Primo Piano
Bocce: Finale Centro Sud ( ritorno ) Campionato Italiano di Società Cat. ” C ” A.S.D. FORTEZZE VOLANTI vs A.S.D. KENNEDY (NA) 1 – 3
Dopo gli atleti dell’A.S.D. Bocc. ” PALLINO D’ORO ” che avevano perso la Finale Regionale del Campionato Italiano di Società di Cat. ” B ” , stessa sorte è capitata agli arianesi del circolo FORTEZZE VOLANTI, che hanno perso la Finale Centro Sud nel Campionato Italiano di Società – Categoria ” C “, contro la compagine dell’ A.S.D. KENNEDY di Napoli. Nel turno di andata svoltosi presso il bocciodromo della Kennedy, gli atleti arianesi uscivano sconfitti di misura con un 5 – 3 a favore degli atleti napoletani, che faceva ben sperare per il ritorno da disputarsi ad Ariano Irpino sulle piste sintetiche ( amiche) delle Fortezze Volanti, dove i giocatori ariansi sono riusciti a ribaltare sempre il risultato negativo dell’andata. Infatti dopo la brillante prestazione di tutta la squadra arianese sulle piste del Bocciodromo della Kennedy, in modo particolare gli atleti Rosalbo Vincenzo, Iannarone Antonio (Junior) e Melito Antonio e Scaperrotta Gabriele, senza togliere il merito ai restanti atleti arianesi che formavano la squadra, che avevano sfiorato il pareggio, tutto faceva ben sperrare per il ritorno, anche se consapevoli che andavano ad affrontare una squadra oltre ad averere dei giovanisssimi atleti, era imbattuta ed alla vigilia del Campionato era stata accreditata per la vittoria finale dei girone di qualificazione. La posta in palio era molto alta, valeva per la vincitrice il passaggio alla fase finale di Roma, dove si affronteranno le migliori otto squadre di tutta l’Italia nel Campionato Italiano di Società di catgoria ” C ” per l’asseganzione dello Scudetto Tricolore . Invece l’incontro iniziva subito in salita con la sconfitta nei primi due set nell’Individuale con l’atleta del tricolle Rosalbo Vincenzo,che incappava in giornata negativa, invece nella specialità Terna gli atleti arianesi rimontavano una partita incredibile dal 2 – 7 al 8 – 7, con giocate spettacolari e giocate a punto millimetriche, con gli atleti MELITO ANTONIO – GABRIELE SCAPERROTTA – CIARDULLI GINO, che purtroppo si facevano rimontare con lo stesso punteggio nel second set, e portavano gli atleti della KENNEDY in vantaggio di 1 – 3, nonostante il numeroso pubblico accorso per sostenere gli atleti del tricolle, non riuscivano a rimontare il pesante risultato passivo, che li vedeva, nonostante hanno lottatto boccia su boccia, soccombere alla squadra di Napoli e vedeva infrangersi il sogno di poter accedere alla fase finale di Roma . Comunque possiamo essere orgogliosi di aver portato in finale nel Campionato Italiano di Società due squadre di atleti arienesi di categoria ” B ” del ” PALLINO D’ORO ” e di categoria ” C ” delle FORTEZZE VOLANTI . Possiamo definere gli atleti del tricolle al top della Regione Campania, dopo una fase di qualificazione con oltre 100 squadre, suddivise in categorie : ” A ” – ” B ” – ” C “. Risultato di grande prestigio che ci vede colllocati tra le prime quattro squadre di Cat. ” B ” e Cat . ” C ” di tutta la Regione Campania. Risultato che gratifica in modo particolare il sig. Gabriele Scaperrotta, nelle qualità di alteta perchè è stato un giocatore fondamentale ed ha contribuito al fantastico risultato nella squadra delle Fortezze Volanti , e nelle vesti di Dirigente nonchè il Presidente del Comitato Provinciale F.I.B. di Avellino. Il merito è di tutti gli atleti che hanno formato la squadra, con il supporto dell’indomabile e tenace Direttore Tecnico il sig. Natalino Spaccamiglio, il supporto morale del Presidente del Circolo sig. Giovanni De Gruttola, unito da tutti i soci del sodalizio Irpino,
Inoltre dobbiamo citare altro prestigioso traguardo ottenuto dagli atleti del tricolle al 1° CAMPIONATO PROVINCIALE a squadre con i giocatori dell’A.S.D. ” PALLINO D’ORO ” che si sono classificati terzi ( 3° ).
CIRCOLO FORTEZZE VOLANTI vs A.S.D. KENNEDY (NA) 1 – 3 ( ritorno)
Si ringraziano tutti gli Atleti e Dirigenti e il Direttore Tecnico delle FORTEZZE VOLANTI :
Giovanni De Gruttola, Natalino Spaccamiglio, Gabriele Scaperrotta, Antonio Melito, Gino Ciardulli, Angelo Orastella,Antonio Iannarone, Carmine Riccio, Iannarone Antonio Junior, Vincenzo Rosalbo.Salvatore Bevilacqua.
Attualità
Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto. A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne
Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”
È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.
A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.
Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.
Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.
La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.
“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.
Attualità
Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”
I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili.
Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.
Attualità
Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”
nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.
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