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Politica

SVOLTA POPOLARE DOMENICA 18 MAGGIO MANIFESTAZIONE PUBBLICA IN PIAZZA PLEBISCITO

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Una  manifestazione pubblica in piazza Plebiscito. Alessandro Ciasullo con le due squadre a suo sostegno, Svolta Popolare e Rinnovamento Popolare, sta definendo i dettagli  del grande comizio che lo vedrà protagonista domenica 18 maggio, al quale sono invitati tutti i cittadini arianesi. Durante la manifestazione pubblica, Ciasullo lancerà il suo messaggio politico e presenterà il programma, già anticipato in diversi incontri zonali. Queste le sue dichiarazioni: “Da più di otto mesi giriamo ininterrottamente per le contrade e i rioni di Ariano, ascoltando i problemi e le richieste che provengono dai nostri concittadini. Il programma  è frutto di questo duro lavoro di ascolto. Non si tratta, dunque, di un piano derivante da  ammucchiate e inciuci tra i diversi partiti o scritto solo dal candidato sindaco. Tutti i cittadini hanno potuto dare un contributo alla sua stesura, partecipando ai nostri incontri pubblici o contattandoci direttamente. Abbiamo suddiviso il programma in cinque punti principali: “Lavoro, sviluppo e innovazione”, “Agricoltura”, “La buona amministrazione”, “Vita sociale, comunità e assetto urbano” e “Ambiente, sanità e assistenza”. Abbiamo stabilito questi punti e il loro ordine di importanza, basandoci sempre sull’ascolto dei nostri concittadini.Pur avendo dato molta importanza agli aspetti organizzativi e ai tanti piccoli interventi che possono migliorare la vita quotidiana dei cittadini, abbiamo immaginato progetti più ampi che possano significativamente aumentare le opportunità di lavoro e lo sviluppo di importanti settori economici. Questi progetti dipenderanno molto dai fondi europei e da quelli che le altre istituzioni mettono a disposizione. Dovremo cercare di fare nostre tutte le opportunità disponibili senza tralasciare nulla. Per questa ragione sarà creato uno speciale gruppo di lavoro esclusivamente dedicato alla progettazione e alla raccolta dei finanziamenti”.

ECCO IL PROGRAMMA DI ALESSANDRO CIASULLO

Punto primo

Lavoro, sviluppo e innovazione

La nostra Ariano guarda al futuro

La priorità assoluta per Ariano in questo momento è l’occupazione. Se non torniamo ad essere una comunità laboriosa, produttiva e soprattutto capace di provvedere all’autosostentamento, le tasse non possono che aumentare, i costi per l’assistenza sociale lievitano fino a diventare insostenibili e la criminalità trova un terreno fertile su cui mettere radici.

Banda di rete ultra-larga

Per aumentare il numero di occupati, la comunità arianese deve innanzitutto rinnovarsi. Il rinnovamento passa attraverso nuove infrastrutture che permettono una maggiore velocità nello scambio di merci e servizi. Ci riferiamo in particolare alla banda ultra-larga e alla stazione dell’Alta Capacità. Ma come? – ti starai chiedendo – Con tutti i problemi che ci sono, pensate alla velocità di internet? L’installazione della banda di rete ultra-larga non può essere considerata come un sovrappiù, ma come un veicolo essenziale allo sviluppo della nostra comunità, perché permette alle imprese sparse sul territorio di tessere nuove relazioni a livello nazionale e internazionale. Non ci sono alternative: o siamo in grado di stare al passo di un mondo che corre o restiamo fuori dai giochi per sempre.

Ariano Media Lab

Nel progetto di rinnovamento voluto dal nostro gruppo rientra anche la creazione di una struttura che sarà destinata ad ospitare i professionisti operanti nel ramo dei nuovi media e che potrà diventare anche sede del master già esistente rivolto agli esperti nel campo delle nuove tecnologie. Verranno affittati, a costi estremamente accessibili, postazioni di lavoro e piccoli uffici con connessione ad internet veloce e si avrà la possibilità di usufruire di servizi comuni. In questo modo si crea un nuovo flusso di persone che dai paesi limitrofi o anche da più lontano si riversa ad Ariano e nel centro storico, di nuove professionalità che potranno interagire creando sinergie con le realtà produttive esistenti.

Agevolazioni fiscali

Per favorire lo sviluppo di start-up e rendere la vita un po’ più facile ai commercianti che già operano sul territorio, faremo leva su azioni fiscali specifiche, quali ad esempio:

  • canoni di fitti concordati in cambio di tassazione comunale favorevole o azzerata per il locatario;
  • riduzione o azzeramento dell’imposizione comunale per un certo numero di anni per le nuove attività economiche;
  • utilizzo a titolo gratuito del suolo pubblico per un periodo definito e in aree specifiche;
  • si effettuerà, inoltre, un censimento su base volontaria degli immobili disponibili ad uso commerciale, uso foresteria e ad uso ufficio, disponibili alla cessione in fitto o alla compravendita e successivamente sarà creato un elenco pubblicamente consultabile, con l’ubicazione dell’immobile e i contatti dei proprietari o delle agenzie. Tale elenco, pubblicato sul web e sempre aggiornato, verrà pubblicizzato nelle azioni di marketing territoriale che si intendono intraprendere.

Strada della ceramica e degli artigiani

Se da una parte è necessario guardare avanti, dall’altra non bisogna dimenticare di incentivare quelle attività che per diversi anni hanno rappresentato il cuore pulsante della nostra economia. Ci riferiamo alle produzioni artigianali e in particolar modo al settore della ceramica. L’intenzione è di creare una ”Strada della ceramica e degli artigiani” in pieno centro storico, dove concentrare nel tempo, mediante incentivazioni di tipo fiscale, tutti i ceramisti che vogliano trasferire la loro attività o aprire un punto vendita. Creeremo un percorso permanente di arte e tradizioni che si snoda tra i tanti musei arianesi messi a sistema. È necessario, altresì, incentivare la creazione di un “Consorzio unico dei ceramisti e dei lavori d’arte” che possa fare da coordinamento con le istituzioni. Verranno resi disponibili spazi attrezzati per esposizioni temporanee, eventi, corsi, laboratori e ogni altra attività partecipata mirante ad attrarre il visitatore. Sul percorso della “Strada della ceramica e degli artigiani” sarà ristrutturata ed aperta ai visitatori un’antica fornace, un trappeto oleario e altre grotte o edifici con valore storico o segno della nostra cultura materiale.

Azioni di marketing territoriale

Se vogliamo che le nostre attività e iniziative siano conosciute anche fuori dal nostro territorio, la stessa amministrazione comunale dovrà attivare e mettere a disposizione di chiunque sia interessato, degli strumenti di marketing finalizzati a promuovere tutti gli eventi e le attività.

Una nuova rete di trasporti

Sebbene il tema dell’Alta Capacità non sia di stretta competenza dell’amministrazione comunale, faremo tutte le pressioni possibili attraverso i responsabili istituzionali sui vertici della giunta campana affinché questa opera sia realizzata sul territorio comunale e nel più breve tempo possibile. Riattiveremo, inoltre, tutti i canali disponibili per far sì che vengano reintrodotte le fermate per l’attuale stazione dei treni verso Roma, Napoli e altre destinazioni.

Opere già previste

Presteremo particolare attenzione, infine, alle opere già previste e finanziate, per evitare scippi o distrazione di capitale.

Punto secondo

Agricoltura

Ariano darà buoni frutti

Altro tema cruciale per la nostra economia è quello dell’agricoltura. Siamo convinti che, per costruire un futuro solido, il settore primario sia di fondamentale importanza. Non abbiamo dimenticato la vocazione agricola del nostro territorio e per questo abbiamo già in mente un grande progetto, le cui finalità sono:

  • la collocazione di parte della produzione in mercati ad alto valore aggiunto, come quello del biologico e dell’alta qualità;
  • la riconoscibilità degli stessi anche al di fuori del contesto locale;
  • la formazione di una cultura materiale e di un’unità di intenti tra i produttori locali;
  • la possibilità concreta di veicolare i prodotti attraverso la vendita diretta, sia faccia a faccia che con l’e-commerce.

In estrema sintesi, le azioni previste sono:

Marchio Collettivo 

La creazione di un Marchio Collettivo, legato alla provenienza geografica e soprattutto al metodo produttivo, in modo da permettere al maggior numero possibile di produttori di aderire al progetto. Esso deve donare valore aggiunto alle colture e ai prodotti mediante la chiara comunicazione della provenienza, delle caratteristiche qualitative e salutistiche degli stessi e non limitarsi ad essere solo un segno distintivo sullo scaffale. A tale scopo si è individuata la nicchia di mercato più in crescita e che meglio si adatta alle peculiari caratteristiche del tessuto agricolo locale: i prodotti biologici. D’altro canto, questa è l’unica collocazione commerciale che, in qualche modo, possa fare da scudo all’accezione negativa che la provenienza dalla Regione Campania porta con sé. Il nome del marchio è già stato individuato.

In definitiva il marchio collettivo deve servire a:

a) identificare la provenienza geografica, non per forza limitata al Comune di Ariano, ma nemmeno troppo generica;
b) rappresentare le pratiche agricole comuni di tipo biologico e l’impostazione etica del progetto sotteso;
c) identificare in maniera chiara le caratteristiche ad alto valore aggiunto del prodotto e l’alta qualità dello stesso rispetto alla concorrenza;
d) restituire valore aggiunto grazie alla popolarità del marchio stesso;

Il quadro normativo per la costituzione del marchio deve essere il più snello possibile. Allo stesso tempo, sarebbe opportuno incanalarsi in un percorso già ben definito e strutturato. La strada che è stata individuata è quella delle Denominazioni Comunali, le cosiddette De.Co.

Consorzio dei Produttori

La creazione di un Consorzio dei Produttori, che si occuperà di redigere appositi disciplinari di produzione, anche recuperando prodotti e tecniche di coltura tradizionali. Il Comune farà propri i disciplinari e ne renderà obbligatoria l’osservanza per poter usufruire del marchio. A tale scopo il comune incentiverà la costituzione di un “Consorzio di tutela” formato dai produttori stessi. Il diritto di voto sussisterà fintanto che il produttore rispetta i disciplinari che regolamentano la produzione. La sede del consorzio sarà collocata in una struttura nel pieno del centro storico della città.

Il “Consorzio di tutela” avrà il compito principale di vigilare che tali disciplinari siano rispettati e provvederà all’espulsione dei membri che li violino. Esso avrà anche compiti di coordinamento e potrà fornire servizi quali:

  • controllare con severità l’aderenza al disciplinare delle produzioni;
  • gestire la certificazione biologica presso gli enti competenti per conto dei produttori;
  • coordinare gli aspetti commerciali e comunicativi collegati all’uso e alla gestione del marchio;
  • fornire un servizio di formazione continua agli associati sui temi inerenti alla produzione e alla vendita;
  • fornire assistenza burocratica e fiscale per le attività comuni;
  • promuovere le attività collettive;
  • assistere nella gestione ed organizzazione della vendita diretta, anche attraverso l’e-commerce e il servizio di spedizione e consegna a domicilio.

Il consorzio non sostituirà mai il produttore. I produttori saranno liberi di vendere i propri prodotti in piena libertà, di scegliere le proprie politiche commerciali, di usare il marchio aziendale in abbinamento a quello collettivo, di praticare le proprie politiche dei prezzi, di scegliere se usare un servizio fornito dal consorzio oppure no.

Mercato dei Contadini

La creazione di un Mercato dei Contadini, dove le aziende agricole locali potranno effettuare la vendita diretta. Lo spazio sarà riservato ai produttori locali che vendono senza intermediari: questa è la caratteristica essenziale per la partecipazione. Il mercato, in una prima fase sperimentale, si terrà due volte a settimana: in concomitanza del mercato settimanale del mercoledì e la domenica mattina. La collocazione deve essere in pieno centro storico e facilmente raggiungibile dal mercato generalista infrasettimanale. Infatti, il mercato ortofrutticolo dei prodotti locali è pensato come parte organica di un progetto di recupero e valorizzazione del centro storico, anche in veste turistica, che comprende le altre attività formative e promozionali, la rete unica museale, il piano di incentivazione commerciale e quello destinato ad attrarre le  attività operanti nel settore dei nuovi media.

Durante l’esperienza del mercato contadino, sarà avviato un percorso formativo mirante a creare una maggiore consapevolezza riguardo alle tecniche sia di produzione che di vendita, nonché una conoscenza più approfondita del mondo “Bio”. La domenica mattina saranno organizzati eventi, corsi e degustazioni al fine di formare e quindi creare un comune sentire tra i produttori e i consumatori.

Punto terzo

La buona amministrazione

Meno tasse e più efficienza

Le tasse troppo alte, la lentezza nell’espletare le funzioni, i documenti incomprensibili emanati dalla pubblica amministrazione, l’obbligo di passare da un ufficio all’altro per poter ritirare una licenza e le partenze anticipate per presentarsi davanti a uno sportello dove c’è sempre una fila interminabile, ci hanno fatto capire che quello della buona amministrazione è uno dei temi più sentiti dai nostri concittadini. Ecco quali sono i principali punti che abbiamo in mente per garantire servizi all’apparenza scontati, ma che, alla prova dei fatti, non lo sono affatto.

Revisione della tassa sui rifiuti

Innanzitutto la revisione della tassa sui rifiuti. In riferimento alla Tari, ogni Comune avrà facoltà di applicare delle riduzioni. Applicando le riduzioni previste dalla normativa, vogliamo risolvere l’incresciosa condizione degli abitanti delle periferie arianesi, i quali non godono del servizio “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti e sono altresì obbligati a coprire una notevole distanza per il deposito degli stessi, versando gli stessi tributi di chi vive nelle zone centrali e che usufruisce di un servizio migliore in tal senso.

Revisione dell’Aliquota IRPEF

L’aliquota dell’addizionale comunale Irpef è stata portata nell’anno 2013 ai massimi previsti nel comune commissariato di Ariano Irpino, ovvero lo 0,8% sull’imponibile. Per l’anno 2015, salvo modifiche precedenti attuate dal Governo Renzi, si propone di stabilire una “soglia di esenzione in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali”. I redditi più bassi saranno quindi detassati.

Trasparenza

Il Comune di Ariano deve adeguarsi immediatamente alla normativa vigente sulla trasparenza, per ristabilire quel rapporto di fiducia, necessario ed inderogabile, tra cittadini e istituzioni. È dunque indispensabile una revisione ed un ininterrotto aggiornamento dei contenuti nel sito web del Comune, dal quale l’amministrazione può rendere davvero trasparenti la sua organizzazione, le sue attività e il suo operato. Ogni cittadino dovrà essere in grado di poter ricercare tutte le informazioni inerenti alle attività e all’organizzazione del Comune, senza la necessità di doversi autenticare.

Informatizzazione del sistema amministrativo 

Per facilitare l’interazione con gli uffici, si prevede l’informatizzazione, graduale, dell’intero sistema amministrativo e la creazione di un servizio CED (Centro Elaborazione Dati), dando la possibilità ai cittadini di richiedere e ottenere in maniera rapida qualsiasi documentazione o informazione, che si presti a tale assetto organizzativo, direttamente dal web o rivolgendosi allo “Sportello del Cittadino”. Intendiamo applicare in maniera intensiva le ultime norme emanate sull’Open Data.

Sportello del Cittadino

Il cittadino deve poter interagire con un ufficio unico appositamente preposto, che chiameremo “Sportello del Cittadino”. Non è altro che il potenziamento del cosiddetto URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico). Lo “Sportello del Cittadino” sarà il cuore pulsante di un’amministrazione completamente rivolta al bisogno del cittadino, il quale, attraverso questo indispensabile ufficio, potrà contribuire al miglioramento della qualità dei servizi offerti dal Comune con le proprie proposte, ma anche con i propri, costruttivi, reclami.

Unione dei Comuni

La recente riforma delle province prevede un nuovo assetto organizzativo basato sulla partecipazione ai nuovi consigli provinciali di sindaci e consiglieri comunali; i nuovi enti saranno altresì liberati delle funzioni più rilevanti, privilegiando così i grandi comuni, i quali spingeranno di conseguenza quelli di dimensioni inferiori ad unirsi a loro. Relativamente a questi nuovi assetti, proporremo, sin dal primo periodo di amministrazione comunale, un’unione dei comuni del comprensorio arianese, non facendo perdere la grande occasione ad Ariano di riaffermarsi come punto di riferimento indiscusso. Tra l’altro, la nuova riforma “Delrio” obbliga i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, appartenenti o appartenuti a comunità montane, ad associarsi per l’esercizio delle funzioni fondamentali.

Uffici del Giudice di Pace

Successivamente alla riforma sugli accorpamenti dei tribunali, anche gli uffici del Giudice di Pace, rispettivamente dei comuni di Castel Baronia, Mirabella Eclano e Grottaminarda sono in previsione di accorpamento all’Ufficio di Ariano Irpino. In vista di questa nuova organizzazione del sistema giudiziario del territorio, il nostro gruppo si impegna ad offrire rapidamente locali idonei a tale scopo e di esemplificare, in ciò che rientra nelle proprie competenze burocratiche, tutte le operazioni di trasferimento.

Punto Quarto

Vita sociale, comunità e assetto urbano

L’orgoglio ritrovato

Ariano ha smesso da tempo di sentirsi un’unica comunità, smembrandosi nei suoi grandi quartieri e contrade. Tutte le frazioni hanno assunto una loro identità e sono spesso in competizione tra loro. È fondamentale trovare in ognuna di esse una nuova ragione di tipo funzionale, una vocazione preferenziale, e non considerare ogni zona, quartiere o rione come contenitore a sé stante di tutto e niente.

È prioritario lavorare sul senso di comunità: occorre ritrovare l’orgoglio di essere arianese e sentire il centro storico come spazio destinato alla socialità della comunità tutta, oltre che recuperarlo al commercio e all’artigianato, alla vendita e promozione dei prodotti agricoli e aggiungere la freschezza delle attività legate alla nuove tecnologie e ai nuovi media. La questione della riqualificazione del centro storico deve essere affrontata in maniera organica: non c’è una sola opera che ci può salvare, ma occorre progettare un ampio spettro di interventi di riqualificazione, piccoli e grandi, che possano ricostruire una rete di socialità e un tessuto economico. Esso deve tornare ad essere uno spazio aperto e condiviso, il palcoscenico dove i protagonisti sono i cittadini.

In questo punto del programma spiegheremo quali miglioramenti vogliamo apportare all’assetto urbano e quali funzioni dovranno assumere le zone principali.

Viabilità e trasporti

  • Vogliamo creare una viabilità alternativa per aggirare il traffico di via Cardito, ripristinando le strade già esistenti, come la provinciale che collega Melito ad Ariano, e creando piccole bretelle trasversali che possano costituire percorsi alternativi. Questo nell’ottica di rendere più fluido il traffico lungo la statale, ma senza penalizzare il patrimonio di attività commerciali presente in quell’area.
  • Intendiamo mantenere lo status pubblico dell’Azienda Mobilità Ufitana (AMU), provvedendo all’allargamento della sua area di attività a tutta l’Irpinia nord-orientale e alla nascitura Unione dei Comuni, questo in previsione della nuova stazione dell’Alta Capacità e per ridurre l’attuale isolamento dell’intera area di interesse.
  • Attiveremo un servizio comunale permanente di ripristino stradale a chiamata, gestito direttamente dall’ente. Si cercherà di recuperare più fondi possibili alle operazioni di miglioramento viario e di utilizzare al meglio quelli disponibili, perché quello della manutenzione stradale è un problema diffuso e particolarmente sentito dai cittadini, soprattutto da quelli che abitano in zone rurali raggiungibili solo tramite strade comunali.

Recupero del senso di Comunità

Per quanto riguarda, invece, il recupero del senso di comunità:

  • vogliamo incentivare la costituzione di una Pro-loco unica riconosciuta, che abbia il compito di coordinare e rappresentare tutte le associazioni attive sul territorio comunale. Ogni associazione attiva potrà delegare un rappresentante all’interno del comitato della Pro-loco. Tale strumento avrà, tra gli altri, il compito di concordare un piano annuale delle attività culturali, sociali e sportive in modo da evitare sovrapposizioni. Relativamente all’utilizzo delle strutture e attrezzature di proprietà comunale, l’amministrazione pubblicherà in maniera chiara i regolamenti, le modalità di utilizzo, i costi di utilizzo, gli eventuali assegnatari e i calendari delle attività.
  • È di grande importanza “mettere a sistema” le risorse culturali e turistiche presenti nel territorio amministrato ai fini di una più efficace ed efficiente promozione e valorizzazione. Gli oltre sette musei che può vantare Ariano risultano essere sale espositive autonome l’una dall’altra. Intendiamo metterli in rete e conferirgli coerenza dal punto di vista organizzativo. Una sola figura deve gestire la rete dei Musei che devono essere organizzati e pubblicizzati unitariamente, rispettando la loro specificità tematica.
  • Importanti eventi ed iniziative culturali non hanno trovato negli anni il giusto supporto e collaborazione da parte dell’amministrazione. L’indirizzo generale è quello di incentivare le attività culturali, turistiche e sportive, affiancando le associazioni ed i privati che se ne fanno promotori.

Centro Storico

  • Occorre recuperare vivibilità e conferire decoro al centro storico, liberando il più possibile piazze e strade dalle automobili. L’idea di base è che i visitatori parcheggino in uno dei tre autosili (Calvario, Valle e Santo Stefano) e da lì raggiungano a piedi la loro destinazione. Occorre completare e rendere pienamente funzionali i parcheggi esistenti. Un tale assetto impone di riqualificare e rendere utilizzabili tutte le vie di attraversamento trasversali, in modo da aggiungere viabilità, anche pedonale, al senso di percorrenza longitudinale. Per ottenere questo, si intende approntare una pianificazione di questi percorsi con conseguente loro sistemazione, illuminazione e aggiunta di indicazioni stradali pedonali, con distanze e tempi di percorrenza. Importante è anche l’attivazione dell’accesso al parcheggio del Calvario da via Adinolfi.
  • Via D’Afflitto sarà percorribile solo a piedi, con possibilità di carico/scarico per i residenti in fasce orarie non di punta, e diventerà la strada del commercio di fascia alta, con piccole boutique e negozi di qualità. I residenti potranno posteggiare la loro auto nell’autosilo del Calvario grazie a tariffe agevolate. Verranno inoltre rimosse le aree adibite a sosta in Piazza Plebiscito e si individuerà una zona riservata alla sola fermata. La nostra piazza principale, liberata dalle automobili, sarà destinata alla socialità e a zona di ristoro con caffè, ristoranti e pizzerie.
  • Verrà installato un nuovo arredo urbano e migliorata l’illuminazione pubblica, sarà imposto l’obbligo al mantenimento del decoro degli edifici lungo via D’Afflitto, Piazza Plebiscito e Piazza Duomo. Sarà incentivata la creazione di un’associazione unica dei commercianti operanti nel centro storico e individuata una sede.

Cardito

Via Cardito sarà destinata al commercio di tipo “Grandi volumi/Grandi superfici”. Per rendere la strada maggiormente idonea a questo tipo di attività, sarà necessario:

  • installare alberate per donare alla strada un aspetto accogliente e permettere ai visitatori una piacevole passeggiata;
  • migliorare la viabilità, imponendo il divieto di inversione attraverso un cordolo fisso centrale, scavalcabile in caso di emergenza. Tale intervento sarà successivo all’introduzione di un’altra rotonda al centro della strada. Anche il semaforo alla Maddalena sarà sostituito con una rotonda. Per limitare il traffico veicolare nelle ore di punta, l’uscita dalla scuola Mancini sarà spostata all’interno del Piano di Zona;
  • creare zone di attraversamento pedonale nei tratti pianeggianti, con dissuasori rialzati e segnaletica luminosa, e rendere di nuovo funzionante il sottopassaggio davanti alla scuola;
  • creare una piazza e altre piccole zone verdi attrezzate.

Martiri

I Martiri, una volta terminate le infrastrutture in corso di completamento, possono diventare il centro dei grandi eventi artistici e culturali. Lo stadio Cannelle, il centro sociale e le aree circostanti, opportunamente riorganizzate, costituiranno una cittadella della musica, dello sport e dello spettacolo. A queste strutture si intende aggiungere, in un’area limitrofa, una piccola piazza a forma di teatro, come spazio di aggregazione sociale. Si intendono risistemare le passeggiate laterali alla statale, rivedendo i percorsi pedonali, aggiungendo spazi verdi e un’alberata su ambo i lati. Saranno aggiunte zone di attraversamento pedonale con dissuasori rialzati e segnaletica luminosa.

Verde urbano

Vogliamo recuperare l’anima verde della nostra città mettendo a dimora più alberi e piante possibili. Le aree individuate per la messa a dimora di alberi sono il Calvario, piazzale Mazzini e i due grandi viali di Cardito e dei Martiri. Intendiamo anche dare maggiore dignità all’ingresso della villa comunale. Ripristineremo le vecchie e caratteristiche fontanelle, installeremo ulteriori cestini dei rifiuti e miglioreremo la manutenzione degli esistenti.

Aggiungeremo poi marciapiedi lungo le strade che ne sono sprovviste, miglioreremo la manutenzione degli esistenti ed effettueremo manutenzioni regolari del boschetto di via Pasteni e delle altre aree verdi.

Toponomastica

Un aspetto poco curato in precedenza ma di grande importanza è relativo alla toponomastica. La nostra città ha ancora strade e rioni senza nome, come la Russo-Anzani e il Piano di Zona. Cercheremo di ricreare un senso di comunità e di appartenenza anche attraverso una nuova e ritrovata toponomastica.

Punto quinto

Ambiente, sanità e assistenza

Non svendiamo il nostro futuro!

Per noi l’ambiente è vita. Per questo motivo ribadiamo la nostra ferma opposizione alle trivellazioni per i combustibili fossili. Non crediamo che queste speculazioni sull’ambiente siano la chiave d’accesso alla ricchezza e all’occupazione. Fino ad ora le trivellazioni non hanno fatto altro che arricchire le grandi multinazionali del petrolio e hanno messo in ginocchio i territori, soprattutto quelli che, come il nostro, fondavano la loro sopravvivenza sull’agricoltura. Negli anni recenti l’agricoltura è stata incentivata e pesanti investimenti sono stati fatti dalle istituzioni e dai privati. Riteniamo incompatibile la coesistenza di un campo di estrazione petrolifera con una sana e proficua agricoltura, tanto più che intendiamo puntare sul biologico e l’alta qualità. L’agricoltura è fonte inesauribile di reddito e garantisce la salvaguardia del territorio. Vogliamo lasciare in eredità un patrimonio di saperi e un ambiente migliore di quello che abbiamo ricevuto, non un territorio disastrato e pozzi esauriti. Noi non svendiamo il nostro futuro e quello dei nostri figli per pochi soldi.

Riduzione dei consumi

Anche la riduzione dei consumi costituisce un passaggio necessario alla tutela dell’ambiente. Di certo, il passaggio più semplice e percepibile per ridurre i consumi del nostro Comune passa anche attraverso una migliore gestione dell’illuminazione pubblica. Vogliamo utilizzare e spingere all’utilizzo dell’illuminazione pubblica a led, sia per ridurre i costi di gestione e manutenzione che per raggiungere, attraverso questo notevole risparmio, le diverse aree della città che non dispongono o che, a parità di consumo, dispongono di una pessima illuminazione pubblica.

Energie alternative

Il fotovoltaico esistente, impiantato anni fa su diverse strutture comunali sarà ulteriormente implementato e, laddove non funzionasse, sarà reso efficiente. Non sarà un inutile orpello inutilizzato, ma un’efficace fonte di energia rinnovabile “gratuita”, a servizio delle case e degli uffici comunali.

Bonifiche

Spingeremo fortemente nella direzione della completa bonifica delle diverse aree a rischio del nostro territorio, Difesa Grande in particolare.

Riduzione delle emissioni

In un’ottica di pedonalizzazione, installeremo stalli di biciclette a pedalata assistita nelle principali aree del Centro, Martiri e Cardito. Con il bike sharing si avrà la possibilità di accedere in alcune zone del centro, dove nessun altro mezzo potrà accedere. Dove possibile, creeremo delle piste ciclabili.

Assistenza ad anziani e disabili

Cercheremo di potenziare le attività delle associazioni che sul nostro territorio si occupano di anziani e disabili. La loro meritoria attività deve essere promossa nella maniera corretta e deve arrivare alle persone che ne hanno bisogno. Il nostro compito sarà quello di promuovere e far ingrandire queste organizzazioni, il cui lavoro è indispensabile alla nostra comunità, considerando anche che le persone anziane costituiscono buona parte del nostro tessuto demografico. Ci impegneremo a potenziare anche i punti ricreativi, come campi da bocce e locali per l’intrattenimento. Cercheremo di migliorare il più possibile le attività di assistenza domiciliare e i servizi di accompagnamento.

Sanità

Faremo pressione, poi, sui nuovi organi dirigenti dell’ASL di Avellino affinché facciano tornare ad Ariano il personale amministrativo e affinché il nostro ospedale, unico in un’area particolarmente vasta, ritorni centrale nella rete regionale. I debiti accumulati dall’ente pubblico campano sono dovuti a Napoli e non è stato giusto far pagare alla nostra città colpe che non sono sue. Considerando che la struttura avellinese che ospita in questo momento il personale è di proprietà privata e ad Ariano esistono ampie strutture di proprietà dell’azienda sanitaria stessa, spingeremo per ripristinare alcuni uffici sul territorio comunale. La stessa pressione la eserciteremo per potenziare e far nascere nuovi reparti nel nostro ospedale.

Benessere degli animali

Il benessere animale è un tema particolarmente sentito dai nostri concittadini e il nostro gruppo di Svolta Popolare non può rimanere insensibile alle richieste di quanti ci chiedono di fare qualcosa per proteggere i nostri amici domestici e non. Il nostro intento è quello di creare sul territorio cittadino una struttura attrezzata per il primo soccorso degli animali.

 

 

 

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Attualità

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia proseguono ai ritmi stabiliti e non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Il documento di Cirillo, Pratola e Leone

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Riceviamo e pubblichiamo 

Ritorniamo sulla problematica “Strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Ecco il quarto documento a firma degli ex amministratori Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola.

Nella seduta di consiglio comunale del 2 marzo 2023, in cui si è discusso l’argomento monotematico “strada Manna-Camporeale” noi siamo intervenuti, e, nell’occasione, non fu accolta la nostra proposta di un deliberato che vedesse il coinvolgimento della maggioranza e della opposizione su un unico documento e confermasse la volontà di utilizzare i fondi stanziati per l’opera i cui lavori sono già stati avviati, e i proprietari delle aree espropriate, per il tracciato, sono già stati indennizzati per una spesa di € 10 milioni circa.

L’impegno della maggioranza del consiglio comunale di risolvere la problematica con una nuova e diversa progettazione, che andrebbe contro tutto quanto fatto nei venti anni trascorsi, e che comunque dovevano concretizzarsi in tre mesi, non si è attuato, nonostante sia trascorso oltre un anno dagli impegni assunti.

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia, intanto, proseguono ai ritmi stabiliti dal programma dei lavori, invece non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale che può consentire un più rapido raggiungimento alla sopra citata stazione Hirpinia, da parte dei cittadini di Ariano Irpino, dei cittadini della Valle Ufita e dei Comuni del Nord-Est. La strada finanziata ha una valenza ben più rilevante che per il solo ristretto ambito comunale, poiché la tratta quasi ultimata Contursi-Lioni-Grottaminarda, proseguendo sulla tratta “Tre Torri-Manna- Camporeale-Faeto-Termoli”, concretizza l’opera denominata “strada di collegamento dei due mari”; pertanto non è affatto eccessivo ritenere che l’opera persegue obiettivi di rafforzamento della rete infrastrutturale nel Mezzogiorno. Si ricorda che in seguito all’approvazione del progetto di realizzazione del primo tronco “Tre Torri- Manna” fino al primo lotto funzionale in località rione Cardito e delle relative bretelle di collegamento, nel mese di marzo dell’anno 2011, la società Anas pubblicò un bando per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva e altre attività correlate, dei lavori relativi alla – Variante alla statale 90 delle puglie tra lo svincolo di Ariano Irpino fino all’innesto con la strada statale 90 bis -.

Per essere concreti, suggeriamo la composizione di un gruppo promotore che si occupi della questione e che si impegni a:

Invitare il consiglio comunale di Ariano Irpino a “Ritornare” sulla delibera n. 01/2023, votata a maggioranza, che dichiara che i fondi stanziati per la strada Tre Torri-Manna-Camporeale vengano utilizzati per l’opera di riammagliamento e razionalizzazione del tessuto urbano con interventi di mobilità sostenibile di rione Cardito che non ha nulla a che vedere con l’opera finanziata.

Sollecitare il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ad attivarsi per la ripresa dei lavori, realizzando, innanzitutto, il tracciato e quant’altro possibile, con un progetto stralcio, che impegni i fondi disponibili, dato che gli espropri sono stati già pagati.

Fare voti al presidente della giunta regionale Campania ad aggiornare il finanziamento per il completamento dell’intervento, in considerazione dell’importanza dell’opera, visto il notevole tempo trascorso per l’avvio dei lavori e preso atto della lievitazione dei prezzi. Noi continueremo ad essere attenti e percorreremo tutte le strade per raggiungere l’obiettivo enunciato.

venerdì 1 marzo 2024 alle 12:23

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Attualità

Antonio Bianco:”Il contrasto allo Spacca Italia cresce a macchia d’olio”

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L’azione di contrasto allo Spacca Italia (DDL Calderoli) cresce a macchia d’olio, a Napoli, questa mattina(24/2/2024), presso l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici si è svolta la manifestazione su: “Il nostro NO all’Autonomia Differenza”. Il dibattito è iniziato con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi a seguire gli interventi di molti parlamentari del centro-sinistra nonché di Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, di Massimo Villone Prof. emerito di Diritto Costituzionale della Federico II di Napoli e di Marco Esposito, capo direttore del Mattino. Il dibattito oltre a definire il progetto una vera iattura per il paese, ha cercato di individuare le azioni di contrasto allo Spacca Italia da proporre entro breve tempo. Anche in provincia i cittadini, di diversa estrazione socio culturale e politica, tramite whatsapp, si auto convocano per discutere ecomprendere la portata del DDL Calderoli che disarticola i principi cardine della Costituzione. È vera resistenza alla secessione dei ricchi, disegno targato Lega e condivisodalla Meloni. Le disuguaglianze, tra nord e sud della penisola, diventeranno legge, i diritti di cittadinanza sono, e saranno, riconosciuti solo ai territori ricchi. Prevale il federalismo competitivo e non quello cooperativo, l’uguaglianza e solidarietà (art. 3 della Costituzione) sono svuotati della loro linfa vitale, si condanna il Meridione ad una morte certa, svuotato, ogni anno, di 100 mila persone che emigrano in cerca di lavoro, braccia di giovani che non ritorneranno nella loro terra natia destinata a diventare una riserva indiana popolata da anziani. Non possiamo rimanere inermi, siamo attori e non spettatori del nostro futuro, le mani non possono rimanere in tasca.

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Attualità

La cortina fumogena della Meloni e dei media nasconde lo Spacca l’Italia

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Il sindacato della UIL e 500 sindaci capeggiati dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, venerdì scorso si sono recati a Roma per rivendicare l’accredito del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) che, da più di un anno e mezzo è incagliato nel ministero della coesione ed il PNRR, guidato da Raffaele Fitto. L’operazione verità di De Luca vuole porta alla luce del sole il NO motivato allo Spacca Italia che renderebbe irreversibili le differenze socio-economiche tra le due are del paese. La subdola applicazione del criterio della spesa storica nella redistribuzione dei fondi da parte dello Stato Centrale avvantaggia il Nord ricco, dotato di moderni e diffusi servizi pubblici, a tutto svantaggio dell’area meridionale del paese, priva di infrastrutture. L’operazione verità di De Luca mette il dito nella piaga, la mancanza del personale rende sommamente difficile mettere in campo dei progetti finalizzati alla realizzazione di progetti con le risorse dal PNRR e dei fondi europei. In alcuni comuni manca il personale sostituito, nei giorni indicati, dal sindaco. De Luca voleva essere ricevuto a palazzo Chigi ed avere un colloquio diretto con la Meloni per sbrogliare la matassa del FSC necessario al Meridione per continuare ad erogare i diritti di cittadinanza. La Meloni era in visita in Calabria e la sua risposta non si fa attendere e dichiara ai giornalisti: ”se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più” (Ansa). La situazione è grave, rimane immutata la Questione Meridionale, mai affrontata, la mancanza di infrastrutture e di possibilità di impiego favoriscono la fuga dei giovani dal Sud in cerca di lavoro, ad essa si somma la migrazione sanitaria e quella dei diplomati che si iscrivono nelle università del Nord per avere maggiori probabilità di trovare un impiego conforme al titolo di studio conseguito. Il governo Meloni non si trinceri dietro le parole grosse pronunciate durante la manifestazione, metta a tema la perequazione tra le due aree del paese divise da inaccettabili disuguaglianze, siamo tutti italiani inclusi i meridionali.

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