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A VinItaly si beve Irpino. Successo delle aziende al concorso 5StarWines

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  • WI-FI, WINES FROM IRPINIA, A VINITALY SI BEVE IRPINO
  • GRANDE SUCCESSO PER LE 53 AZIENDE CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA DEL GAL IPRPINIA NELL’AMBITO DELLA PARTNERSHIP CON VINITALY INTERNATIONAL
    CON IL CONCORSO “5STARSWINES”

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 Domani, lunedì 8 aprile, a partire dalle ore 12.00, si terrà la Masterclass dedicata all’Irpinia con Attilio Scienza, direttore scientifico di Vinitaly International, e Henry Davar, docente VIA, dedicata ad oltre 60 opinion leader dell’Academy. Nel corso della Masterclass si terrà una degustazione cieca delle tre denominazioni irpine con l’obiettivo di radicare, promuovere e sostenere il brand irpino tra addetti ai lavori di primissimo livello. La masterclass allo stato è già sold out, posti esauriti a conferma dell’interesse che il nostro patrimonio vitivinicolo riscuote in giro nel mondo.

I primi risultati del progetto iniziano già a vedersi. Sono 36 le aziende irpine ad aver ottenuto punteggi superiori a 90 nell’ambito dell concorso 5StarsWines e che per questo entreranno nella guida tra le più autorevoli e diffuse al mondo. La partecipazione al concorso rientrava tra le opportunità date alle aziende vitivinicole irpine che hanno risposto alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Gal Irpinia nelle settimane scorse. Per la prima volta un numero così consistente di aziende della provincia di Avellino ottiene un riconoscimento così prestigioso.

«Quello che presentiamo in questi giorni a Verona – commenta Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia – è molto probabilmente uno tra i programmi di promozione territoriale più efficaci tra i tanti che negli ultimi anni sono stati messi in campo perché nasce da un’esigenza avvertita dal tessuto produttivo locale, quella di rendere sempre più internazionale la nostra prospettiva, nella consapevolezza che è sulle piazze americane o su quelle orientali che si definiscono le fortune di un’azienda, di un vino, di una denominazione. Come Gruppo di Azione Locale, in perfetta coerenza con quella che è la nostra mission e la nostra strategia, abbiamo colto al volo questa opportunità, grazie al sostegno arrivato dalla Regione Campania e alla presenza fattiva del presidente della Commissione Agricoltura, Maurizio Petracca. La nostra progettualità è stata apprezzata, valutata positivamente e quindi finanziata. Partiamo, perciò, da Verona con la collaborazione con l’Academy, ma il progetto si compone di altri tasselli ed altre tappe che si succederanno nei mesi a venire».

Vinitaly International Academy è la struttura formativa di Vinitaly che si occupa di formare esperti di vino, stranieri, sul vino italiano. Gli studenti dell’Academy sono Master of Wine, Master of Somm, wine educator, giornalisti, opinion leader, buyer, head sommelier, importatori, distributori, agenti etc; professionisti che per esigenze lavorative decidono di seguire un corso di approfondimento sulla nostra produzione.

In qualità di Supporter della “Vinitaly International Academy” il Gal Irpinia potrà presentare, al termine dei corsi, il territorio irpino e le sue denominazioni in occasione dei Tasting Lab dedicati agli studenti dell’Academy. Ad oggi sono già in programma i seguenti corsi per il 2019: dopo Verona, tappe negli USA (New York a giugno), Hong Kong (a novembre) e sono in cantiere altri Paesi.

Grazie alla partnership tra Gal Irpinia e Vinitaly International Academy, inoltre, le aziende hanno potuto partecipare al prestigioso concorso 5StarWines 2019”, in cui un panel d’eccezione sta assaggiando e giudicando proprio in questi giorni i vini proposti al tasting. La giuria è composta da 80 tra Master of Wine, Master Sommelier, diplomati WSET, Italian Wine Experts e Wine Ambassadors della “Vinitaly International Academy”, enologi e giornalisti, i veri opinion leader del settore che assegneranno i punteggi, di fatto decretando il successo di etichette e tipologie di vino. I vini che otterranno 90 punti o più verranno inseriti nella guida “5StarWines 2019– the Book”, distribuita ai buyer internazionali di Vinitaly e ai produttori dei vini selezionati

Sono queste le aziende vitvinicole irpine che hanno aderito all’iniziativa del Gal Irpinia: Antico Castello, Bambinuto, Barbot Stefania, Boccella Rosa, Caggiano Antonio, Cantine Catena, Cantine dell’Angelo, Case d’Alto, Cennerazzo, Colli di Castelfranci, Colli di Lapio, Contrade di Taurasi, D’Antiche Terre, De Beaumont, De Santis, Di Marzo, Di Meo, Di Prisco, Donnachiara, Ferrara Benito, Feudi di San Gregorio, Fiorentino, Fonzone, Fratelli Addimanda, Fratelli Follo, Fratelli Urciuolo, I Capitani, I Favati, Il Cancelliere, La Molara, Macchie Santa Maria, Marsella, Mier, Molettieri, Nardone Nardone, Nativ, Petilia, Picariello Ciro, Rocca del Principe, Selva Solina, Sertura, Spiniello Sergio, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta De Lisio, Tenuta del Meriggio, Tenuta Scuotto, Terre D’Aione, Terre Di Valter, Vigna Dei Lupi, Vigna Maurisi, Vigne Irpine, Villa Diamante, Villa Raiano.

 

 

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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