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Il sindaco ha presentato con una conferenza stampa l’associazione “Amice del Cuore”.

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Il Sindaco Domenico Gambacorta, nella Sala Giunta di Palazzo di Città, ha presentato ufficialmente alla Città la neo nata Ass.ne “Amici del Cuore”, alla presenza della famiglia Ciccarelli, alla quale ha rivolto un ringraziamento  particolare e ha ricordato la scomparsa del caro Guido Ciccarelli, deceduto tragicamente due anni fa su un campo di calcetto per un arresto cardiaco. 
A lui è dedicata l’Associazione.

Ha poi  ringraziato il dott. Gennaro Bellizzi, direttore del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino, esprimendo sincera gratitudine per l’attività svolta nel reparto, ormai da 25 anni, raggiungendo risultati  assolutamente positivi, e l’avv.to Pasquale Giovannelli, promotore di questa lodevole iniziativa rivolta ad attenzionare l’intera cittadinanza verso la prevenzione delle patologie cardiovascolari, malattie che oggi rappresentano la più importante causa di morte nel mondo.

L’avv.to Giovannelli ha ringraziato il Sindaco per la sensibilità dimostrata. Gli verrà consegnato ufficialmente l’Atto Costitutivo dell’Associazione che al momento è stato stilato dal Comitato Direttivo Provvisorio da lui coordinato, grazie alla presenza e alla collaborazione di Gennaro Gammarota, Franco Cammisa e Generoso Colangelo.

Comunica che verrà effettuata una campagna di adesione all’Associazione sul territorio e successivamente partiranno le iniziative di prevenzione ed informazione sul tema delle malattie cardiologiche che causano la “morte improvvisa”, proprio partendo dal decesso del nostro caro concittadino Guido Ciccarelli, stroncato da un infarto mentre giocava a calcetto. Le attività cittadine verranno realizzate a stretto contatto con il reparto di cardiologia, leggendo le difficoltà del territorio  per trasferirle alla struttura pubblica, con la totale condivisione e coinvolgimento con le altre Ass.ni del territorio.

La collocazione dei defibrillatori nei luoghi di frequentazione delle persone verrà gradualmente programmata di comune accordo con le altre Associazioni territoriali, tenendo presente che prima della collocazione deve essere effettuata la necessaria formazione per un corretto utilizzo dello strumento.

Il dottore Bellizzi ha ringraziato il Sindaco non solo per la sensibilità dimostrata nell’essere sempre attento alle problematiche cittadine, ma anche per la profonda amicizia che li lega ormai da tanti anni.

Ricorda il suo percorso lavorativo che è iniziato nel 1990 come primario del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Ariano Irpino e da allora sono trascorsi tanti anni ricchi di soddisfazioni e di risultati raggiunti seppure con grandi difficoltà e la difficoltà è stata il cammino che ha scelto. Ricorda le attività del reparto di Cardiologia e i numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso di questi anni.

Ritorna subito alle attività relative al reparto riportando i dati comparativi relativi agli ultimi tre anni di attività:

  • ricoveri nel I semestre 2012 n. 390; ricoveri nel I semestre 2013 n. 370; ricoveri nel I semestre 2014 n. 390;
  • sindromi coronariche acute nel I semestre 2012 n. 47, nel I semestre 2013 n. 38 e nel I semestre 2014 n. 72;
  • attività importanti  di ambulatorio esterno  sono state effettuate per visite cardiologiche, elettrocardiogramma, eco cuore, holter, pace maker;
  • altrettante importanti le attività di ambulatorio effettuate n. 5 giorni su n. 7 settimanali con visite, elettrocardiogramma ed eco cuore;

inoltre fondamentale è stato il supporto specialistico al reparto di pronto soccorso dell’Ospedale Frangipane.
E’ contento di quanto è stato fatto in questi anni e ringrazia il personale che lo accompagna  tutti i giorni con dedizione e professionalità, senza il quale non avrebbe potuto fare quanto è stato realizzato.

Anticipa con orgoglio le attività che sono in programma per il prossimo anno in cui ricorre il 25 ° anno di attività del reparto che lui definisce il “Giubileo della Cardiologia”. Per l’occasione verrà organizzata la “Giornata della prevenzione della morte improvvisa”, oltre che nei giorni 21 e 22 novembre la IX edizione del Congresso della Cardiologia, al quale presenzieranno nomi illustri del campo della cardiologia.

Riferisce alla stampa che per quanto riguarda  i dati riportati  vanno oltre la media, tenendo conto le risorse ed il personale a disposizione.
Invece per quanto riguarda un aumento maggiore di casistiche in relazione allo “sport e morte improvvisa” la spiegazione è legata ad una diversa modalità di fare sport oggi rispetto a come veniva praticato dalla nostra generazione.

Coglie l’occasione per ringraziare l’Amministrazione ed i colleghi tutti della struttura ospedaliera.

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Attualità

Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto.  A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne

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Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”

È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.

A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.

Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.

Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.

La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.

“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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