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Vincere la paura del virus e ritrovare il benessere si può: servono coraggio e azione!

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Obiettivo di un essere umano dovrebbe essere la realizzazione di una felicità definitiva, inseribile nella via verticale della conoscenza. Ciò che dovremmo tenere distante è invece la depressione, seppur temporanea, inserita nella via orizzontale, quella dell’aspettativa.

Fra queste le due vie, vi è quella obliqua, la più facile da realizzare, quella del benessere, che aiuta il raggiungimento della felicità. Ciò è confermato anche da una curiosità che ha mi spinto a chiedere il significato di una marca sportiva orientale, l’ASICS. Con piacevole sorpresa ho scoperto che è l’acronimo di: “Anima Sana In Corpore Sano”, la cui variante occidentale è: “Mente sana in corpo sano”. Questo segnale ha rafforzato in me, la conferma delle due visioni che inizialmente vi avevo indicato: quella più spirituale dell’oriente e quella più materiale dell’occidente, ma entrambe inscindibili. Spesso ci chiediamo cosa sia il benessere. La risposta non è semplice, ma la sintesi generica può essere, come conferma la OMS (Organizzazione mondiale sanità): la

condizione in cui riusciamo ad adattarci in modo costruttivo alle condizioni esterne e ai conflitti interni, e io aggiungerei al proprio “grado di obliqualità” di ciascuno.

Essere “in forma” psicologicamente, vuol dire avere la capacità di attivare le risorse individuali, sia fisiche che mentali e psichiche, con le quali possiamo affrontare efficacemente le situazioni stressanti, le difficoltà personali, i problemi affettivo-emotivi, i disagi relazionali e tutte quelle difficoltà, che inevitabilmente accompagnano la vita quotidiana. Il benessere è certamente uno stato profondo della coscienza e superficiale, del fisico. Non vi è assolutamente l’uno senza l’altro,

perché è un dialogo che si attiva tra mente e corpo. È una dimensione che si raggiunge gradualmente e il cui equilibrio, è sostanzialmente dinamico: va ricercato continuamente. Il benessere è dato dalla capacità di gestire e controllare lo stress, senza cadere in delusione, ansia e depressione.

Attualmente con il virus e l’aiuto dei mass media, la paura è stato un ottimo cibo per allontanare il nostro ambito benessere. Solo il coraggio e l’azione, potranno far sparire oltre al virus la temutissima e più virale delle malattie:la paura!

L’azione e il coraggio significano far convivere pacificamente il profondo “Sé” dell’anima con il superficiale “Io” della mente, nel giusto equilibrio. La medicina occidentale si occupa spesso solamente del corpo. Invece nella medicina orientale la cura del corpo va sempre di pari passo con quella degli altri due elementi, la mente e la coscienza. Anche la malattia più banale va curata partendo dalla conoscenza totale dell’individuo. Per essere in buona salute bisogna essere curiosi, intelligenti, logici e aperti e rispettare i vari tipi di conoscenze del mondo, facendo confronti anche con lontane e antiche culture. “Si è quel che si mangia”, che la sintesi riconosciuta sia in oriente

che in occidente, il cibo insano è pertanto la causa di quasi tutte le malattie.

Oggigiorno, sempre più persone s’interessano alla cucina vegetariana, a metodi di cura naturali e alla medicina preventiva. Sempre maggiore è la consapevolezza che per un benessere salutare,

bisogna vivere nel modo più naturale possibile, evitando tutto ciò che può alterare l’equilibrio fisiologico dell’organismo. L’alimentazione vegetariana, non violenta e pacifica, è degna di

essere presa in considerazione come soluzione alternativa alla crisi alimentare di carni e pesci contaminati da sostanze chimiche e malattie insidiose che affliggono il mondo.

Il cuore della cucina vedica sono le spezie, le erbe e i condimenti. Le spezie possono essere radici, cortecce o semi, interi o macinati. Le erbe sono foglie o fiori, freschi o essiccati. Tra i condimenti ricordiamo il sale, l’olio, il succo di limone, l’acqua di rose. Il cibo, aspetto primario della sopravvivenza, diventa dunque fondamentale per lo sviluppo della psiche, della mentalità, dei desideri, e dei sentimenti di ognuno verso il benessere totale. Non c’è da stupirsi se vi sono persone che sono attratte a cibarsi di qualsiasi cosa, anche la più disgustosa e inadatta, come vermi, larve, cibo putrefatto, cibo dannoso che porta solo malattie e depressione e stimola la violenza e l’aggressività. Altre persone al contrario, sono attratte da un cibo profumato, nettareo, fresco, nutriente, che dà soddisfazione e pace interiore e mentale; un cibo che non ha arrecato violenza a nessun essere e che stimola la mente a percorsi elevati e spirituali. Ogni alimento non è solo costituito di materia, vitamine, proteine, ecc., ma è intriso anche di vibrazioni e impressioni che alla fine influenzano le persone che se ne cibano. Quindi anche nel cibo bisogna saper selezionare quello che ci può dare il miglior risultato in termini di salute fisica, benessere mentale e spirituale. Ogni particolare, dalla coltivazione alla vendita, ne influenza la qualità.

Secondo l’antica conoscenza vedica, il benessere può raggiungersi anche con la filosofia Ayurvedica. L’Ayurveda raccomanda un approccio globale, per un benessere completo che include psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni. L’Ayurveda si occupa di tutti gli aspetti del benessere: fisico, psichico e spirituale e si interessa di ciò che è normale, tanto quanto di ciò che è anormale o patologico. In Ayurveda è descritto l’utilizzo delle gemme e altri cristalli, la Cristalloterapia, per il benessere ed il vigore, per la creatività e per ringiovanimento di solito abbinati anche a cristalli.

Secondo la teoria vedica, nel corpo umano esistono migliaia di punti definibili in senso concreto o anatomico, chiamati chakra (ruota, disco, canale in sanscrito) che sono dei canali energetici dei

corpi sottili e dell’aura. Ve ne sono sette principali, e 144 secondari o minori. In India e in Tibet veggenti e guaritori, hanno raggiunto la loro conoscenza attraverso la meditazione, che incide insieme all’alimentazione in modo determinante, nel nostro benessere obliquo.

In breve i sette principali chakra nel nostro corpo.

Primo Chakra: Muladhara, della Base, Centro della Radice o Centro del

Coccige; situato alla base della spina, forma il nostro fondamento. Rappresenta la terra come elemento e quindi è collegato con i nostri istinti di sopravvivenza ed al nostro senso di realtà.

Secondo Chakra: Svadhistana, Sacrale o Centro della Croce; situato nell’addome, un po’ in basso dietro gli organi sessuali, è collegato con l’acqua come elemento, alle emozioni ed alla sessualità.

Terzo Chakra: Manipura, del Plesso Solare, dell’Ombelico, della Milza, dello Stomaco e del Fegato Regola la nostra alimentazione, la volontà ed autonomia personali, così come il nostro metabolismo. Quarto Chakra: Anahata, Centro del Cuore; è quello centrale del sistema, collegato con l’amore ed è l’integratore degli opposti nella psiche: un quarto chakra sano ci permette di amare profondamente, di sperimentare la pietà e un senso profondo di pace.

Quinto Chakra: Vishuddha, del Collo, della Gola o Centro di Comunicazione. Suono, identità creativa, orientata verso l’auto-espressione. Sesto Chakra: Ajna, Terzo Occhio, centro del Comando, delle Sopracciglia, della Conoscenza, della Saggezza Interiore. Apre le porte alle

nostre facoltà psichiche e alla “comprensione”. Visualizzazione, vista psichica.

Settimo Chakra: Sahasrara, della Corona, Centro del Vortice, Loto dai 1.000 petali. Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura. Pensiero, identità universale, orientata verso autocoscienza. Conoscendo meglio come siamo costituiti, possiamo migliorare il nostro stato psicosomatico del benessere. La cultura vedica ci informa che il benessere di mente, anima

e corpo, è molto aiutato dalle vibrazioni della musica, sia per canti mantrici, per meditazioni yoga o musiche trascendentali.

Uno dei suoni (mantra) più importanti conosciuti è senz’altro l’OM (AUM), che potremmo definire un aspetto quasi di natura divina, totalmente impersonale, come il nostro occidentale AMEN.

Da alcuni anni, la scienza moderna e la medicina stanno riscoprendo le proprietà curative della musica, e la musicoterapia, l’uso della musica finalizzato al trattamento delle persone con bisogni specifici per la salute fisica e mentale. In base ai risultati di studi occidentali, alcuni tipi di musica sono in grado di ripristinare le funzioni del fegato, e migliorare la concentrazione. Un esperimento scientifico condotto tempo fa, nel quale alcune piante venivano poste accanto a delle casse acustiche che diffondevano tre musiche di differenti vibrazioni. Quando

veniva trasmessa musica Rock una musica per la via orizzontale

della mente, le piante crescevano nella direzione opposta alle casse; quando invece veniva diffusa musica tipicamente occidentale (musica leggera) per la via obliqua della coscienza, le piante non

variavano la loro crescita. Ma quando c’era musica classica occidentale o indiana per la via verticale dell’anima, le piante crescevano addirittura attorno alle casse. Una prova che non lascia dubbi su quale possa essere la musica realmente benefica del nostro benessere che sia mentale, di coscienza o di anima. Concludo con il benessere della Riflessologia plantare, che è

un’antica Arte indiana vedica che utilizza la corrispondenza tra punti del piede (detti riflessi) e i vari organi del corpo. Mediante la digitopressione di determinati punti del piede, viene stimolato nel

corpo un percorso di autoguarigione a tutti i livelli per il nostro benessere. Vi è un testo nei Veda, antichissimi testi sacri, che dice: “non sarà colto da alcuna malattia chiunque massaggerà i suoi piedi prima di andare a dormire’’: che fare per scoprire se è vero?

Veda lei” curioso e intelligente lettore.

Vi auguro, come più bel periodo di benessere della vostra vita, quello che deve ancora arrivare.

Buon adesso a tutti.

Tratto dal testo vedico: La via obliqua della conoscenza, di Maurizio Pompeo.

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“A Passo Sicuro” e “Due Ruote Sicure”, i due progetti dell’Aci Avellino nelle scuol

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La cultura della sicurezza stradale per i pedoni e i ciclisti. 

Il presidente Lombardi: “L’educazione e la sicurezza stradale è un dovere civico”

Grande interesse ha riscontrato il ciclo di incontri sulla educazione e sicurezza stradale organizzati dall’Automobile Club Avellino in collaborazione con ACI che si sono tenuti nei tre plessi dell’Istituto Comprensivo Statale Criscuoli (scuola primaria) di Sant’Angelo dei Lombardi. I corsi concordati con il Dirigente dell’Istituto, Prof. Nicola Trunfio, si sono svolti nel plesso di Sant’Angelo dei Lombardi con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A e B, nel plesso di Torella dei Lombardi con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A e nel plesso di Guardia dei Lombardi (unitamente agli alunni del plesso di Morra de Sanctis classi 3°, 4° e 5° sez. A) con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A, per un totale di oltre 170 Alunni, 15 Docenti e 16 Classi che hanno preso parte agli incontri dedicati ai format educativi ACI “A Passo Sicuroche nasce con l’intento di creare uno strumento per la trasmissione della cultura della sicurezza stradale, focalizzando l’attenzione sui pedoni e sugli attraversamenti pedonali in quanto, sebbene negli ultimi anni il numero di incidenti stradali sulle strade urbane sia diminuito, è tuttavia aumentato quello degli incidenti nei quali sono coinvolti i pedoni su o in prossimità di un attraversamento pedonale e “Due Ruote Sicureriguardante l’uso corretto della bicicletta con l’obiettivo di trasmettere, attraverso una preliminare conoscenza tecnica del mezzo, le norme di comportamento da utilizzare sulla strada per la propria sicurezza e per quella degli altri utenti. A quanto già fatto, seguiranno altre iniziative per assicurare alle Istituzioni scolastiche il dovuto apporto e know how di conoscenza ed esperienza maturata da ACI nel settore della educazione e sicurezza stradale.

Il Presidente dell’Automobile Club Avellino, Stefano Lombardi dichiara: “Confermiamo che tra i nostri principali obiettivi anche per quest’anno vi è l’impegno costante e continuo per diffondere la cultura della educazione e sicurezza stradale e per sensibilizzare gli utenti della strada che il suo corretto uso, anche da parte dei pedoni e senza limiti di età, è un dovere civico. Una cultura della sicurezza stradale da parte delle nuove generazioni è un investimento per il presente e per il futuro che chiede ai giovani di essere alfieri e portatori dei valori anche nei confronti dei propri amici al fine di assicurare la creazione di una società sempre più civile e sicura. Questo è il motivo per il quale ci batteremo affinchè diventi obbligatorio l’insegnamento nelle scuole, in particolare nelle classi 4° e 5° superiori, della materia “Educazione Stradale” con contestuale previsione di una specifica formazione professionale dei docenti che dovranno occuparsi dell’insegnamento.”

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Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

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Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

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Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

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