Mettiti in comunicazione con noi

Cultura Eventi e Spettacolo

Domenica 24 settembre nuovo appuntamento al Museo Civico con Classicariano

Pubblicato

-

Ad Ariano Irpino domenica   24  settembre   2017  alle ore 19,15  presso il Museo Civico,   appuntamento di Classicariano, con l’originale duo composto dalla pianista Ruya Taner e dal percussionista  Dincer Özer propone un programma innovativo ed accattivante, con un vasto ed originale programma in cui si alternano brani classici per pianoforte solo a composizioni della tradizione turca eseguiti in duo: ascolteremo Beethoven, Schumann, Debussy, Lyapunov e autori turchi come Ulvi Cemal Erkin, Kamran Ince, Fazil Say, Nazim Hidayetoglu e Sayram Akdil.

Riconosciuta come uno dei maggiori pianisti della nuova generazione della Turchia, Ruya Taner è originaria della Repubblica Turca di Cipro Nord. La sua formazione musicale ha inizio con il padre, prima di proseguire con gli studi al Conservatorio di Stato di Ankara. Nel 1983 una borsa di studio dello stato le permette di studiare a Londra con Joan Havill alla Guildhall School of Music and Drama, dove si diploma nel 1992 e ottiene, due anni dopo, il prestigioso Concert Recital Diploma. Vincitrice di numerosi festival nazionali nel Regno Unito, dove ha debuttato in concerto nel 1998 alla Wigmore Hall di Londra, ha suonato in più di quarantacinque paesi in Europa, USA, Asia e nella regione del Golfo, dando recital solistici, concerti di musica da camera e con orchestre di stato e private. Le sue performance sono state trasmesse dalla radio nazionale e dalla televisione di Cipro Nord e in Italia, Slovacchia, Bosnia-Erzegovina, la Macedonia e l’Azerbaigian. Negli ultimi anni, oltre a portare avanti la sua carriera da solista, Ruya Taner ha dedicato più tempo alla musica da camera, dando concerti con solisti di nuova generazione e due recital pianistici con i musicisti dell’ADAP (l’Associazione degli Artisti Uniti per la Pace ), di cui è membro permanente. Le sue registrazioni del Concerto No.21 per pianoforte e orchestra di Mozart dal vivo a Bruxelles nel 1996, “Highlights from Wigmore Hall” a Londra nel 1998, e “Sweet Waters of Europe” registrato a Praga nel 2003, hanno ricevuto molta attenzione da parte della stampa e degli amanti della musica in tutto il mondo.

Anche Dincer Özer ha iniziato la sua formazione musicale con il padre, Erdem Özer, per approfondire poi gli studi musicali al Conservatorio di Stato di Ankara in Turchia. Dopo il diploma in percussioni è entrato a far parte dell’Orchestra Sinfonica Presidenziale dove è diventato membro del gruppo di percussioni. Özer ha ricevuto il primo premio all’orchestra Giovanile del Mediterraneo (Francia ) e ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento all’estero, tra cui quelli del celebre percussionista Sylvic Gualdo (Francia), di jazz di Stuart Saunders Smith (USA), di musica sinfonica con Dannis Kain e  rock con Kenneith Anoff. Ha vinto il primo premio per ottenere una borsa di studio dal governo svizzero per studiare con Yves Bruestaux, William Blanc e percussioni latine con John Mayer a Ginevra. Oltre agli impegni con l’Orchestra Sinfonica Presidenziale di Ankara, Dincer Özer continua a dare performance da solista che comprendono opere come il Concerto per due pianoforti e percussioni di Bela Bartok, e a esibirsi con l’orchestra della Svizzera Romanda, il Gruppo Internazionale di Percussioni di Ginevra e a registrare cd e progetti televisivi in Turchia e all’estero. Oltre a girare il mondo con l’Orchestra Presidenziale, trova il tempo da dedicare a nuovi progetti e per suonare in duo con il fratello Soner Özer, anche lui percussionista, e con compagnie di danza moderna e tradizionale. Docente alla Gazi Üniversitesi dell’Ankara, dove condivide la sua conoscenza musicale e promuove i giovani talenti, è impegnato anche nell’organizzazione di un festival di percussioni.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

Pubblicato

-

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

Continua a leggere

Attualità

Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

Pubblicato

-

Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

Continua a leggere

Attualità

Flobert, cronaca di una morte annunciata che si ripete ogni giorno

Pubblicato

-

Negli anni ’70 una serie di insediamenti industriali tra Pomigliano e Sant’Anastasia assicuravano il lavoro a migliaia a persone, alcune volte, anche a nero e senza che fossero rispettati i requisiti di sicurezza e di salubrità dei luoghi di lavoro. A Sant’Anastasia, la Flobert produceva manufatti di plastica, erano impiegati 60 operai dell’hinterland vesuviano ai quali veniva richiesto periodicamente di produrre del materiale pirotecnico. Dodici operai furono prelevati dalla catena di montaggio e destinati a produrre proiettili per pistole lanciarazzi nei locali adiacenti la fabbrica. Erano giovanissimi, alcuni assunti da pochi giorni, lavoratori a nero, non formati a maneggiare materiale esplosivo, in locali inidonei e privi di ogni sistema di sicurezza, eseguivano il lavoro sotto la minaccia di essere licenziati. Venerdì 11 aprile 1975, nella Flobert era un giorno come tanti, dodici operai maneggiavano materiale esplosivo e giocavano a dadi con il loro destino. Intorno alle tredici, forse una scintilla, provocò una tremenda esplosione che dilaniò i corpi proiettandoli a centinaia di metri di distanza. Solo uno di questi miracolosamente si salvò, era Ciro Liguoro, l’attuale fondatore dell’Anpi di Sant’Anastasia.

Il dramma della Flobert venne cantato nella festa dell’Unità del 1975 dai E-Zezi, gruppo operaio di Pomigliano: “Viernarì unnice aprile ‘a Sant’Anastasia n’u tratto ‘nu rummore sentiett’ ‘e ch’ paura. Je ascevo ‘a faticà manc’a forza ‘e cammenà p’à via addumandà: ‘sta botta che sarrà”……….

La canzone dei E-Zezi, racconta del lavoratore schiavo che esegue gli ordini del padrone. Un unico filo conduttore collega quel periodo con quello attuale più volte richiamato da Mattarella nei suoi interventi Istituzionale, è inaccettabile che dei lavoratori muoiano sul posto di lavoro. Veri omicidi, non morti bianche, voluti dal sistema capitalistico che privilegia il massimo profitto a discapito dell’integrità fisica del lavoratore. Senza contare le decine di miglia di invalidi, con costi sociali e sanitari rilevanti. Eppure la nostra legislazione nella prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro è rigorosa ma, di fatto, svuotata di ogni incisività in quanto sono sporadici i controlli dell’Ispettorato del lavoro dotato di mezzi e di personale insufficienti. Tutti noi siamo chiamati a vincere questa sfida di civiltà, non si può uscire di casa vivi e ritornarvi in una bara.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti