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Irpinia Musica e Castelli – Ad Ariano Antonella Ruggiero e Maurizio Di Fulvio Group in “Stralunato Recital”

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Continua oggi, lunedì 8 agosto, all’Auditorium di Ariano Irpino, alle ore 21, il cartellone di eventi “Irpinia: Musica e Castelli”, nell’ambito del progetto promosso dalla Provincia di Avellino e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Piano di Azione e Coesione. Sul palco (ingresso libero) Antonella Ruggiero e Maurizio Di Fulvio Group in “Stralunato Recital”: la voce di Antonella Ruggiero, Maurizio Di Fulvio alla chitarra, Renzo Ruggieri alla fisarmonica, Ivano Sabatini al contrabbasso e Walter Caratelli alle percussioni.

“Irpinia: Musica e Castelli” ha come obiettivo la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della Campania, e vedrà fino a dicembre borghi e castelli d’Irpinia protagonisti di concerti, rievocazioni storiche, mostre ed eventi. Il cartellone – che vede la direzione artistica di Marco Schiavo – proseguirà mercoledì 10 agosto al Castello di Morra De Sanctis con l’Orchestra “Academy of Soloists”, musica classica, Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi (13 agosto, Orchestra sinfonica di Kharkov, musica classica), Castello di Montemiletto (20 agosto, Duo pianistico Schiavo-Marchegiani, musica classica), Castello di Manocalzati (22 agosto, Maurizio Casagrande voce recitante, Giovanna D’Amato al violoncello, Fabio Gemmiti alla fisarmonica, Sandro Gemmiti al pianoforte), Castello di Summonte (23 agosto, Gianluca Marino e Gerry Popolo, jazz-popolare), Castello di Bisaccia (27 agosto, Michele Placido e Trio Beethoven, poesia e musica). Il programma completo è disponibile sul sito www.irpiniamusicaecastelli.it.

Antonella Ruggiero, la più eclettica e versatile tra le cantanti italiane, presta la sua voce cristallina ad un repertorio eterogeneo per cultura e provenienza. Grazie alla sua elevatissima estensione vocale, alterna il registro pop a quello lirico di soprano leggero, passando dalla musica classica e contemporanea al jazz e al tango, dalla musica sacra e corale a quella bandistica e popolare. Nata a Genova nel 1952, è stata membro fondatore nel 1975 dei Matia Bazar, gruppo pop con il quale ha conseguito riconoscimenti in tutto il mondo e che ha lasciato nel 1989 per la carriera solista. Nel 1998 e nel 1999 si classifica seconda a Sanremo. Nel novembre del  2001 esce Luna crescente – Sacrarmonia, disco realizzato con gli Arkè Quartet, incentrato sulla musica sacra e classica, che porterà la porta ed intraprendere nuove avventure musicali e una lunga tournée “sacra” in chiese, basiliche e teatri, non solo in Italia ma anche all’estero. Nel 2004 è la prima ed unica cantante ad aver ricevuto il permesso di cantare nella Santa Casa del Santuario di Loreto. Nel 2008, accompagnata dal GuitArt Quartet, reinterpreta pezzi di Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Juan Luis Guerra, Luis Miguel. Nel 2008 collabora con l’Orchestra d’archi del Maggio Musicale Fiorentino. Negli ultimi anni è emerso l’aspetto più poliedrico e sperimentale con Sacrarmonia, progetto dedicato alle musiche sacre del mondo, con l’omaggio ad Amalia Rodriguese e al fado portoghese, con Quattro passi per Broadway, un concerto dedicato ai brani più celebri dei Musical di Broadway (Tonight, Over The Rainbow, Summertime), e con Stralunato Recital, una sorta di raccolta dove la cantante propone dal vivo le sue canzoni più famose.

Insieme a lei c’è il Maurizio Di Fulvio Group, gruppo d’avanguardia, tra i più importanti della scena internazionale, in cui predominano eleganza strumentale, equilibrio tecnico-esecutivo e sound inconfondibile. Costituito dal chitarrista-compositore Maurizio Di Fulvio, dal fisarmonicista Renzo Ruggieri, dal contrabbassista Ivano Sabatini e dal batterista-percussionista Walter Caratelli, tutti musicisti dalla solida preparazione e dotati di equilibrato senso dell’estetica musicale, il gruppo si esibisce da oltre un decennio in performance intense e cariche di pathos nei maggiori festival europei ed americani a fianco dei grandi musicisti contemporanei.

IL PROGRAMMA DEL CONCERTO DI LUNEDI 8 AGOSTO

Antonella RuggieroEchi d’infinito

Duke Ellington                    Caravan

Giovanni D’AnziTu, musica divina

Lo frate sole – Sanctus

J. Sebastian BachAria sulla IV corda

G. GolzVacanze romane

A. StellitaPer un’ora d’amore

Richard RodgersBlue moon

Gorni KramerCrapa pelada

BelfioreCavallo bianco

C. GounodAve Maria

A. StellitaC’è tutto un mondo intorno

George GershwinSummertime

Harnol HaroldOver the raimbow

J. P. IbanezLinda mimosa

Mariu Cappellu  Ma se ghe pensu

D. Fossati      Il viaggio

 

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Attualità

Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

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Attualità

Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

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Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

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Attualità

Flobert, cronaca di una morte annunciata che si ripete ogni giorno

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Negli anni ’70 una serie di insediamenti industriali tra Pomigliano e Sant’Anastasia assicuravano il lavoro a migliaia a persone, alcune volte, anche a nero e senza che fossero rispettati i requisiti di sicurezza e di salubrità dei luoghi di lavoro. A Sant’Anastasia, la Flobert produceva manufatti di plastica, erano impiegati 60 operai dell’hinterland vesuviano ai quali veniva richiesto periodicamente di produrre del materiale pirotecnico. Dodici operai furono prelevati dalla catena di montaggio e destinati a produrre proiettili per pistole lanciarazzi nei locali adiacenti la fabbrica. Erano giovanissimi, alcuni assunti da pochi giorni, lavoratori a nero, non formati a maneggiare materiale esplosivo, in locali inidonei e privi di ogni sistema di sicurezza, eseguivano il lavoro sotto la minaccia di essere licenziati. Venerdì 11 aprile 1975, nella Flobert era un giorno come tanti, dodici operai maneggiavano materiale esplosivo e giocavano a dadi con il loro destino. Intorno alle tredici, forse una scintilla, provocò una tremenda esplosione che dilaniò i corpi proiettandoli a centinaia di metri di distanza. Solo uno di questi miracolosamente si salvò, era Ciro Liguoro, l’attuale fondatore dell’Anpi di Sant’Anastasia.

Il dramma della Flobert venne cantato nella festa dell’Unità del 1975 dai E-Zezi, gruppo operaio di Pomigliano: “Viernarì unnice aprile ‘a Sant’Anastasia n’u tratto ‘nu rummore sentiett’ ‘e ch’ paura. Je ascevo ‘a faticà manc’a forza ‘e cammenà p’à via addumandà: ‘sta botta che sarrà”……….

La canzone dei E-Zezi, racconta del lavoratore schiavo che esegue gli ordini del padrone. Un unico filo conduttore collega quel periodo con quello attuale più volte richiamato da Mattarella nei suoi interventi Istituzionale, è inaccettabile che dei lavoratori muoiano sul posto di lavoro. Veri omicidi, non morti bianche, voluti dal sistema capitalistico che privilegia il massimo profitto a discapito dell’integrità fisica del lavoratore. Senza contare le decine di miglia di invalidi, con costi sociali e sanitari rilevanti. Eppure la nostra legislazione nella prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro è rigorosa ma, di fatto, svuotata di ogni incisività in quanto sono sporadici i controlli dell’Ispettorato del lavoro dotato di mezzi e di personale insufficienti. Tutti noi siamo chiamati a vincere questa sfida di civiltà, non si può uscire di casa vivi e ritornarvi in una bara.

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