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Il Commissario D’Agostino saluta la città di Ariano

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Il Commissario Straordinario del comune di Ariano, ha effettuato il passaggio di consegne con il neo eletto sindaco Enrico Franza, attraverso una nota di commiato, fatta recapitare al primo cittadino del tricolle. Di seguito la nota integrale della dottoressa Silvana D’Agostino:

Pregiatissimi Sindaco, vice Sindaco, assessori, consiglieri neoeletti avevo programmato di fare il saluto di commiato in occasione dell’insediamento del primo consiglio comunale in cui è rappresentata tutta la comunità di Ariano. Purtroppo il riacutizzarsi dell’epidemia da covid 19 e le conseguenti restrizioni non me lo hanno consentito pertanto ho deciso in maniera sofferta di congedarmi a distanza.

I sentimenti con i quali mi congedo sono diversi dalle altre esperienze commissariali perchè diversa è stata l’esperienza che ho vissuto ad Ariano, sopratutto all’indomani dell’istituzione della zona rossa che ha seguito di pochi giorni il mio insediamento. Sono stati giorni difficili, complessi, in cui ho sentito fortemente il peso della responsabilità di una comunità spaventata, disorientata e, come sempre accade, sono proprio i momenti difficili che sprigionano il senso di comunità, di appartenenza. Pertanto consentitemi di sentirmi di far parte di voi, aggiungetemi idealmente alla vostra comunità, alla vostra parrocchia guidata da un pastore, il Vescovo Melillo, che non mi stancherò mai di ringraziare. Ho avuto la fortuna, grazie al Prefetto Paola Spena che mi ha nominata, di poter costruire un solido ponte tra il Comune e la Chiesa, perché ambedue sono al servizio dell’uomo e devono svolgere questo servizio a vantaggio di tutti e tale servizio è tanto più efficace quanto meglio si coltiva una sana collaborazione tra di loro.

In questi lunghi mesi di protrarsi della sospensione democratica ho cercato di adoperarmi perché questa parentesi commissariale fosse un passaggio il meno possibile traumatico e penalizzante, nonchè un’occasione di riconciliazione e reciproco riconoscimento tra le parti politiche. Quando è stato necessario compiere scelte e prendere decisioni in grado di produrre un impatto vincolante anche per le amministrazioni future l’ho fatto con trasparenza, imparzialità e nell’interesse esclusivo dei cittadini di Ariano. Mi sono interfacciata con le più ampie istanze associative, rappresentative e istruttive della città che non mi hanno fatto mai sentire sola e per quasi un anno mi hanno accolta con rispetto, stima e affetto. Ariano è stata straordinariamente unica nel doloroso momento dell’inizio della pandemia, allorquando eravamo impreparati e ignoranti di fronte a questo mostro invisibile che ha portato via tante persone care e che desidero ricordare con rispetto.

Grazie per il grande senso di responsabilità che avete dimostrato in tutte le occasioni nel rispondere ai numerosi appelli anticovid con un alto senso civico e continuate su questa strada, oggi più di ieri. Siete gente seria, laboriosa onesta e sincera.

Sono stati mesi di lavoro impegnativo e proficuo grazie alla intensa collaborazione di dirigenti preparati e competenti, in primis il Segretario Generale che mi ha ottimamente affiancato nel gravoso e delicato compito di stimolo e baluardo della correttezza giuridico-amministrativa degli atti adottati. E’ stata quotidianamente al mio fianco nei giorni più pericolosi e tristi dell’emergenza sanitaria mettendo a repentaglio anche la propria salute, unitamente al dirigente dell’ufficio tecnico, che ha gestito con responsabilità e grande professionalità per garantire tutti i servizi alla comunità di Ariano a lui tanto cara, e al Comandante della Polizia Municipale precedente ed attuale, preziosi collaboratori e attente sentinelle della sicurezza urbana che hanno interagito in maniera eccellente con le altre forze di polizia.

Un ringraziamento sentito va a tutto il personale del comune che, ognuno per la propria responsabilità, mi hanno fornito un supporto prezioso e costante per svolgere al meglio il ruolo di Sindaco, Giunta e Consiglio.

Un sentito atto di riconoscenza rivolgo al dirigente del Commissariato di Polizia, ai Comandanti della Compagnia Carabinieri e della Guardia di Finanza per  lo spirito di sacrificio ed il senso del dovere dimostrati in quei difficili mesi e per l’esempio virtuoso di professionalità e moralità: non dimenticherò mai la loro presenza attiva e rassicurante.

In questo momento sento forte il bisogno di omaggiare le associazioni di volontariato presenti sul territorio che durante i giorni difficili della pandemia non hanno lesinato sforzi mettendosi al servizio dei bisogni e dei cittadini in una gara di solidarietà che rimarrà indelebile nella mia mente. Avevo programmato per loro un momento di riconoscimento anche attraverso la consegna di attestati di gratitudine che mi riservo di compiere, non appena la situazione sanitaria lo consentirà, unitamente alla Dirigente della Protezione Civile Regionale che, con il suo Presidente, sono stati particolarmente vicini alla città.

Sincera gratitudine rivolgo al direttore generale dell’Asl e a tutto il personale medico e paramedico presente sul territorio che nell’attuale momento storico sta profondendo tutte le proprie energie umane e professionali mettendo a rischio la propria vita per non lasciare senza cure nessuno.

Un pensiero speciale rivolgo al mondo della cultura, molto fiorente in questa città, con scuole di ogni ordine e grado che, attraverso l’encomiabile impegno e preparazione dei suoi dirigenti, riesce a trasmettere qualificata formazione alle giovani generazioni anche in un clima di sana e stimolante competizione .

Nel quadro dell’azione amministrativa di mia competenza spero di aver compiuto un buon lavoro unitamente al sub commissario dott.ssa Annamaria Spalato, che ringrazio per la preziosa collaborazione svolta con grande competenza e professionalità, oltre che con serietà e lealtà che la distingue. Sono state adottate 27 delibere con i poteri del consiglio comunale e 80 con i poteri della giunta, destinate ad incidere positivamente sul progresso e sviluppo della città.

Mi congedo da commissario di questa splendida città, ma non come persona, perchè mi ha conquistata con la sua bellezza, i suoi paesaggi, il suo calore, la sua spiritualità e accoglienza anche culinaria che la rendono talmente unica da attrarre turismo di qualità.

Mi sia concesso, infine, un sincero augurio al Sindaco Franza e a tutta la sua squadra,confermato Sindaco da una comunità che ha saputo riconquistare con abilità ed efficacia e sono certa che se affronterà le gravose responsabilità che l’attendono con lo stesso diuturno impegno e resilienza dispiegate in campagna elettorale non potrà non raggiungere ottimi risultati per il progresso civile, economico e sociale di Ariano“.

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Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto.  A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne

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Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”

È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.

A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.

Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.

Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.

La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.

“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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