Attualità
Ad Avellino vaccinarsi diventa un’impresa: racconto breve di un lungo calvario
Errico Bonito, già sindaco di Montefusco (AV), ha inviato una lettera al Capo Gabinetto del Presidente della Regione Campania per denunciare la situazione da incubo a cui ha assistito personalmente. In qualità di accompagnatore di un parente prossimo chiamato per la vaccinazione contro il Covid, Errico Bonito è stato testimone oculare di una giornata da incubo svoltasi tra Avellino e Montoro e ce l’ha raccontata: “Stamane (22 aprile 2021), prima delle 9, presso il Campo Coni di Avellino allestito come centro vaccinale, si è presentato un gruppo di circa una ventina di persone, contattate dalla Asl tramite messaggio soltanto ieri sera alle 21. Tra queste, oltre ad alcuni operatori sanitari, c’erano anche persone fragili.Invitate ad entrare con chiamate in base all’elenco, dopo circa mezz’ora, con un avviso attraverso megafono, è stato chiesto loro spostarsi nella vicina Montoro, senza spiegarneil motivo. Alcune erano senza mezzo proprio e così si sono organizzate alla meglio con chi era venuto in macchina, per percorrere i circa 15 chilometri che distanziano Avellino da Montoro. Raggiunta l’angusta sede di Montoro destinata alla vaccinazione, appena arrivate hanno ricevuto un contrordine: qui non siete in elenco, abbiamo soltanto 108 vaccini inviatici dalla Asl in base all’elenco e per voi non ci sono i vaccini, dovete ritornare ad Avellino!
Sbigottiti, gli sfortunati pazienti rassegnati al calvario, si stavano riorganizzando per tornare ad Avellino, qualcuno era persino già ripartito, quando ecco di nuovo il contrordine: i vaccini ci sono, tornate indietro! Increduli e decisi ad andare fino in fondo per tentare di riuscire ad ottenere l’agognato vaccino, hanno pazientemente atteso davanti a quella sede senza spazi e sedie, in piedi sotto la pioggia e senza poter osservare un adeguato distanziamento, finché finalmente non hanno ottenuto la loro dose di vaccino. E questa odissea è terminata solointorno alle 16, dopo un’attesa lunga un’intera giornata:possibile non si riesca a organizzare un servizio di vaccinazione efficiente? Possibile non si riescano a scaglionare le persone dando loro appuntamenti più precisi ed evitando così attese estenuanti? Perché non si pubblicano gli elenchi di coloro che devono essere vaccinati? Come si giustificano i dirigenti della Asl di Avellino?
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
