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AD ARIANO IRPINO TORNA IL MUSICAL “DON BOSCO”

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Danze musiche e saltelli, colori e allegria. Questi sono gli ingredienti migliori per insegnare a tuttii chi era don Bosco.

Un musical per ricordare la vita e le opere di Don Bosco, che 150 anni fa, sognò una carta dei diritti per gli adolescenti costretti fin dalla tenera età a lavorare, consacrandosi come una sorta di precursore dei sindacati dei nostri giorni.

Verranno raccontate le difficoltà dovute alla nascita dei primi oratori ed i grandi successi ottenuti con la creazione delle prime missioni per rammentare e far rivivere i momenti salienti di questa storia straordinaria. Non mancheranno i riferimenti alla realtà storica e sociale del periodo, nonché alcuni momenti più allegri e acrobatici.

abbiamo deciso di intraprendere questa nuova avventura” perché Don Bosco è un personaggio attualissimo

spiega il produttore Alessandro Pagliaro.

Già perché Don Bosco, 150 anni fa, sognò una carta dei diritti per gli adolescenti costretti fin dalla tenera età a lavorare, consacrandosi come una sorta di precursore dei sindacati dei nostri giorni. E poi, in un mondo come il nostro, dove i valori sembrano non essere più importanti, Don Bosco avrebbe, come ha avuto allora, un ruolo importantissimo.

“Lui era un prete che viveva in mezzo alla gente, sulla strada. Un operaio di Dio (titolo di uno dei brani più importanti del musical)”. Un prete da strada che faceva lavorare i giovani per sottrarli alla “malavita”. Un prete che educava ai valori. Un grande uomo con un cuore semplice e un’umiltà infinita.

Umiltà confermata anche dalla sua decisione di fondare un ordine (quello dei Salesiani) che non porta il suo nome ma quello di Francesco di Sales, vescovo francese vissuto nel XVI secolo). Umilità che ha fatto decidere la Compagnia “SulReale” di realizzare un musical senza effetti speciali, con una produzione poco “glam”, molto funzionale ma frugale.

Questo non vuol dire che il musical di Don Bosco non abbia mezzi… Anzi. Con un cast di circa 30 persone tra attori e ballerini professionisti con la regia di Katia Cogliano, e con musiche che passano dal rock al gospel al rap, lo spettacolo è assolutamente assicurato con la sua brillantezza, allegria e vivacità… Insomma, si uscirà canticchiando dal Musical e con il desiderio di saperne di più e di andare a visitare una delle tante belle opere create da don Bosco. E poi… vedere i ragazzi con il naso all’insù e la meraviglia stampata sul viso sarà proprio uno spettacolo nello spettacolo!

La compagnia “SulReale”

Dall’incontro di due personalità che lavorano nel mondo, una del teatro e del canto (Katia Cogliano) e l’altra della danza (Maria Circelli), si uniscono nel settembre del 2010, nel paesino di Gesualdo, un gruppo di ragazze/i, provenienti da mondi diversi (quali la danza, il canto o il teatro amatoriale), con lo scopo di sperimentare le varie espressioni dell’arte e di poter far uscire ciò che ognuno di loro ha nell’anima… all’inizio era un gran bel gioco… ci si incontrava tutti i giovedì e si seguiva un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo.

Il primo spettacolo fu messo in scena nel dicembre 2010, si basava sul romanzo “Il canto di natale” di Dickens e veniva sperimentata la forma del teatro itinerante, dove gli spettatori seguivano il personaggio principale attraverso il suo viaggio nei natali passati, presenti e futuri… tutto all’interno di una location estremamente suggestiva, Palazzo Pisa Pia, nel centro storico di Gesualdo. Tale spettacolo è stato riproposto l’anno successivo con l’ampliamento del copione e dei personaggi.

Dopo questo primo spettacolo “quel” gruppo di persone/alità si rese conto di aver fatto qualcosa di molto piacevole, sia per la gente che aveva assistito allo spettacolo, sia per se stessi… e da un bel gioco il tutto si trasformò in un bel sogno- progetto… creare una compagnia stabile tutta loro!

Avendo all’interno del gruppo ragazze/i con propensioni diverse (canto, danza, recitazione) non potevano non cimentarsi in un musical e così iniziarono a lavorare sulla messa in scena di “Dracula…il musical” basato sul romanzo di Bram Stoker e sulle musiche della PFM. Anche in quest’occasione il gruppo preferì una location naturale e nel luglio/agosto 2011 mette in scena tale musical, prima nell’anfiteatro del centro storico di Gesualdo e poi in quello di Villamaina.

A quel punto il gruppo aveva una sua stabilità ma soprattutto una gran passione per l’arte… proprio questa passione comune fa incontrare il gruppo con Alessandro Pagliaro, un ragazzo che ha fatto teatro insieme ad altri ragazzi di Ariano Irpino e soprattutto con dentro un gran voglia di fare… queste due realtà si uniscono e decidono di costituire una unica compagnia… nasce così la Compagnia Sul Reale.

Ecco gli attori e i protagonisti del musical:

  • Alessandro Pagliaro nella parte di Don Bosco
  • Katia Solomita nella parte di Mamma Margherita (mamma di Don Bosco)
  • Sergio Nocera nella parte del Cardinale
  • Marcello Pisano nella parte del Segretario del Cardinale
  • Marianna Chiuchiolo nella parte di Suor Maria Mazzarello
  • Rossana Cardinale nella parte della Madonna
  • Carmela Pisano nella parte della Suora
  • Daniele Tiso nella parte del Maligno

La regia è di Katia Cogliano.

Le coreografie sono di Marika Cuoco, Maria Circelli e Roberta Musto con un corpo di ballo di grandi professionisti.


DON BOSCO, IL MUSICAL

Centro Sociale – Via Martiri ad Ariano Irpino (AV)

6 Aprile 2013: ore 19:30 e 21:30

Prezzi biglietti: Intero € 8,00 Ridotto (fino a 8 anni) € 6,00

 

 

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Attualità

Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

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Attualità

Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

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Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

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Attualità

Flobert, cronaca di una morte annunciata che si ripete ogni giorno

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Negli anni ’70 una serie di insediamenti industriali tra Pomigliano e Sant’Anastasia assicuravano il lavoro a migliaia a persone, alcune volte, anche a nero e senza che fossero rispettati i requisiti di sicurezza e di salubrità dei luoghi di lavoro. A Sant’Anastasia, la Flobert produceva manufatti di plastica, erano impiegati 60 operai dell’hinterland vesuviano ai quali veniva richiesto periodicamente di produrre del materiale pirotecnico. Dodici operai furono prelevati dalla catena di montaggio e destinati a produrre proiettili per pistole lanciarazzi nei locali adiacenti la fabbrica. Erano giovanissimi, alcuni assunti da pochi giorni, lavoratori a nero, non formati a maneggiare materiale esplosivo, in locali inidonei e privi di ogni sistema di sicurezza, eseguivano il lavoro sotto la minaccia di essere licenziati. Venerdì 11 aprile 1975, nella Flobert era un giorno come tanti, dodici operai maneggiavano materiale esplosivo e giocavano a dadi con il loro destino. Intorno alle tredici, forse una scintilla, provocò una tremenda esplosione che dilaniò i corpi proiettandoli a centinaia di metri di distanza. Solo uno di questi miracolosamente si salvò, era Ciro Liguoro, l’attuale fondatore dell’Anpi di Sant’Anastasia.

Il dramma della Flobert venne cantato nella festa dell’Unità del 1975 dai E-Zezi, gruppo operaio di Pomigliano: “Viernarì unnice aprile ‘a Sant’Anastasia n’u tratto ‘nu rummore sentiett’ ‘e ch’ paura. Je ascevo ‘a faticà manc’a forza ‘e cammenà p’à via addumandà: ‘sta botta che sarrà”……….

La canzone dei E-Zezi, racconta del lavoratore schiavo che esegue gli ordini del padrone. Un unico filo conduttore collega quel periodo con quello attuale più volte richiamato da Mattarella nei suoi interventi Istituzionale, è inaccettabile che dei lavoratori muoiano sul posto di lavoro. Veri omicidi, non morti bianche, voluti dal sistema capitalistico che privilegia il massimo profitto a discapito dell’integrità fisica del lavoratore. Senza contare le decine di miglia di invalidi, con costi sociali e sanitari rilevanti. Eppure la nostra legislazione nella prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro è rigorosa ma, di fatto, svuotata di ogni incisività in quanto sono sporadici i controlli dell’Ispettorato del lavoro dotato di mezzi e di personale insufficienti. Tutti noi siamo chiamati a vincere questa sfida di civiltà, non si può uscire di casa vivi e ritornarvi in una bara.

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