Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Il Sud alla ribalta a “Una voce per Sanremo 2016”

Pubblicato

-

Una esperienza indimenticabile per i cantanti dell’Irpinia Art Music Academy e per i cantanti selezionati dalla vocal coach e talent scout Angela Ruggiero, ormai affermata cantante e docente della nostra terra.

“Una voce per Sanremo” , vetrina Nazionale di Fabio Ciacci che vede concorrere da tutta italia centinaia di cantanti, anche quest’anno si è tenuta all’Ariston di Sanremo. 101 per l’esattezza i cantanti provenienti da tutta italia e tra questi 11 selezionati dal M° Ruggiero.

La versione delicata di Almeno tu nell’Universo cantata da Alessia Pia Tizzani, con arrangiamenti alla chitarra di Nicola Natella; la piccola mascotte di 12 anni, Pasquale Napolitano , che ha commosso con l’Essenziale di Mengoni, la toccante interpretazione di Destinazione Paradiso eseguita da Annalisa Assunta Peluso, le graffianti voci di Alessia Mazzariello e Emanuela De Nigris che hanno eseguito rispettivamente “L’amore si odia “ e “ Vertigini” , la giovanissima Simona Fusco in una libera e fresca interpretazione de “Nel blu dipinto di blu”, la dolcissima voce e interpretazione di “Io che amo solo te “ di Adriana Mazzariello, la potente voce di Giovanna Cappiello in Grande Amore, il sorprendente Antonio Sorice in una unica interpretazione di “Chiamami ancora amore” , capolavoro di Vecchioni, poi la giovanissima ma grintosa Maria Maccarone direttamente dal talent I have a Dream andato in onda per tutta l’estate su Italia Mia (una idea e una Produzione di Giuseppe  e Vincenzo  Ricci, Gennaro Sannino e Angela Ruggiero) ,  che ha avuto “una voce per Sanremo come Partner” dando anche la possibilità ad Alessia Mazzariello di accedere gratuitamente alle finali di Una voce per Sanremo. Ultima sorpresa, asso nella manica, è stata Gianluca Maltempo che con la sua semplicità e capacità comunicativa, senza filtri, ha conquistato autore e produttore di rilievo che erano presenti in Giuria. Per lui infatti la ricerca di un inedito per le selezioni di Sanremo Giovani 2018 classificandosi secondo. In finale e tra le prime posizioni anche Alessia Mazzariello, Emanuela De Nigris e Simona Fusco. Grande esibizione anche per Antonio Capozzi, cantante dell’Irpinia Art Music Academy e vincitore con il suo inedito del Talent I Have a Dream che gli ha dato la possibilità di rientrale nelle finali nazionali del Cantagiro. Insomma, il Sud conquista l’Ariston e presto grandi progetti per i ragazzi seguiti dal Direttore artistico e vocal coach Angela Ruggiero.

In cantiere l’album delle “Voices and Souls”: le voci meravigliose di Alessia Pia Tizzani, Emanuela De Nigris, Federica Piscopo  e  Alessia Mazzariello e l’album pop lirico di Antonio Capozzi, oltre alla compilation dei finalisti a Una voce Per Sanremo targati Ruggiero.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto.  A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne

Pubblicato

-

Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”

È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.

A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.

Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.

Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.

La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.

“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.

Continua a leggere

Attualità

Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

Pubblicato

-

I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

Continua a leggere

Attualità

Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

Pubblicato

-

nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti