La grazia, la classe e il fascino di Emily hanno a mmaliato il pubblico presente.Emily Shah rappresenta un legame ideale con il cinema mondiale, perché frutto di un rapporto ormai consolidato dell’ARIANO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL con la produzione BHP Hollywood Bollywood fondata da PRASHANT SHAH.

La serata è stata la conclusione perfetta di una edizione all’insegna dell’internazionalità edel cinema di qualità.

L’obiettivo dell’Ariano International Film Festival è orientato sempre di più ad esplorare nello specifico un concetto completo di arte e cultura. Un’occasione dove tante forme della settiama arte si fondono ed intersecano.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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