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Amministrative ad Ariano – Patto Civico:”Ripartire dalla nostra città”

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Ripartire dalla nostra Ariano per renderla una città accogliente, moderna, riferimento per il territorio.

E’ su questa base che nasce Patto Civico per Ariano, una iniziativa lontana dai partiti, che ha l’obiettivo di ricostruire il tessuto sociale, rinnovando il ‘patto di fiducia’ tra istituzioni e cittadini.

L’emergenza sanitaria di questi mesi, il dolore subito dalla città, le scelte difficili intraprese a fronte di un evento imprevedibile hanno sollecitato una profonda riflessione: per ritornare punto di riferimento per l’intero comprensorio e occupare un posto strategico ai tavoli decisionali che contano, la città di Ariano Irpino deve avere una guida autorevole, competente, stabile.

Le vecchie logiche di partito, caratterizzate da tatticismi esasperanti, però, hanno dimostrato di essere perdenti rispetto all’importante partita che si gioca per lo sviluppo del territorio. Logiche che hanno imbrigliato le aspettative di futuro e di benessere della comunità, legandole al palo per troppo tempo, per far posto ad azioni vecchie, improntate a giochi di potere, espressione di un certo modo di fare politica, slegate dai veri bisogni della comunità e incapaci di fornire un’idea lungimirante della città.

Per raccogliere il guanto di sfida di una società che cambia velocemente, è necessario ripartire da un concetto nuovo di politica, che metta al centro il vero bene di una comunità e abbia la consapevolezza di doversi aggiornare per proporre modelli economici nuovi.

Patto Civico per Ariano intende accettare questa sfida, scendendo in campo per le prossime amministrative, con un programma che riparte dalle persone, dal patrimonio di valori delle associazioni, ben espresso durante le lunghe settimane dell’emergenza sanitaria, da una valorizzazione delle tradizioni e della cultura di questa città, dalla volontà di ricomporre il tessuto sociale, valorizzando idee, progetti, saper fare e quindi la competenza delle persone, in un’ottica di incontro con gli altri, che pure vivono ad Ariano, sperano e sognano una città diversa. Rispetto per la cosa pubblica, per l’ambiente, modi innovativi di fare impresa, al passo con i tempi e con la tecnologia, inoltre, vanno ad arricchire il ventaglio di idee di Patto Civico per Ariano. Dunque, cuore e radici nella città del Tricolle, ma sguardo e mente proiettati al di fuori dei confini provinciali e regionali per intercettare le opportunità che possono far rifiorire davvero Ariano Irpino.

Da questo vogliamo ripartire per disegnare la città del futuro, che attingerà linfa vitale dalla concretezza di idee che abbiamo il dovere di mettere in campo oggi, noi, con il contributo di tutte le forze civiche politiche che vorranno condividere la nostra visione dell’Ariano futura.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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