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Ariano Basket

Basket A2F – Ariano torna a ruggire: Cupido e Celmina mandano al tappeto Castellammare

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Ariano cercava conferme dopo l’exploit di Ferrara. Il derby contro Castellammare le ha portate in dote nel modo più

convincente possibile. Le Farine si sono regalate una serata che ha ricordato i fasti della scorsa stagione, ritrovando il coinvolgimento ed il sostegno del pubblico. Prestazione di qualità in attacco dove Cupido ha illuminato e Celmina, mvp dell’incontro, ha sfoderato la migliore prestazione stagionale: 23 punti con tre triple a bersaglio. La lettone si è fatta apprezzare anche difensivamente dove Ariano ha limitato la front line avversaria concedendo solo le penetrazioni di Negri e gli acuti da oltre l’arco della solita Gallo. E’ un successo che riapre i giochi per la salvezza. Ora le ufitane sono a due sole lunghezze dal nono posto ed a quattro dalla zona play-off. Domenica il campionato osserverà un turno di riposo in concomitanza della final four di Coppa Italia di A2. Si riprenderà sabato 12 marzo con un altro derby: quello del Pala Silvestri di Salerno.

LA GARA – Ariano opta per il quintetto piccolo con Valerio da ala forte. L’avvio è già pirotecnico. Cupido e Celmina rispolverano le positive sensazioni di inizio stagione. Sul fronte opposto Gallo colpisce da oltre l’arco rievocando il 5/6 dell’andata. Coach Ferazzoli ci ripensa ed alza il proprio quintetto richiamando in panca Paparo in luogo di Zanetti (6-8 al 3’). Celmina fa buona guardia sotto le plance. I frutti in attacco arrivano di lì a poco. Cinque punti consecutivi di Valerio ed il gioco alto-basso Celmina-Cupido strappano applausi, così come il canestro di Maria Francesca Falanga, tra le protagoniste del prestigioso successo di venerdì sera nel match dell’under 18 contro la Dike Napoli (19-12 al 10’). Si viaggia sull’asse Cupido-Celmina, la transizione arianese è micidiale. La  lettone è on fire e colpisce anche da tre (33-19 al 16’). Ariano vola con Maggi che quasi ribalta il -17 dell’andata (37-21 al 17’). Ferazzoli concede qualche minuto di respiro a Celmina. L’impatto di Albanese sul match non è dei migliori. Castellammare ne approfitta rifugiandosi dalla lunetta (39-30 al 20’). Nella ripresa coach Belfiore rinuncia alla lettone Vente. Due triple di Gallo cambiano l’inerzia al match. Non basta la seconda tripla di Celmina a tener distante Castellammare (47-38 al 25’). Le stabiesi alzano l’intensità in difesa e confezionano un parziale di 13-0 a cavallo degli ultimi due quarti (47-51 al 31’). Nel momento più difficile, Ariano pesca energie in difesa, ma soprattutto trova la migliore Celmina del campionato. Castellammare si blocca. Cupido firma il sorpasso: è la terza tripla di Celmina a spaccare il match. Il parziale delle Farine è quello decisivo 12-0 (61-53 al 37’). Il colpo di coda di Vente non basta. Le Farine escono tra gli applausi di un pubblico riconquistato dalle proprie beniamine.

LE FARINE MAGICHE ARIANO IRP. – C.M.O. CAST.MMARE DI STABIA: 66-61

Le Farine Magiche Ariano Irpino: Paparo, Valerio 9, Falanga M. 4, Santabarbara n.e., Falanga A. n.e., Guerri, Albanese, Maggi 9, Cupido 17, Celmina 23, Zanetti 4, De Michele n.e.. Coach: Ferazzoli.

Cmo Castellammare di Stabia: Ortolani 5, De Rosa n.e., D’Avolio 6, Carotenuto n.e., Potolicchio 8, Gallo 14, Negri 12, Minervino 4, Brunelli, Vente 12. Coach: Belfiore.

Parziali: (19-12); (39-30); (47-49)

Arbitri: Daniele  Valleriani di Ferentino (FR) e Dora Natale di Maddaloni (CE)

Ariano: T2 20/39; T3: 4/15; Tl 14/19, Rimb. 35, Perse 17, Rec. 17, Valutaz. 80.

Castellammare: T2 15/46; T3: 4/13; Tl 19/25, Rimb. 35, Perse 16, Rec. 20, Valutaz. 65.

RISULTATI 21^ GIORNATA (8^Rit): Ariano Irpino – Stabia: 66-61; La Spezia – Palermo: 66-63; Viterbo – Empoli: 64-70; Brindisi – Viareggio: 67-77; Civitanova M. – Ferrara: 61-73; Bologna – Castel S. Pietro: 68-57; Ancona – Salerno (08/03 ore 20).

CLASSIFICA: La Spezia 42; Ferrara 36; Palermo, Castel S. Pietro*, Bologna 26; Empoli 22; Stabia, Viterbo 20; Civitanova M. 18; Viareggio, Ariano Irpino 16; Brindisi, Salerno* 8; Ancona** 6. (**) Ancona due gare in meno, (*) Salerno e Castel San Pietro una gara in meno.

PROSSIMO TURNO (22^ GIORNATA): Empoli – La Spezia (12/03 ore 21); Castel S.Pietro – Viterbo (12/03 ore 21); Viareggio – Ancona (12/03 ore 18.30); Ferrara – Bologna (12/03 ore 20.30); Salerno – Ariano Irpino (12/03 ore 19.30); Stabia – Civitanova M. (12/03 ore 19.00); Palermo – Brindisi (12/03 ore 18).

Fonte: www.basketariano.it

 

 

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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