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L’assessore Franciosa offesa dalle dichiarazioni dell’associazione Harambee.

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L’assessore del comune di Ariano Giuliana Franciosa non ci sta all’attacco lanciato dall’associazione Harambee sul bando per l’assegnazione dello spazio dell’ex macello comunale e risponde piccata, dicendo:” Sono sorpresa dell’attacco a firma di Harambee, un’associazione che ha sempre fatto appello alla trasparenza amministrativa e sostengo che il bando per la concessione gratuita dell’ex macello di via S.Antonio è ispirato ai principi della legalità e della chiarezza dando una preziosa opportunità a tutte le associazioni che risiedono nel territorio arianese, anche creando una unione tra di loro, di usufruire di un immobile comunale per attività sociali, culturali e del tempo libero. Personalmente-continua la Franciosa- ritengo doveroso che chiunque utilizzi uno spazio pubblico debba pagare le utenze, ancor di più oggi in un regime di spending review, dove è impossibile pensare che un ente come il comune faccia carico di tali spese l’intera collettività.” L’assessore continua dicendo che il bando, così come è stato creato, tutela tutte le associazioni che hanno realmente intenzione di partecipare e le regole che sono previste all’interno dello stesso, sono a garanzia di uguale opportunità per tutti. La cosa che però l’esponente della giunta tiene a precisare è che bisogna uscire da quel modo gretto di pensare che le cose vengano fatte perché si vuole favorire questa o quella associazione, anche perché così facendo non maturerà mai quel processo di crescita e di senso delle istituzioni, che proprio i più giovani devono avere anche in rappresentanza delle loro associazioni. Fin qui l’intervento dell’assessore, che però incassa anche la solidarietà di alcune delle associazioni più attive sul territorio, come Buena Onda e ArianizeYou, la prima promotrice del progetto Livingrooms e la seconda fattiva collaboratrice per la riuscita dell’iniziativa, le quali si sono schierate affianco della Franciosa rilasciando queste dichiarazioni:”Questo risultato è la dimostrazione che i progetti innovativi e promossi con una certa serietà e fattibilità hanno buone possibilità i vedere la luce anche in zone dove spesso la politica gestisce in maniera poco democratica la cosa pubblica. Non in questo caso. Stavolta abbiamo trovato dialogo e collaborazione con l’amministrazione comunale, in particolare con l’assessore ai lavori pubblici Giuliana Franciosa, che fin dall’inizio si è mostrata entusiasta e ha collaborato al progetto per quanto riguarda la parte funzionale dell’immobile. Cogliamo l’occasione inoltre per fare un grande in bocca al lupo a quanti parteciperanno al bando che a nostro avviso è una grande possibilità per una crescita sociale e culturale della città”.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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